Un esercito di compostatori
Sono circa 3000 le famiglie che a Capannori (LU) effettuano il compostaggio domestico facendo diventare gli scarti organici della cucina e gli scarti di giardino terriccio di qualità per concimare. Una buona pratica che consente di ottenere una riduzione del 20 per cento (la riduzione è passata dal 10 al 20 per cento nel 2016) sulla parte variabile della Tia (tariffa igiene ambientale).
Anche per il 2017 l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare verifiche a campione sull’effettivo svolgimento di questa modalità di smaltimento da parte dei cittadini. I controlli, iniziati nei giorni scorsi, proseguiranno per tutta l’estate e riguarderanno il 5 per cento di coloro che effettuano il compostaggio domestico, quindi circa 150 famiglie. Alcuni dipendenti comunali incaricati faranno visita alle case di alcuni dei cittadini che hanno dichiarato di effettuare il compostaggio domestico, per verificare che questo sia svolto in modo corretto ed anche fornendo consigli e ascoltando suggerimenti.
“Il compostaggio domestico è una importante buona pratica per la riduzione dei rifiuti in linea con la filosofia Rfiuti Zero e per questo il nostro obiettivo è aumentare ulteriormente il numero di compostiere sul territorio – ha spiegato l’assessore all’ambiente Matteo Francesconi -. Riteniamo importante effettuare controlli perché anche alla luce dell’aumento dell’incentivo per chi pratica il compostaggio è giusto che sia premiato chi effettivamente si impegna per l’autosmaltimento. Abbiamo intenzione di programmare una serie di incontri pubblici sul territorio per informare la cittadinanza sul corretto utilizzo della compostiera e per promuoverne l’uso”.
“Per effettuare il compostaggio domestico non servono macchinari sofisticati, né competenze specifiche – hanno aggiunto dal municipio – ma solo buona volontà e la possibilità di praticare quattro metodi: il cumulo, consentito a condizione che non provochi la diffusione di odori o insetti molesti; la buca, ovvero il compostaggio in buca con rivoltamento periodico; la cassa di compostaggio in legno realizzata in modo da permettere una buona aerazione e un facile rivoltamento; il composter chiuso in plastica di tipo commerciale o autocostruito ‘fai da te’. Quali sono gli scarti da compostare? Tutti i rifiuti biodegradabili evitando quelli sintetici o contaminati da sostanze non naturali. Sì quindi al compostaggio di avanzi di cucina, verdura, frutta, fondi di the e caffè, scarti del giardino, legno di potatura, sfalcio del prato, foglie secche, cenere, fazzoletti di carta, carta da cucina tipo scottex. Il processo di completa decomposizione e maturazione dei compost richiede circa 8-10 mesi, al termine dei quali si ha il compost maturo, utilizzabile a diretto contatti con le radici di fiori e di piante. Dopo 5-7 mesi è comunque possibile usufruire del compost fresco, che può essere usato come fertilizzante per gli orti e i giardini“.