Rudiano

Rudiano è un paese di medie dimensioni, situato ad ovest della Provincia di Brescia a 117m s.l.m. La popolazione attualmente è stimata in circa 5.800 abitanti con una densità di circa 590 abitanti per Kmq su un territorio di 9,85 kmq. Festa Patronale 8 settembre Natività di Maria Vergine Sito istituzionale: www.comune.rudiano.bs.it

A nord confina con il comune di Urago d’Oglio ed è lambito dall’autostrada BRE.BE.MI. con annesso tracciato TAV; a sud confina con il comune di Roccafranca, mentre ad est con il comune di Comezzano-Cizzago. Il confine ad Ovest è caratterizzato dal percorso del fiume Oglio e quindi determina la demarcazione fra le province di Brescia e Bergamo; il primo borgo sulla sponda bergamasca, è il comune di Pumenengo.

Fino agli anni ’60 l’attività economica prevalente era quella contadina, alcuni piccoli cascinali interni al borgo antico, riconvertiti negli anni ad uso prettamente residenziale, sottolineano la grande tradizione contadina del paese.

Nel passare degli anni, anche Rudiano è stato interessato da un’evoluzione del sistema economico produttivo, nel quale hanno travato il giusto collocamento piccole industrie, laboratori artigianali ed attività legate all’edilizia, che per decenni possiamo definire sia stata la più grande industria del paese, oggi fortemente in crisi.

A tal proposito si possono citare alcuni esempi che, seppure di piccola industria a conduzione familiare, erano noti a livello nazionale ed internazionale, che negli anni hanno favorito l’inserimento lavorativo, soprattutto della manodopera femminile: Tepa Sport dei fratelli Riva, Rutilius Sport dei Fratelli Mirani, Bottonificio Bonetti e Bonetti macchine per bottoni dei fratelli Bonetti, per citare le più note, delle quali purtroppo molte hanno chiuso la propria attività.

L’espansione del centro abitato dell’ultimo ventennio, ha consumato molto suolo agricolo, negli ambiti nord, est e sud del nucleo storico, riducendo la presenza sul territorio delle Aziende agricole presenti in precedenza.

Ad ovest lo sviluppo urbano è stato contenuto dai confini del Parco Oglio Nord che si estende in tutto il territorio della valle dell’Oglio.

Tale territorio include alcune attività agricole e un appezzamento boschivo fruibile attraverso percorsi ciclo-pedonali, che si sviluppa quasi interamente sulle sponde del fiume Oglio, caratterizzato da zone umide di grande pregio, alberi ad alto fusto siepi ed erbe aromatiche, tipici della pianura padana.

Questo territorio, ha reso possibile la proliferazione di micro ecosistemi particolari ed endemici, purtroppo cancellati dallo sviluppo urbano in altri territori di pianura.

Nel comune di rudiano sono presenti alcune realtà scolastiche, dalla scuola per l’infanzia San Giuseppe condotto dalla Congregazione Suore Ancelle della Carità, alla scuola primaria di primo grado ed infine la scuola secondaria di primo grado.

Le principali scuole di secondo grado, sono presenti principalmente nelle città di Chiari, Orzinuovi e Palazzolo oltre alla città Capoluogo.

Il mondo dell’associazionismo e molto presente sul territorio rudianese che offre servizi importanti per tutta la Comunità, dalle attività sportive al mondo del volontariato sociale, dalla sicurezza stradale alle proposte culturali fino alla salvaguardia ambientale.

Cenni di storia Rudianese

Rudiano, nel 1095 era conosciuto come Rudiliano. Deriva il suo nome dal nome del gentilizio latino Rutilius cui fu aggiunto il suffisso aggettivale -anus.

È comune dal 1144, quando, per concessione di Brescia, acquistò l’autonomia amministrativa. Il toponimo, dal quale traspaiono le sue antiche origini, deriva da RUTILIUS, nome di un nobile romano, proprietario della zona. Le notizie relative al Medioevo vedono il territorio al centro di contese e teatro di eventi bellici. Citata come Rudiliano in un documento della fine dell’undicesimo secolo, fu a lungo possedimento del capoluogo cittadino, che la trasformò in luogo fortificato, costruendovi un castello, con fossati e torri, a difesa dei propri territori. Delle quattro torri oggi ne rimane una sola posta a nord ovest, adibita a torre campanaria ed orologio civico.

Coinvolta nelle lotte tra Brescia e le alleate Bergamo e Cremona, nel 1191 vi si svolse una sanguinosa battaglia, detta della “Mala morte”, che vide la vittoria dei bresciani.

Alla fine del XIV secolo il condottiero Giovanni Acuto, comandante delle truppe scaligere, vi affrontò e sconfisse l’esercito visconteo, guidato da Taddeo Dal Verme. Annessa ai domini veneziani, dopo la battaglia di Maclodio che fu combattuta l’11 ottobre 1427 tra le forze militari dei Visconti e quelle della Repubblica di Venezia, durante il periodo delle lotte per l’egemonia tra gli stati italiani.

Nel 1427, fu infeudata, con Chiari e Roccafranca, al conte di Carmagnola, venendo saccheggiata, nella prima metà del 1500, dalle truppe tedesche del duca di Brunswich.

Le mire espansionistiche di Filippo Maria Visconti erano una minaccia per gli altri stati regionali e portarono al costituirsi di una lega tra Venezia e Firenze. I veneziani attaccarono il Visconti e conquistarono Brescia grazie a Francesco Bussone, detto il Carmagnola, già capitano al servizio del duca di Milano. L’esercito visconteo, guidato da Carlo Malatesta, affrontò allora i nemici per recuperare i territori perduti ma venne sconfitto. Fu proprio l’astuzia del Carmagnola ad essere decisiva per l’esito della battaglia. Egli finse infatti una ritirata, attirando l’esercito visconteo in una zona, nei pressi di Maclodio (BS), dove i veneziani riuscirono ad accerchiarlo.

Il combattimento finì in un vero e proprio massacro per i milanesi ma, nonostante la vittoria, il Carmagnola non estese la sua azione di conquista a territori, che non avrebbero potuto opporre alcuna resistenza. Per questo il governo della Repubblica lo accusò di tradimento e lo condannò a morte. Dopo la sconfitta, Filippo Maria Visconti fu costretto a firmare la pace di Ferrara (1433), in base alla quale Brescia e Bergamo passavano sotto il dominio di Venezia. L’episodio della battaglia di Maclodio e la sorte del Bussone ispirarono ad Alessandro Manzoni i cori de’ Il Conte di Carmagnola’.

La storia successiva alla caduta della Serenissima, sul finire del XVIII secolo, ha seguito quella del resto della provincia, attivamente impegnato nella lotta a sostegno della causa nazionale.

Del suo patrimonio storico-culturale fanno parte: la seicentesca parrocchiale, dedicata alla Natività di Maria Vergine edificata nel 1611, restaurata nell_800, contiene un dipinto di Ottavio Viviani e affreschi di scuola bergamasca (Diotti, Scuri, Coghetti e Trecourt).

A fianco della parrocchiale vi è la Chiesa della Disciplina, edificata al posto del tempio tardo rinascimentale dedicato a S. Andrea di cui è rimasto il portale in arenaria grigia. La chiesa è stata ricostruita nel Settecento ed è ricca di belle tele. Due sono di Pietro Scalvini, sull’altare maggiore: l’Assunzione al cielo e la Presentazione al Tempio.

L’antica chiesa di San Martino di Tours, costruita su un’edicola pagana presso il cimitero, con all’interno tele di Stefano Viviani e Pietro Scalvini. Qui presso fu scoperta nell’824 una tomba con iscrizione latina che, mal tradotta, originò il culto delle ossa rinvenute come reliquie di martiri. Solo un secolo dopo il vescovo Olderico II ne inibì il culto.

La chiesa intitolata a Maria Santissima della Misericordia, esistente già nel 1200, fu restaurata all’inizio del XIX secolo, meglio conosciuta come della Madonna dei prati, in stile neoclassico.

PERSONAGGI

Girolamo Fenaroli Avogadro (Rudiano, 26 febbraio 1754 – Brescia, 26 febbraio 1802) è stato un politico italiano, vittima delle persecuzioni austriache durante il Primo Impero Napoleonico.

Girolamo nasce a Rudiano il 26 febbraio 1754 in quello che oggi è il Palazzo Comunale, figlio del conte Bartolomeo Fenaroli e della contessa Paola Avogadro e fratello maggiore di Giuseppe Fenaroli Avogadro. Effettuò studi fisico-matematici pressò l’università di Bologna dove ottenne per qualche anno la cattedra di matematica. A lui si deve il primo volo con pallone aerostatico, liberato in piazza mercato nel 15 marzo 1784, che si liberò in cielo fino a 3000 metri per poi prendere fuoco. A questo esperimento ne seguirono altri due, uno il 30 marzo e l’altro nel 3 aprile richiamando l’attenzione di molti curiosi.

Nel 1792 iniziò la sua attività pubblica nel Consiglio dei Cinquecento, organo ristretto ed ereditario bresciano detentore del potere a scapito delle autorità veneziane. Il Fenaroli veniva indicato come “il Mirabeau di Brescia”. Il 20 febbraio 1795 sposa la contessa Barbara Agosti, da cui ebbe 4 figli: Bartolomeo, Ippolito, Paolina e Margherita. Nel periodo della proclamazione della repubblica bresciana, periodo di non poche rivolte, assunse uno dei tre posti della Commissione straordinaria criminale.

Il 6 ottobre 1797 fu eletto giudice del nuovo Tribunale nazionale criminale. Il 21 novembre la Repubblica Bresciana cessò la sua esistenza per confluire nella Cisalpina e Girolamo fu nominato tra i cinque “probi e illuminati cittadini di non equivoco attaccamento al sistema repubblicano” della commissione militare per il dipartimento della Mella, venendo anche eletto presidente del tribunale criminale. Tuttavia, quando nell’aprile 1799 le forze austro-russe occuparono la Lombardia si scatenarono vendette personali, e Girolamo, con il fratello Giuseppe, fu bersaglio di feroci satire e venne condannato dagli austriaci per tradimento.

Il 29 maggio, qualche mese prima dell’abbandono di Milano da parte delle truppe austriache, fu fatto partire insieme a 30 altri condannati politici per Cattaro, nell’Albania austriaca, dove furono relegati come prigionieri. Tra gli imprigionati vi erano note personalità del regno napoleonico come Pietro Moscati, presidente del Direttorio della Repubblica, Giovanni Paradisi, suo collega, il prete Michele Vismara e Girolamo Coddè.

Come testimonia il libro di Ugo Da Como il Fenaroli, durante la prigionia austriaca, riuscì a ricevere dalla moglie una rilevante somma di denaro che con generosità prestò ai compagni, ripartendola per accrescere il misero soldo giornaliero dato per il mantenimento. Nonostante la pace di Lunèville, i continui interessamenti del fratello Giuseppe e le lettere a Napoleone della moglie Barbara i deportati cisalpini rimasero a Cattaro fino al 6 luglio 1801. Girolamo raggiunse Brescia il 29 luglio ma le sue condizioni di salute erano irrimediabilmente aggravate. Amico del poeta Vincenzo Monti fu tra i Fondatori dell’Accademia dei Leali, nel 1801 sarà tra i primi membri dell’Accademia del Dipartimento della Mella, da cui deriverà l’ateneo bresciano (1802).

Morirà nella sua dimora a Brescia il 26 febbraio 1802.

Da questa casata prese le origini il Conte Franco Mazzotti, nato a Rudiano il 31/12/1904 meglio conosciuto come Kino, eroe della seconda guerra mondiale abbattuto sullo Stretto di Sicilia il 14/11/1942 cofondatore e finanziatore della Mille Miglia.

Astronomo, Giovanni Paneroni non lo divenne mai ufficialmente, tuttavia sulla sua tomba gli venne conferito tale titolo. Nato a Rudiano il 23 gennaio 1871, sembrava destinato ad una vita ecclesiastica. Trascorse solo due anni nel collegio vescovile di Bergamo, dove fu evidente che la carriera di prete non gli si addiceva ma, con ogni probabilità, fu lì che apprese le nozioni di geografia e della lingua italiana. Erano ancora lontani i tempi in cui, però, avrebbe iniziato a produrre le sue personali teorie astronomiche.

La passione per l’astronomia lo accompagnò fin da bambino; egli stesso raccontava che le teorie scientifiche fino ad allora prodotte non lo convincevano.

Allo scoppio della prima Guerra Mondiale (1914), dopo parecchi anni trascorsi a pianificare la teoria, Paneroni -che aveva un temperamento sanguigno pur rimanendo comunque una persona genuina e altruista -iniziò a divulgarla attraverso opuscoli che auto-pubblicava a proprie spese. Dapprima si accontentò di piazze popolari per divulgare le proprie tesi, durante le fiere in paesi limitrofi al suo ma ben presto decise che, se voleva essere preso in considerazione, doveva parlare alle persone istruite, agli studenti universitari, ai congressi scientifici. Così fece e passò di città in città: Brescia, Bergamo, Milano, Pavia, Genova, Bologna, Firenze, Roma. Gli studenti lo acclamavano e lo portavano in corteo a dispetto dei loro docenti (precorrendo la rivoluzione studentesca di molti decenni dopo), gli accademici lo deridevano o lo facevano allontanare dai congressi cui Giovanni, puntigliosamente, si presentava con l’intento di voler prendere la parola. In diversi ci marciavano, con la sua presenza che attirava folle di persone, come gli organizzatori di carnevalate in cui lui era protagonista. Morì a Rudiano 02 gennaio 1950.

POLITICHE DI INDIRIZZO E SCELTE AMMINISTRATIVE

La gestione urbanistica del comune di Rudiano sarà improntata sulla tutela del territorio e attualmente non sono previsti interventi volti al consumo di suolo, indipendentemente dalle previsioni di espansione contenute nel PGT approvato nell’ottobre del 2009, che prevedono la realizzazione di nuovi comparti , ai quali non si intende dare corso.

La gestione dei rifiuti sul territorio, gestita da Aprica dall’aprile 2014, ha comunque raggiunto alte percentuali, prossime al 70%; l’intenzione dell’amministrazione è quella di incentivare la raccolta differenziata contenendo la raccolta dei rifiuti indifferenziati, a oggi a svuotamento libero, ma l’orientamento sarà quello di stabilire un numero massimo di svuotamenti annui in base al nucleo familiare stabilendo una tariffa per ogni svuotamento fuori soglia, sono già state fatte valutazioni con l’ente gestore;

Ripercorriamo alcuni passi salienti della gestione energetica

Il comune di Rudiano in data 01.04.2014 ha ottenuto la certificazione ISO 14001 e nel mese successivo la registrazione EMAS (reg. IT- 001656).

Il Comune ha aderito (con delibera di Consiglio n° 23 del 27.04.2011) al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), impegnandosi a realizzare azioni volte al risparmio energetico e di conseguenza alla riduzione di produzione di CO2. Il Comune ha quindi redatto il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) nel quale sono state definite le azioni da intraprendere per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020.

Considerando la quantità di CO2 prodotta dal territorio comunale nel 2005[1] (escludendo le emissioni derivanti dal settore secondario industriale, ambito nel quale la capacità di influenza dell’amministrazione è molto limitata), pari a 20.305,40 t/a è possibile quantificare una riduzione della quantità prodotta al 2020 che si attesta sulle 4.061,08 t/a di CO2[2].

Il PAES è stato approvato con delibera di consiglio in ottobre 2012, e prevede le seguenti azioni:

Il Comune produce dal 2010 energia mediante due impianti fotovoltaici, uno costruito sopra la scuola media con una potenza di 35,2 kW e l’ altro costruito sopra la Scuola dell’infanzia con potenza di circa 15 kW.

Dal 2010 è inoltre presente un impianto solare termico sopra il palazzetto dello sport costituito da tre collettori per un totale di circa 6,81m2 e una produzione media annuale di 5,41 MW.

Numerose sono le manifestazioni realizzate dal comune che hanno valenza ambientale. Nel corso del 2012 sono state realizzate le seguenti iniziative:

  • è stato diffuso materiale informativo riguardante le buone pratiche per combattere la zanzara tigre;
  • il Comune ha aderito a Puliamo il mondo 2015, iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente, durante la quale gli alunni della classe primaria sono stati sensibilizzati sul tema della produzione e della raccolta differenziata dei rifiuti;
  • presso l’Istituto comprensivo di Rudiano si è svolta la Festa dell’Albero durante la quale si sono svolti dei giochi e sono stati piantumati degli alberi presso il Parco dell’Oglio;
  • è stata data comunicazione circa il censimento dell’amianto, ed in particolare circa l’obbligo, da parte dei cittadini, di comunicarne l’eventuale presenza presso la ASL competente (mettendo a disposizione il modulo necessario presso il sito internet del Comune e l’Ufficio Tecnico comunale);
  • durante tutto si sono svolti diversi progetti di educazione ambientale presso le scuole su diversi temi come l’ecologia, la raccolta differenziata e il risparmio energetico.

Nel corso del 2013/2014 sono state realizzate le seguenti iniziative (tra le altre):

  • il Comune ha aderito all’iniziativa Grande pulizia delle rive del fiume Oglio;
  • Iniziativa di Raccolta dei rifiuti abbandonati in riva al fiume Oglio.

 

Gallery

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Indirizzo
P.zza Martiri della Libertà, 21

Provincia
BS

CAP
25030

Referente
Alfredo Bonetti, sindaco

Telefono
0307060711

Sito web
http://www.comune.rudiano.bs.it/

Email
sindaco@comune.rudiano.bs.it