Pol-Lang a Rovigo
La Provincia di Rovigo lancia una nuova iniziativa per favorire la conoscenza di lingue straniere incentivando relazioni sociali e multiculturalità: “Pol-Lang” – questo il nome del progetto – mira a valorizzare infatti l’inclusione riconoscendo la presenza di diverse lingue all’interno del territorio quale valore aggiunto per la comunità.
Riprendendo l’idea dei “tandem linguistici” (“Tandem Language Learning”), realtà ormai consolidata da tempo nei Paesi del nord Europa e in alcune città d’Italia si punta a far apprendere gli elementi base o anche potenziare il livello di conoscenza di una lingua diversa da quella “madre”: per queste “lezioni” non sono però previsti insegnanti, in quanto ciascuno diventa “docente” pur restando al tempo stesso “studente”. Saranno i Comuni i primi a poter aderire, predisponendo un luogo in cui settimanalmente gli interessati a scambiarsi conoscenze linguistiche potranno riunirsi o in gruppo o a coppie.
A proporre il progetto, accolto con favore dall’amministrazione che ha deciso di farlo proprio promuovendolo a titolo gratuito, il consigliere delegato Asia Trambaioli: “Si tratta di un percorso già testato con successo in altre parti d’Italia e che ho potuto toccare con mano recentemente a Bruxelles. Sono numerose le famiglie di diverse nazionalità rispetto alla nostra che hanno scelto di venire a vivere il Polesine e spesso il gap linguistico è rilevante soprattutto nella gestione lavorativa e sociale. Al tempo stesso – rimarca Trambaioli – è impegnativo a livello economico, specie per i piccoli comuni, attivare corsi linguistici dedicati. Questi momenti di conversazione puntano al miglioramento generale della conoscenza di una lingua straniera tramite lo scambio diretto tra persone di Paesi, culture e magari religioni diverse in un’ottica di multiculturalità e inclusione che permette anche una socializzazione in modo informale, in maniera gratuita ma anche efficace”.
I partecipanti, maggiorenni, si riuniscono una volta a settimana per la durata di un’ora e per un totale di dieci incontri (il termine è comunque prorogabile) gratuiti in uno spazio pubblico – bar, parchi ma anche spazi gestiti da associazioni o università – messo a disposizione dell’ente che aderisce all’iniziativa; una volta raccolti i moduli di adesioni debitamente compilati, il Comune di riferimento provvede ad abbinare le coppie o gruppi a seconda delle preferenze linguistiche indicate, contattando le persone secondo l’ordine di iscrizione (qualora gli iscritti risultassero troppi sarà possibile comunque la creazione di liste d’attesa).
“Si tratta di un’iniziativa importante – così il Presidente della Provincia Enrico Ferrarese – che coniuga la possibilità di apprendimento o perfezionamento di una lingua straniera, peraltro a costo zero, con lo scambio tra diverse culture, fattore ormai imprenscindibile in un mondo sempre più globalizzato dove tra nuove tecnologie e spostamenti per studio, lavoro o piacere, saper comunicare con gli altri rappresenta una necessità. Come Provincia abbiamo accolto con favore un’idea che altrove, sia in Italia che nel resto d’Europa, ha mostrato di poter funzionare e che rilanciamo nel nostro territorio in qualità di ‘Casa dei Comuni’ con l’auspicio che siano in tanti a raccogliere questo messaggio che punta alla socialità, allo scambio virtuoso, alle relazioni”.