Smart School

Presentato nei giorni scorsi un progetto davvero innovativo da parte del Comune di Peglio (PU)

Mangiare è un sistema di comunicazione e ha valore di relazione e comunione con la società, la storia e gli individui che ne fanno parte. Ciò spiega la costruzione di diversi possibili orientamenti del gusto, delle tradizioni gastronomiche e dei tabù legati agli alimenti. L’evoluzione delle pratiche alimentari va di pari passo con quella della società: il valore sociale del cibo è dinamico e non statico.

All’interno di questo contesto sociale, anche la refezione scolastica assume un’importante valenza relazionale essendo uno dei primi momenti di socializzazione vissuti dall’infante: sin dalla nascita si sviluppa un rapporto con il cibo che condizionerà ogni fase della vita.

I bambini devono nutrirsi in maniera adeguata alle esigenze dell’organismo, avendo come fine ultimo la crescita: un eccesso o un difetto nell’assunzione dei nutrienti possono comportare infatti rilevanti rischi per la salute ed in particolare aumentare il rischio di sviluppare, in età adulta, malattie cronico – degenerative (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione).

Il pasto a scuola ha quindi anche uno scopo educativo, oltre che nutrizionale, e diventa un momento in cui l’alunno ha la possibilità di acquisire consapevolezza riguardo i propri gusti e le buone abitudini alimentari, oltre ad essere utile allo sviluppo della relazione con i pari e con gli insegnanti. La varietà di alimenti e preparazioni previste nei menù scolastici mirano ad educare il gusto dei piccoli alle buone abitudini alimentari, a riconoscere porzioni idonee e sviluppare consapevolezza percettiva e gustativa.

Anche i genitori, inoltre, hanno occasione di vedere nello stesso menù un esempio di dieta varia ed equilibrata da perseguire a casa.

Siamo arrivati a pensare che oggi sia necessario un ulteriore passo per accompagnare e strutturare il legame tra i bambini e il cibo – dichiara il sindaco di Peglio (PU), Daniele Tagliolini -. Gli atteggiamenti della società contemporanea rispetto a quest’ultimo ci evidenziano troppo spesso situazioni non corrette (merendine ipercaloriche, pasti veloci, assenza di frutta e verdura, patologiche legate all’alimentazione ecc. ecc.) che in parte possono inficiare il percorso intrapreso e rendere vano il percorso educativo-alimentare di ogni singolo bambino. Per questo già dallo scorso anno con i bambini abbiamo iniziato un percorso di revisione del menù, a cui hanno fatto seguito incontri con le autorità sanitarie e l’azienda Camst per mettere a punto un menù calibrato ed equilibrato con cibi biologici“.

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