Riuso creativo a Capannori
I vecchi computer, anche se non funzionanti, non vanno buttati via ma possono essere riutilizzati per realizzare oggetti utili per tutti i giorni. Ad esempio i chip rinascono come portachiavi, le schede madri diventano degli orologi da tavolo e le parti di plastica dei monitor si trasformano in scocche per alloggiare i computer. Il tutto è realizzabile a costo quasi zero e in poco tempo.
A spiegarlo mostrando i manufatti ai cittadini incuriositi, nei giorni scorsi è stato Mirko Bernardi, presidente dell’associazione Hacking Labs, che durante il mercato settimanale in piazza Aldo Moro, ha allestito uno stand assieme a Legambiente Capannori e Piana Lucchese nell’ambito delle iniziative della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che hanno visto il coinvolgimento di Comune di Capannori (LU), Acque spa ed Ascit.
Quella del riuso creativo è solo una delle iniziative portate avanti da Hacking Labs, che ha sede presso l’istituto comprensivo “Ilio Micheloni” di Lammari. L’associazione si occupa anche di recuperare vecchie parti funzionanti dei pc, ri-assemblandole e facendole diventare dei “nuovi” computer da destinare a scuole, associazioni e parrocchie. Una pratica, questa, conosciuta anche con il termine inglese trashware.
Proprio per congratularsi con Hacking Labs e Legambiente, che aderendo alla Settimana Europea dei Rifiuti hanno contribuito a diffondere la cultura dei Rifiuti Zero per abbattere la produzione di scarti, l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi ha fatto visita allo stand in piazza Aldo Moro.