Bikebee, un progetto sostenibile

Desideriamo vivere in città meno inquinate e rumorose, che favoriscano forme di mobilità sostenibile come la bicicletta. Un progresso auspicabile, fortemente ostacolato dalla frequenza dei furti: solo in Italia, ogni anno, uno ogni 30 secondi.

Mentre le città si stanno attrezzando con numerosi percorsi ciclo-pedonali resta l’urgenza di proteggere il proprio mezzo. I furti provocano, oltre al danno economico, stress emozionale e frustrazione. Un disagio individuale diventa un problema sociale che le Pubbliche Amministrazioni si trovano a dover risolvere non avendo, tuttavia, gli strumenti adatti per poterlo fare adeguatamente.

Giufi Srl si rivolge ai cittadini e agli amministrazioni proponendo uno strumento che protegge da questo problema: il progetto Bikebee. La startup ha creato il registro digitale delle biciclette che aiuta a recuperare le bici rubate; un’App e una gamma di prodotti innovativi frutto della ricerca sulle tecnologie IoT/M2M, come strumenti di prevenzione molto avanzati.

vantaggi per i cittadini: il registro è gratuito, facile da consultare, diffuso su tutto il territorio, consultabile dalle Forze dell’Ordine e da tutti gli utenti, rende più facile rintracciare le biciclette rubate e rende l’identificazione del proprietario facile e certa.

vantaggi per le amministrazioni comunali: il servizio è gratuito. La startup si fa carico di aggiornamenti, manutenzione, ricerca, integrazioni del sistema, e servizi associati: per offrire un servizio utile al cittadino ma anche una soluzione che riduce i costi di gestione delle biciclette e le comunicazioni tra cittadino e forse dell’ordine.

vantaggi per tutti: proteggere biciclette dai furti significa incoraggiare il loro utilizzo, e quindi promuovere soluzioni smart ed ecologiche per la mobilità urbana.

Come funziona Bikebee

Con pochi click ciascun cittadino si può iscrivere in modo del tutto gratuito al Registro Digitale nazionale, caricare le informazioni identificative della propria bicicletta in modo da tutelarsi dai furti. Tramite il Registro le Forze dell’Ordine avranno uno strumento facile da utilizzare che agevola e snellisce il loro lavoro.

Al Comune non viene richiesto alcun impegno, se non quello di sensibilizzare le Forze dell’Ordine sul territorio ad usare il registro del Comune per identificare le bici rubate con azioni di comunicazione e promozione mirate.

Il registro è fatto secondo le nuove direttive sui dati sensibili (GDPR) in ogni parte e nel rispetto della privacy, anche nelle comunicazioni. E’ protetto da firewall fisici e gestito da un esperto DPO (Data Protection Officer). Molte sono le funzionalità e le potenzialità del Registro Digitale Nazionale.