Il risparmio è servito ad Acquafredda
Non sempre i numeri sono “freddi”, finalizzati al mero risultato aritmetico. Posto che la “casetta dell’acqua” di Acquafredda (BS), in funzione dal 2010, ha erogato nella stagione 2016 113.300 litri d’acqua provenienti dalla rete acquedottistica.
Una quantità stabilizzata dopo che sono stati attivati, negli anni successivi, i punti acqua a Carpenedolo-Isorella-Remedello-Isorella-Casalmoro-Castelgoffredo-Visano. Se sul fronte “spesa” il costo sarebbe di soli 113 euro l’anno per l’acqua, cui andranno aggiunti l’energia elettrica, il raffreddamento e le bombole per il frizzantino, che sono in capo all’A2A e poi ripartite sulle tariffe, i benefici di carattere finanziario-economico-ambientale sono ampiamente positivi.
Ipotizzando che i 113.300 litri si siano riversati in bottiglie da 1,5 lt, il risparmio degli utenti per il mancato acquisto di 75.000 bottiglie di plastica sarebbe di circa 18 mila euro nell’anno. Ma c’è di più: non essendo a “chilometro zero” le bottiglie risparmiate hanno procurato minore impiego di trasporti; ecco gli altri benefici annuali della “casetta dell’acqua” di Acquafredda per non aver originato le 75 mila bottiglie di plastica: risparmi all’ambiente di oltre 525 mila litri di acqua e oltre 12 tonnellate di greggio; impedita l’emissione di gas serra per 7,5 tonn. e risparmiati circa 6 mila euro per mancato smaltimento. Infatti per fabbricare 1 bottiglia in plastica servono 7 litri d’acqua, 162 grammi di greggio, in atmosfera vanno 100 grammi di Co2 e per smaltimento si spendono 0,08 euro l’una.
Tra le altre “azioni virtuose” di Acquafredda da ricordare: tutti i 500 punti luce pubblici sono a Led, così come l’impianto semaforico e le lampade votive al cimitero con un risparmio di circa il 46% rispetto ai 307 MW annui del passato; sulla nuova palestra scolastica e sul Centro Penna-Rodella sono in funzione pannelli fotovoltaici per complessivi 30 kW che hanno ridotto l’emissione di anidride carbonica di circa 57 tonnellate; al servizio “Piedibus” dei Volontari aderisce circa il 50% degli alunni della Primaria e viene garantita l’assistenza sullo scuolabus della Secondaria di 1° grado anche se non obbligatorio; NON ci sono più edifici comunali con coperture in cemento- amianto.