Un patrimonio in Comune
Scuole, piazze e impianti sportivi, aree verdi e beni di interesse storico e culturale. Il patrimonio comunale comprende una serie innumerevole di beni immobili pubblici che costituiscono una ricchezza e una risorsa per il territorio.
Soprattutto, in tempi di forte riduzione delle risorse locali e di vincoli di bilancio stringenti, sono uno strumento determinante per il raggiungimento delle finalità delle amministrazioni come lo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità. I Comuni italiani sono i principali proprietari degli oltre 2 milioni di beni immobili pubblici dichiarati al Dipartimento del Tesoro, il 64% dei quali sono fabbricati e il 75% terreni.
Alla valorizzazione e conoscenza del patrimonio del Comune di Rosignano Marittimo (LI), l’amministrazione ha dedicato il rapporto “Un patrimonio in Comune” (aggiornato a marzo 2019) per mettere a disposizione della cittadinanza il quadro conoscitivo del patrimonio immobiliare dell’ente. La relazione è il risultato di un lungo e complesso lavoro di raccolta, analisi, aggiornamento e classificazione di dati amministrativi, contabili e tecnici, avviato diversi anni fa e recentemente rivisto alla luce delle nuove norme contabili.
Il lavoro, oltre a fornire un contributo alla programmazione e rendicontazione per la gestione del patrimonio, per il Comune rappresenta uno strumento di conoscenza di una parte considerevole delle risorse pubbliche, che devono essere destinate alle esigenze dei cittadini, per favorire il senso di appartenenza e il desiderio di cura per il territorio in cui vivono.
“La relazione realizzata dagli uffici permette di conoscere in qualità e quantità il valore dei beni del territorio – afferma l’assessore al patrimonio Piero Nocchi – infatti solo attraverso la conoscenza si può creare la necessaria armonizzazione tra i bisogni dei cittadini e l’istituzione, finalizzata ad un uso consapevole e valorizzante del patrimonio, per migliorare la qualità della vita, favorire la sostenibilità e la coesione del territorio”.
Relazione introduttiva
L’ambizione di questo lavoro è quella di porsi come un working in progress, un percorso permanente di analisi e conoscenza del patrimonio attraverso il quale poter arricchire e affinare, nel tempo, il Sistema Informativo Patrimoniale e le informazioni da mettere a disposizione dell’Amministrazione e della comunità anche nell’ottica di favorire senso di appartenenza e desiderio di cura e attenzione per il territorio in cui si vive.
Con la presente relazione si intende delineare un quadro conoscitivo del patrimonio immobiliare del Comune di Rosignano Marittimo, al fine di trarne riflessioni e considerazioni utili ad attuare un’adeguata attività di programmazione e a realizzare obiettivi strategici di valorizzazione sociale, culturale, turistico-ricreativa, sportiva, ambientale ed economico-finanziaria dei beni.
Il patrimonio immobiliare pubblico rappresenta una risorsa strategica per il territorio in cui lo stesso è ubicato e può costituire uno strumento determinante per il raggiungimento delle finalità istituzionali degli enti, soprattutto in tempi di forte riduzione delle risorse locali e vincoli di bilancio molto stringenti.
La valorizzazione del patrimonio pubblico dovrebbe conseguire ad una visione di città e di territorioche deve essere ben definita per tradursi in azioni e iniziative efficaci, che possano favorire virtuosi processi di sviluppo economico, sociale e culturale.
Ma ancor prima di elaborare qualsivoglia visione di città e del futuro è assolutamente necessaria una solida base di informazioni e conoscenze per una piena comprensione delle potenzialità del patrimonio stesso.
La conoscenza del patrimonio immobiliare rappresenta ancora una criticità nella pubblica amministrazione. Si tratta di un complesso di beni molto eterogeneo e diversificato. Gli unici dati nazionali disponibili sono quelli pubblicati in un rapporto annuale del MEF – Dipartimento del Tesoro, nell’ambito del progetto “Patrimonio PA”, avviato nel 2010. Ad oggi, solo il 69% degli enti tenuti alla comunicazione ha adempiuto all’obbligo, pertanto, anche se rappresenta un importante strumento conoscitivo del patrimonio pubblico nazionale, la banca dati del MEF non può essere ancora considerata esaustiva.
Di qui l’importanza di pubblicazioni e rapporti patrimoniali anche da parte dei singoli Enti locali – proprietari della maggior parte del patrimonio pubblico nazionale – al fine di avere a disposizione strumenti conoscitivi che possano consentire raffronti e analisi comparate utili ad indagare le caratteristiche del patrimonio e ad orientare le scelte politiche in materia.
Il presente lavoro, realizzato per la prima volta, è stato possibile anche grazie alla progressiva realizzazione di un Sistema Informativo Patrimoniale dell’Ente, un lungo e complesso lavoro di raccolta, analisi, aggiornamento e classificazione di dati amministrativi, contabili e tecnici avviato diversi anni fa e, di recente, rivisto anche alla luce delle nuove norme della contabilità armonizzata.
L’elaborazione e la messa a disposizione di un quadro organico dei dati patrimoniali dell’Ente, oltre a poter fornire un contributo alla programmazione e rendicontazione in materia di gestione del patrimonio, può rappresentare un utile strumento di conoscenza e trasparenza su una parte importante di risorse pubbliche che devono essere prioritariamente destinate alla soddisfazione delle esigenze della comunità alla quale appartengono.