Le cellule dello Stato

Il Comune di San Bellino, in provincia di Rovigo, lo scorso 21 gennaio è entrato a far parte della Rete di Enti locali aderenti ad Avviso Pubblico (53 in tutto il Veneto, qui l’elenco completo). Abbiamo intervistato il Sindaco Aldo D’Achille per raccontarci il percorso che ha portato il Comune ad aderire e le esperienze dell’amministrazione nella promozione della cultura della legalità.

IL TEMA DELLA SICUREZZA

San Bellino è reduce da un lungo percorso sul tema della sicurezza – ci racconta il Sindaco – L’amministrazione ha modificato lo Statuto comunale allo scopo di poter affidare deleghe su questa tematica e nel 2015 è stato organizzato un Festival ad hoc, una tre giorni che ha coinvolto e visto la partecipazione di amministratori, esperti e cittadinanza. E’ stato presentato un progetto denominato Laboratori di sicurezza tra l’Adige e il Po, si è discusso con alcuni docenti bolognesi sulla prevenzione della vittimizzazione, riguardo ai problemi delle persone offese dei reati, e abbiamo concluso il programma con un dibattito su formazione, cultura della sicurezza e qualità della vita”.

Alla rassegna che si è svolta dal 5 al 7 maggio 2015 sono intervenuti docenti, magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e giornalisti tra cui il professor Augusto Bolloni, Presidente della Società Italiana di Vittimologia, il magistrato Carlo Negri, giudice presso il Tribunale di Rovigo e il colonello Roberto Zuliani della DIA di Padova.

La sensibilità verso il tema è sfociata nel coinvolgimento alle attività di Avviso Pubblico – prosegue D’Achille – nell’idea di condividere la nostra esperienza con altre realtà comunali, allo scopo di scambiare informazioni di prima mano, sviluppando nella cittadinanza, attraverso il coinvolgimento diretto, una cultura della sicurezza che si associ alla legalità. Perché le piccole realtà come la nostra conservano un elemento estremamente importante: la ricchezza relazionale tra i residenti, un valore aggiunto determinante per poter amministrare un territorio. La consapevolezza dei cittadini ci aiuta a lavorare meglio e con maggiore qualità”.

IL VALORE DELLA CITTADINANZA ATTIVA

Il primo cittadino torna nuovamente sulla qualità della “rete di comunicazione” tra i cittadini e le amministrazioni, illustrandoci uno dei progetti sviluppati. “A volte la burocrazia con cui il governo centrale tende a soffocare gli Enti locali si riversa sulla qualità di questa comunicazione – osserva il Sindaco – perché si fa fatica a rispondere alle richieste dei cittadini. E’ un problema anche sul tema delle infiltrazioni, perché il cittadino è sentinella di quello che accade sul territorio e un’alta qualità della comunicazione ci consente di avere un quadro della situazione molto più chiaro. Proprio per garantire questo ‘flusso’ abbiamo sviluppato un’App che consente un contatto diretto tra i residenti, a cui è garantito l’anonimato, e il Comune, al fine di segnalare quanto di anomalo avviene sul territorio”.

Un tema su cui questa idea ha trovato applicazione è quello dei rifiuti. “Un territorio come il nostro e come altri della provincia, con ampie zone di campagna aperta, a volte ha il problema dell’abbandono dei rifiuti e della presenza di discariche abusive – sottolinea il primo cittadino di San Bellino – Il sistema che abbiamo sviluppato consente al cittadino di segnalare abusi e all’amministrazione di avere informazioni in tempo reale e di prendere provvedimenti in tempo rapido. Coinvolgere le persone significa stimolare in loro un attaccamento verso il territorio e creare consapevolezza. Anche per questo abbiamo organizzato in collaborazione con l’Università di Padova dei corsi sulla cittadinanza attiva. Corsi che aiutano il cittadino a comprendere il valore del suo apporto all’interno di una comunità, dove ogni disequilibrio viene percepito, elemento che nelle piccole realtà si conferma essere il valore aggiunto”.

I COMUNI, CELLULE DELLO STATO

Chiudiamo la nostra chiacchierata con il Sindaco facendo una domanda che rivolgiamo a tutti gli amministratori che incontriamo: se ne avesse la possibilità, cosa chiederebbe al Parlamento per migliorare gli strumenti a sua disposizione per far sì che gli Enti locali siano presidio di legalità sui territori?

I Comuni sono cellule dello Stato – analizza Aldo D’Achille – un elemento essenziale all’interno di un corpo, se sono sane anche il corpo lo è. Viceversa se c’è qualcosa che non va gli effetti collaterali si riversano su tutto l’organismo. I Comuni sono anche il “front office” dello Stato, il primo riferimento per ogni problema del cittadino. Di conseguenza ogni responsabilità ricade su sindaci e amministratori che si fanno carico di questo impegno. Pertanto riuscire a ridare ossigeno agli Enti locali sarebbe un elemento importante per lavorare con qualità. Questo non significa solo trasferimenti di risorse, ma evitare il più possibile di ingolfare gli uffici comunali con aspetti burocratici che, dato lo scarso personale di cui sono dotati i piccoli Comuni e l’impossibilità di assumerne, rischiano di non far svolgere il ruolo fondamentale delle amministrazioni: ascoltare il cittadino, rispondere alle sue esigenze e prevenire eventuali infiltrazioni di natura illecita sul territorio”.

BREVE BIOGRAFIA

Aldo D’Achille è stato eletto Sindaco di San Bellino nel maggio del 2014. Nelle precedenti amministrazioni comunali ha ricoperto il ruolo di Assessore al Sociale per tre mandati consecutivi.

Fonte: Avviso Pubblico