Pillola rossa pillola blu

Riattivare le comunità nei piccoli borghi montani, partendo da chi quei luoghi già li abita. E’ questa la forza che alimenta da qualche anno il progetto NEO – Nuove Esperienze Ospitali, in corso di realizzazione a Gagliano Aterno (AQ). «Occorre mettere in campo strategie per far ri-abitare in maniera attiva questi territori», va ripetendo il sindaco del paese di poche centinaia di abitanti Luca Santilli. Al centro della visione di medio periodo, che fonda il suo senso e la sua efficacia nella cooperazione e condivisione di comunità, un progetto di ri-popolamento delle aree interne dell’Appennino. L’acronimo inventato per l’occasione non ha nulla a che vedere con il protagonista del film Matrix, ma come per il film pone i residenti di fronte alla scelta. Pillola blu: continuiamo a lamentarci per la chiusura dei servizi, per le strade dissestate, per la lontananza da tutto o quasi. Pillola rossa: ci immaginiamo un mondo alternativo e contribuiamo, tutti insieme, a realizzarlo…

A Gagliano pare abbiano scelto la pillola rossa, e i primi frutti non hanno tardato ad arrivare: venti nuovi abitanti in pianta stabile, cinque nuove attività commerciali, tra cui una libreria e un forno.

«Per permettere ai residenti di recarsi presso il distretto sanitario, ma anche al cinema o al teatro, abbiamo attivato servizi di mobilità leggera, con una navetta per restituire così anche il diritto alla cultura che nei piccoli centri montani sembra cancellato. – racconta il sindaco Santilli – Grazie alla collaborazione con la Protezione Civile abbiamo attivato nuovi servizi come la consegna della spesa e dei medicinali a domicilio. Funziona anche l’infermiere di comunità. Abbiamo ripristinato e immobili dismessi e abbandonati, e questo ha creato le condizioni per far aprire sei nuove attività. I vuoti, e penso al patrimonio immobiliare, diventano opportunità, spazi da riempire».

Alla base del progetto la partecipazione, il farsi carico come comunità di un’idea nuova di paese. Creare le condizioni non solo per restare, ma per attrarre nuovi residenti, generare abitanti. All’inizio di questa visione (2021) a Gagliano c’era solo un bar, ora ci sono quattro associazioni attive, ha aperto un ristorante, un’attività che noleggia biciclette elettriche, organizza arrampicate ed escursioni. C’è una radio di comunità che coinvolge tutte le fasce di età e venti nuovi abitanti fissi.

NEO è una scuola immersiva: ogni anno 12 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia vivono per 6 mesi a Gagliano Aterno, facendo ricerca su aree interne insieme all’università, indagando fragilità e forze di un territorio e proponendo idee che germogliano grazie al protagonismo attivo di un’intera comunità.  Oggi questo progetto si sta allargando coinvolgendo altri cinque Comuni della Valle Subequana: Castel di Ieri, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Castelvecchio Subequo e Secinaro.

 Alla fine del percorso capita che buona parte di questi ragazzi decida di restare sul territorio, scommettendo personalmente su quello scatto di fantasia e coraggio che li ha portati lì, a studiare e sperimentare percorsi un po’ folli ma decisamente tangibili di un futuro altro e possibile. Altro che Matrix.

IL PROGETTO NEO