San Bellino comune virtuoso
Una scoperta fortuita mentre si ricercavano in internet pratiche innovative per la promozione del bene comune, un dialogo fitto tra il sindaco di San Bellino e il coordinatore Marco Boschini dell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, ha portato l’associazione ad un’analisi ai “raggi x” dettagliata del comune di San Bellino e delle sue scelte sui seguenti punti: gestione del territorio; impronta ecologica; rifiuti; mobilità sostenibile; urbanistica; stili di vita. Risultato: San Bellino e’ stato inserito tra i comuni virtuosi d’Italia.
L’attuale amministrazione comunale di San Bellino ha cambiato fin dal suo insediamento l’atto strutturale del comune: lo Statuto Comunale, sta cercando di promuovere un modello di amministrazione condivisa assolutamente in linea con l’art. 4 dello Statuto dell’Associazione nazionale dei comuni virtuosi d’Italia.
Il modello prevede una forma di co-governo tra amministrazione e cittadini. Il coinvolgimento dei cittadini nella gestione del territorio e la responsabilizzazione dei residenti per renderli partecipi e consapevoli delle scelte amministrative. “In questo modo sul territorio a breve – afferma il sindaco Aldo D’Achille – saremo pronti ad individuare “antenne territoriali”, persone che monitorano l’ambiente in cui vivono e riportano punti di forza, criticità e aspetti da migliorare. Questo modello genera coesione sociale in quanto favorisce maggiori relazioni sociali tra cittadini stessi e tra cittadini e amministratori, la condivisione di esperienze e soprattutto la valorizzazione delle singole competenze. D’altra parte permette all’amministrazione di facilitare i processi, essendo capillarmente presente sul territorio e concentrando strategicamente le risorse per poter risolvere le criticità il più velocemente possibile, agendo efficacemente e operando in modo chiaro e trasparente. Non solo, ma la stessa rete relazionale tra i cittadini rende la comunità più sicura e fa sentire le persone più sicure. La ricchezza relazionale e la fiducia dei cittadini in un nuovo modo di fare politica e in un concreto cambiamento sono il risultato e lo stimolo per amministrare in modo trasparente e per rendere semplice la comprensione delle attività dell’amministrazione comunale”.
“Per fare questo – ribadisce D’Achille – serve un respiro più ampio e una connessione con altre realtà comunali non solo vicine ma italiane, che cercano dal basso di formare comunità attive anche imitando pratiche che altri propongono e hanno già sperimentato, per questo l’Associazione Comuni Virtuosi può essere una buona compagna di viaggio. Come ha detto in questi giorni il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “La democrazia si rafforza con la coesione sociale”e le buone pratiche possono offrire un po’ di energia per raggiungere questo straordinario obiettivo“.