Storie di comunità

Si è svolta nella splendida cornice della sala consiliare del Municipio di Parma la cerimonia del Premio Comuni Virtuosi, promosso dall’Associazione Comuni Virtuosi con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, giunto alla decima edizione.

«Oggi abbiamo ascoltato belle storie di comunità – commenta il Presidente dell’Associazione Comuni Virtuosi, Bengasi Battisti -, raccontate da belle persone che svolgono il ruolo di amministratori con sobrietà, rigore, entusiasmo e passione. Storie di giuste rivendicazioni, di giustizia e di buone pratiche condivise e partecipate. C’è una bella Italia che prevarrà sulla politica degli interessi che sottrae diritti e limita la democrazia. Nella sala consiliare di Parma abbiamo respirato profondamente per ossigenarci».

Il comune vincitore assoluto di quest’anno, Marano Vicentino (VI), si è presentato con una nutrita delegazione di cittadini, a dimostrazione che le buone pratiche messe in campo dal comune sono state condivise e partecipate dalla comunità tutta.

Erano presenti all’iniziativa, che ha visto la partecipazione del sindaco di Parma Federico Pizzarotti insieme agli assessori Michele Alinovi e Gabriele Folli, i sindaci e gli amministratori locali degli altri comuni selezionati dalla giuria quali vincitori di categoria: Scontrone (AQ) per la gestione del territorio; Artegna (UD) per l’impronta ecologica; Maranello (MO) per i rifiuti; Desenzano del Garda (BS) e Trento per la mobilità sostenibile; Curno (BG) per i nuovi stili di vita.

«I progetti che si stanno realizzando nel nostro Comune e che abbiamo raccontato non vogliono essere fini a se stessi: c’è un filo rosso che li unisce tra di loro e, soprattutto, crea un legame con tutta la comunità – commenta il sindaco di Marano Vicentino, Piera Moro -. Stiamo lavorando nel concreto per prenderci cura della sostenibilità del territorio, privilegiando interventi partecipativi che riducano lo spreco di suolo, valorizzino le aree verdi, il riciclo e riutilizzo delle materie prime e l’uso dell’energia solare. Ma c’è un’altra forma di energia che è quella della comunità: particelle messe in movimento dall’impegno di ciascun cittadino, la cui forza si libera stando insieme. In questo senso, Marano sta costruendo una comunità dove i cittadini possano dire la loro e creare azioni comuni per il territorio. Per questo il premio va a tutta la comunità: è un premio per i cittadini. L’amministrazione ha semplicemente messo insieme i frutti venuti dalla partecipazione e dalla sensibilità della cittadinanza».

Sulla destinazione del premio di 2.500 euro, il sindaco aggiunge: «Abbiamo deciso di destinare 1.000 euro del premio alle comunità colpite dal terremoto del Centro Italia, con le quali stiamo cooperando per sostenere un progetto di microeconomia locale. Altrettanti saranno dati alle scuole di Marano, per progetti di formazione sulla sostenibilità, e altri 500 euro andranno a un bando per gli studenti che vogliono fare una tesi sulla sostenibilità del nostro paese nel prossimo futuro».

Molto spazio tra le buone pratiche illustrate durante la giornata hanno avuto la tutela del territorio e il terremoto. La rinaturalizzazione del fiume Sangro avvenuta a Scontrone e la forte attenzione alla riduzione del consumo di suolo di Artegna sono la dimostrazione che può e deve esistere una politica della prevenzione e della messa in sicurezza del territorio.

«È importante ricordare che nel 1976 Artegna è stata completamente distrutta dal sisma che ha colpito il Friuli – commenta Andrea Romanini, assessore -: questo premio vuole essere un messaggio di speranza alle popolazioni che oggi soffrono la stessa pena. Artegna è la prova che grazie a una comunità unita e ad amministratori lungimiranti un paese può rinascere mantenendo la propria identità, in equilibrio con l’ambiente unico che lo caratterizza, per offrire un futuro ricco di opportunità alle generazioni che verranno».

La giuria ha voluto premiare in questa edizione progetti concreti e, al tempo stesso, innovativi, come nel caso delle Family Bag per ridurre al minimo gli sprechi alimentari nelle mense scolastiche di Maranello, e la versione 3.0 del Piedibus di Trento. «Siamo convinti che promuovere nuovi stili di vita attraverso azioni che richiedono la partecipazione attiva dei cittadini – dichiara Massimiliano Morini, il sindaco di Maranello -, in questo caso dei “piccoli maranellesi”, sia la strada migliore per prepararci ad un futuro più sostenibile».

Molti comuni, degli 82 finalisti, hanno presentato più progetti in tutte le categorie, dimostrando una precisa visione legata alla sostenibilità quale paradigma attraverso cui declinare tutte le politiche di un territorio. «Aderire all’associazione e partecipare a questo premio è già motivo di orgoglio – ha commentato l’assessore Maurizio Maffi –, perché significa essere tra i comuni all’avanguardia in Italia nelle buone pratiche ambientali. Vincere è stata un’ulteriore, grande soddisfazione per la nostra comunità. Aver presentato progetti su tutti e cinque i temi proposti significa che Desenzano ha molto da dire sulla gestione del territorio, l’efficienza energetica, la riduzione dei rifiuti, la mobilità sostenibile e i nuovi stili di vita».

Infine, gli stili di vita. Partendo dall’emergenza rifiuti e da una visione insostenibile condizionata dallo spreco e dall’usa e getta, la scelta di Curno di provare ad invertire la rotta con l’apertura di un centro per il riuso, intitolato “La miniera: chi cerca trova”. «L’attività del centro per il riutilizzo ha l’obiettivo di diminuire i rifiuti ingombranti e di allungare la vita degli oggetti. Un cambiamento culturale necessario – commenta Perlita Serra, la sindaco -. Oltre alla valenza ambientale, il progetto ha una forte valenza sociale: si sostiene grazie al lavoro di una ventina di volontari che, in otto mesi, hanno messo a disposizione circa 1.200 ore di lavoro volontario, consente l’inserimento lavorativo di due giovani con fragilità, integra tra i volontari dei giovani adulti con disabilità e i quattro richiedenti asilo ospitati in paese. La Miniera è diventata in pochi mesi un laboratorio di collaborazione e di cooperazione, che si arricchisce delle idee e degli apporti delle persone che vi lavorano».

Alla cerimonia hanno partecipato e sono intervenuti anche gli amministratori di alcuni comuni finalisti: Lago (CS), Isola delle Femmine (PA), Volterra (PI), Boltiere (BG). Ai vincitori sono state donate targhe speciali in vetro, frutto del lavoro artigiano della vetreria Fratelli Tomanin del comune virtuoso di San Bellino (RO).

TUTTI I PROGETTI FINALISTI

GALLERIA FOTOGRAFICA CERIMONIA