Sempre più differenziata

Rifiuti, sempre più raccolta differenziata in Emilia-Romagna: nel 23017 sale al 64,3% (+2,5%) con dati che la collocano ai primi posti in Italia. Si tratta di 1 milione e 861 mila tonnellate, pari a 417 chilogrammi per abitante, avviate al recupero, cinque in più a testa rispetto al 2016. Si conferma quindi il trend in continua crescita degli ultimi quindici anni, in cui la raccolta separata di carta, vetro, alluminio, umido è più che raddoppiata a partire dal 28% del 2002.

Un andamento che rende concreto l’obiettivo del 73% di raccolta differenziata fissato dal Piano regionale dei rifiuti al 2020 e traguardo già tagliato da 107 Comuni: uno su tre (il 32,3%) dei 331 dell’Emilia-Romagna.

La raccolta differenziata si attesta all’80% nei Comuni dove è già applicata la tariffazione puntuale, dove cioè si paga per quanto si butta.Introdotta dalla legge regionale sull’economia circolare (la numero16 del 2015), la tariffa puntuale è un sistema per la gestione dei rifiuti che consente di calcolare la tariffa, nella parte variabile, in base alla reale produzione dei rifiuti. Entro il 2020 questo criterio sarà attuato in tutti i Comuni dell’Emilia-Romagna. Il principio è semplice: meno rifiuto indifferenziato verrà consegnato al servizio di raccolta, più bassa sarà la tariffa e ognuno pagherà in base a quanto rifiuto butterà.

Nella provincia di Parma il dato sulla differenziata nel 2017 sale al 77,6% (3,7% in più rispetto al 2016) e sono 22 i Comuni che nel 2017 hanno già raggiunto o superato “quota 73%” di raccolta differenziata (l’obiettivo fissato al 2020 dal Piano regionale dei rifiuti).

Di questi, ben 14 già applicano la tariffa puntuale e si collocano al vertice della classifica per i risultati raggiunti. Al primo posto Montechiarugolo, sul podio con l’89,6% seguito da Mezzani (89,2%), San Secondo Parmense (89), Busseto (88,1), Sorbolo (88), Felino (87,5), Roccabianca (87,5), Sala Baganza (87,4), Sissa Trecasali (86,9), Colorno (86,8), Medesano (85), Fontevivo (84,9), Fontanellato (82,4).

Anche Parma, la città capoluogo, ha un’ottima performance con l’80,8%. Fornovo di Taro raggiunge il 68,2%.