Acquafredda primo classificato
Che i residenti di Acquafredda (BS) fosse generalmente sensibile alla raccolta differenziata dei rifiuti lo si evidenziava nel recente passato con la percentuale che, prima col sistema dei soli cassonetti stradali e poi con l’attivazione dell’isola ecologica (2004), si era stabilizzata sul 50-53%; percentuale tra le più alte in provincia.
Negli ultimi anni, per effetto dell’introduzione del porta-a-porta nei paesi confinanti e dello sconfinamento dei rifiuti su questo territorio, la situazione è diventata insostenibile; nell’ultimo anno erano stati sanzionati una ventina di residenti in altri paesi sorpresi a scaricare rifiuti nei cassonetti di vicinato di Acquafredda. Ecco che a fine 2015 l’Amministrazione comunale ha introdotto il sistema del porta-a-porta per l’umido ed il secco (dal 2017 anche della plastica) togliendo dalle mini-isole di vicinato i relativi cassonetti. Un’introduzione “leggera”, per favorire l’adesione della popolazione più anziana, che nel paese costituisce la fascia demografica preponderante.
I risultati sono stati subito evidenti: monte rifiuti annuale diminuito di 100 tonnellate (circa 12,5%) e raccolta differenziata del 2016 “volata” appena sopra l’80% con grande soddisfazione per l’amministrazione comunale. Nella relazione preparata per l’assemblea della CBBO, società che gestisce il servizio rifiuti per i 10 Comuni della zona, Acquafredda con i dati 2016 risulta 1° in graduatoria; seguono Castenedolo al 78%, Calvisano 76%, Carpenedolo 75%, Montichiari 74%, Isorella 71%, Visano 69%, Ghedi 67%, Remedello 43% e Montirone 35%; una media sul 67%. Dati complessivamente molto positivi, tenendo conto che gli ultimi due Comuni erano ancora col sistema a cassonetti, e che per Acquafredda vengono ribaditi anche per il 1° quadrimestre 2017.