Pianificare la mobilità
Nella serata di mercoledì si è tenuto nella sala Repossi presso il Municipio di Chiari (BS) un incontro importante per la comunità clarense. Il sindaco Massimo Vizzardi, il vicesindaco Maurizio Libretti e l’architetto Aldo Ciocia hanno illustrato le linee guida del nuovo PGTU (piano generale del traffico urbano) di Chiari.
Di validità biennale, si caratterizza per essere particolarmente economico, dato che prevede di migliorare l’utilizzo e valorizzare le infrastrutture esistenti, piuttosto che d’investire grandi cifre per opere “d’impatto”.
Le priorità previste dal piano
Estensione e potenziamento della rete ciclabile. Questo punto è estremamente significativo: è volontà dell’Amministrazione sostenere non solo la mobilità dolce, ma anche assicurare la ciclopedonalità. La priorità sarà di permettere ai clarensi di spostarsi in perfetta sicurezza, collegando le varie piste ciclabili in una vera e propria rete. Quest’ultima potrebbe coinvolgere anche realtà extraurbane, in modo da favorire il cicloturismo, collegando le piste della Franciacorta con quelle lungo l’Oglio in vista di una rete futura che copra vasti tratti della provincia.
Riassetto del sistema della sosta clarense, sfruttando al meglio i piazzali sottoutilizzati già esistenti. A progetto consolidato, potrebbe rendersi possibile, in futuro, anche una revisione delle forme di gestione degli spazi di sosta; con l’adozione del disco orario sui viali.
Sviluppo dei servizi di trasporto collettivo, attraverso un progetto sperimentale, ovvero il “bus a chiamata”, e la rivalutazione della stazione ferroviaria, in modo che diventi un vero e proprio luogo ancora più centrale per la cittadinanza. Ciò dovrebbe portare un miglioramento dei servizi sia per l’utenza pendolare che per quella occasionale.
Garantire la sicurezza nelle zone a utenza vulnerabile (scuole, parchi giochi…) con la creazione di alcune “zone 30”, ovvero aree in cui la velocità massima sarà di 30 km/h.
Incentivare l’uso del centro storico, filtrando la presenza delle auto e inserendo Piazza delle Erbe nell’area pedonale, per trasformarla in un vero e proprio “salotto della città”.