Trasporto pubblico elettrico, Bergamo

Con i suoi 12 nuovi bus di ultima generazione sarà la prima linea di trasporto pubblico completamente elettrica in Italia: la Linea C di Bergamoè pronta a fare il suo debutto lunedì 5 febbraio, lungo i suoi 29,5 chilometri tangenziali al centro cittadino che collegheranno l’ospedale con il Don Orione e la Clementina.

Un grande cambiamento per la città che potrà sperimentare un servizio altamente innovativo, con una frequenza di 15 minuti nella fascia giornaliera 6-19 dei giorni feriali e di 30 minuti nei festivi e di 40 minuti nella fascia serale dalle 20.30 fino a fine servizio, fissato alle 24.

Due i percorsi sui quali si sviluppa la Linea C che, con la sua attivazione, manderà in pensione la vecchia linea 2: il primo, denominato C1, transita da Piazza della Libertà viaggiando sull’asse Via Garibaldi-via Verdi-Piazzale Oberdan; il secondo, il C2, transita da Porta Nuova sull’asse via Carducci-via San Bernardino-via Camozzi-via Frizzoni.

Gli utenti, a cui basterà il normale titolo di viaggio da una zona da 1.30 euro, potranno poi scegliere 3 diverse direzioni, identificate dalle lettere H, per andare all’ospedale, A, per andare al Don Orione, e B, per la Clementina.

Dalle 20.30 a fine servizio la Linea C segue un percorso circolare che parte e termina in Porta Nuova, con 12 fermate: Frizzoni, San Giovanni, Verdi, Piazza Libertà, Garibaldi, Statuto, XXIV Maggio, Salvo D’Acquisto, Carducci, Leopardi, S. Bernardino e Zambonate.

Lungo il percorso sono state inserite le nuove corsie preferenziali di via Camozzi, via Frizzoni, via Tiraboschi, via Verdi e via Garibaldi che consentiranno ai mezzi di avere tempi di percorrenza più certi: a disposizione degli autisti anche uno speciale telecomando in grado di “chiamare” il verde al semaforo di via Sant’Alessandro dopo la ripartenza dalla fermata di via Garibaldi.

Un accorgimento particolare, in fase di pianificazione di orari e percorso, è stata presa nei confronti dei tanti utenti che, in particolare nelle ore mattutine, transitano da Porta Nuova che potranno godere di coincidenze perfette per l’interscambio dei mezzi.

Quando il 14 febbraio scorso abbiamo presentato la Linea C – ricorda il presidente di Atb Alessandro Redondi ci eravamo dati un tempo di realizzazione di un anno: abbiamo fatto anche prima. Su questo progetto abbiamo investito risorse nostre per quasi 5 milioni ai quali si sono aggiunti un finanziamento da 1,3 milioni dalla Regione e di 300mila euro da parte del Comune. Il nostro desiderio è quello di continuare a investire nel trasporto pubblico, rendendolo attrattivo e mettendolo in competizione con quello privato per una città più pulita. Noi siamo soddisfatti, speriamo che lo siano anche i bergamaschi dal 5 febbraio”.

La Linea C sarà inaugurata sabato 3 febbraio alle 11 a Palazzo Frizzoni alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio: nel pomeriggio, dalle 14 alle 17, i cittadini avranno la possibilità di sperimentare in anteprima i nuovi mezzi lungo un breve percorso dimostrativo.

Con la linea C aumentiamo la frequenza e i chilometri percorsi – aggiunge il direttore di Atb Gianni Scarfone – Se con la linea 2 percorrevamo 570mila chilometri all’anno, con la C arriveremo a 600mila. Andiamo orgogliosi di questo progetto in ogni suo aspetto: viaggiare su un bus elettrico è un’esperienza nuova per i viaggiatori, abbiamo ringiovanito ulteriormente e reso più ‘green’ la nostra flotta. I cittadini si abitueranno alle corsie preferenziali e gli utenti nelle 16 nuove pensiline smart, tutte anche con connessione wifi gratuita, potranno accedere ad utili applicazioni come quella che permette di calcolare il percorso”.

Grande soddisfazione anche da parte dell’amministrazione comunale: “Per il trasporto pubblico anche l’appeal gioca un ruolo importante – spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni – Con la Linea C abbiamo una linea urbana riconoscibile e dall’alta qualità di servizio. Al netto dei tanti commenti che hanno generato, sulle corsie preferenziali abbiamo già riscontri positivi perchè non hanno stravolto il sistema della mobilità e garantiranno ai bus un significativo risparmio o recupero di tempo”.

Articolo tratto da Bergamonews.