Tetti sotto controllo
Iniziate a settembre e proseguite per una decina di giorni, ai quali hanno fatto seguito analisi di laboratorio dei campionamenti, le indagini sull’amianto nelle scuole Kennedy, Bramante, Gobetti e Alessandrini hanno dato esito negativo. Non vi è alcuna dispersione nell’aria di fibre della pericolosa sostanza e laddove è presente, in particolare sui tetti delle primarie Kennedy e Bramante e della secondaria di primo grado Alessandrini, le opere di confinamento si sono rivelate efficaci.
“Il controllo sui materiali contenenti fibre d’amianto – spiega l’assessore alle politiche ambientali Fulvia Erasmi – è sempre stata una priorità per l’amministrazione comunale. I risultati dell’indagine che abbiamo voluto far eseguire ci hanno permesso di avere un aggiornamento sulla situazione dei nostri edifici. Il responso ci rassicura, perché abbiamo la conferma che i nostri plessi sono sicuri”.
D’altra parte, su edifici costruiti prima del 1992 è frequente la possibilità di trovare materiali contenenti amianto, perché è stato ampiamente utilizzato per le sue capacita di isolamento e di resistenza, in edilizia.
La legge però prevede che, nel caso in cui venga riscontrata la presenza di amianto, il proprietario dell’immobile debba, tra i diversi obblighi, “garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attività di pulizia, gli interventi manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dei materiali di amianto”. Oltre a “predisporre una specifica procedura di autorizzazione per le manutenzioni”.
L’attività di mappatura e di verifica puntuale eseguita su incarico della giunta ha permesso di verificare se sia presente amianto nel materiale di coibentazione dei tubi, nelle pareti delle scuole e sui tetti. È stato individuato solo sulle coperture e, parzialmente, negli intonaci della primaria Gobetti.
Comunque, gli interventi di confinamento eseguiti e verificati nel 1997 si sono rivelati efficaci. Infatti, le misurazioni hanno permesso di accertare il buono stato di mantenimento delle lastre dei tetti, tanto che il risultato della misurazione, sia all’interno sia all’esterno degli edifici, di fibre di amianto disperse nell’aria è pari a zero, rispetto a un limite di legge che dovrebbe essere di meno 2.
I tecnici hanno anche riscontrato che non vi sono rotture, infiltrazioni d’acqua, crepe, sfaldamenti o fessurazioni sui tetti delle primarie e della media che hanno ancora le coperture in amianto. Alla Gobetti, invece, è stato già rimosso negli anni passati.
“Abbiamo dato disposizioni – sottolinea il sindaco Simone Negri – affinché si provveda a eseguire controlli periodici sia delle coperture sia di verifica di eventuali dispersioni di fibre nell’aria. “In questo momento è importante avere a disposizione una fotografia puntuale della situazione che ci permette di programmare gli interventi futuri e al contempo tacciare quelle voci che continuamente generano allarme ingiustificato”.
L’obiettivo dell’Amministrazione è ora di estendere l’indagine su tutti gli altri edifici.