Ciò che ci rende liberi
Leggete questa testimonianza. A farla in prima persona è Francesco Feltri, consigliere comunale di Palazzolo Sull’Oglio (BS). Cronache da una storia di comunità, pulsante e viva come solo le esperienze virtuose sanno essere.
Carriole, scavatorini, motoseghe, martelli, generatori, guanti. Decine di giovani. Centinaia di ore di volontariato. Migliaia di sogni. Un progetto collettivo. Zero consumo di suolo. Una valanga di soldi pubblici risparmiati.
Diecimila metri quadri abbandonati che attraverso un grande progetto ambientale, sociale, educativo e sportivo verranno bonificati dall’amianto e salvati dal cemento per essere restituiti a tutti.
Abbiamo iniziato a trasformare questo luogo che abbiamo trovato imboschito e cadente, nel quale per tanti anni hanno passato le loro estati i bambini di intere generazioni palazzolesi, partendo da un’idea che ci ha uniti fin dall’inizio: prenderci cura della nostra terra è un dovere di cittadini ma soprattutto è ciò che ci rende liberi.
Non abbiamo atteso che qualcuno lo facesse per noi. Ci siamo rimboccati le maniche e con il contributo di un sacco di gente e il pieno sostegno dell’amministrazione abbiamo messo in campo tutto quel che avevamo a disposizione per fare il più possibile, predisponendo l’area al lavoro successivo dell’impresa, che partirà prossimamente e che vi racconteremo con la trasparenza che abbiamo tenuto fin dall’inizio.
Siamo stati aiutati da Alpini, Protezione Civile, Ekoclub e da moltissima gente comune, che vedendoci al lavoro gratuitamente e per passione nei fine settimana di questi mesi ci ha chiesto come avrebbe potuto darci una mano.
Ogni lunedì con Gabriele ci siamo seduti al tavolo per fare il punto sul volontariato della domenica. “Come è andata ieri ragazzi?”. Alla fine la cosa più bella che è accaduta è che un’intera comunità si è unita attorno al sogno collettivo di un gruppo di giovani.
In un’Italia nella quale troppe volte cadono rumorosamente gli alberi, piccole foreste crescono silenziose.
A volte basterebbe avere occhi per saperle vedere. A volte basterebbe avere dita per saperle accarezzare.