Curno
Origini
Il paese di Curno ha un’origine assai antica, si presuma sia sorto nel periodo cretaceo, dal tipo di roccia che esiste anche oggi sul vicino Colle dei Gobbi. I reperti archeologici collocano le orme dei nostri primi avi all’età del bronzo. I primi gruppi di abitazioni sorsero lungo le rive del Brembo e ciò è confermato dai resti di palafitte trovate in quei luoghi. Curno quindi è sorta storicamente tra la fine del I secolo a.C. e la metà del I secolo dopo Cristo, tesi avvalorata dalle scoperte di una necropoli ad incisione di epoca Augustea-Tiberiana, di un’epigrafe funeraria e di un ripostiglio di vasellame con numerosi oggetti d’adorno di bronzo.
Questi ritrovamenti – e altri precedentemente trovati – potrebbero far pensare all’esistenza in Curno di un accampamento romano.
Dai documenti desumiamo che a Curno nel:
857 : esistevano alcune terre regie (appartenenti all’Imperatore e che venivano affidate ai Vescovi) di cui una venne affidata al Vescovo di Bergamo Garibaldo.
974 : l’Imperatore di Ravenna concesse alcune terre di Curno al Vescovo di Bergamo.
1319 : Giacomino De Longhi – figlio di Giacomo nipote del Cardinale donò a sua madre molti beni che possedeva a Curno.
1456 : il territorio di Curno appare suddiviso da tre proprietari ognuno dei quali aveva dei confini ben segnati da lapidi.
1472 : per opera di Bartolomeo Colleoni fu costruita la Roggia Curna tutt’ora esistente; in quegli anni il Colleoni intervenne a Curno per sedare una rivolta scoppiata tra i vari proprietari di terre. La cronistoria parla di alcune uccisioni.
1835 : da Bergamo partì un corteo guidato dal Vescovo al grido di “Pace e misericordia” e pernottò il primo giorno a Curno.
Stemma
Lo stemma studiato dall’Amministrazione Comunale di Curno, ricorda nell’anfora e nel sesterzio i rinvenimenti della Necropoli Romana risalente al I secolo a.C. avvenuti nel 1968; nel ramo di corniolo la pianta di durissimo legno che pare abbia dato il nome al paese; nelle due torri i fortilizzi esistenti nel medioevo; nella ruota dentata la trasformazione avvenuta in questi ultimi lustri da centro agricolo in industriale.
Arma (disegno a forma di stella all’interno del confalone): interzato in fascia: nel primo azzurro, all’anfora d’oro, adestrata da un sestenrzio d’argento, sinistrata da un ramo di corniolo, fruttato di tre, il tutto al naturale; nel secondo d’argento, a due torri di rosso, murate di nero, merlate alla guelfa; nel terzo di verde, alla ruota dentata di 12 d’argento.
Gonfalone: drappo partito di bianco e d’azzurro, caricato dell’arma sopra descritta.
Nome
La toponomastica suggerisce che il nome di Curno dovrebbe derivare dal latino “Cornus” = corniolo, cespuglio di legno assai duro dalla corteccia rosso sbiadita che si trovava in grande abbondanza nella parte bassa del paese.
Altri parlano di “Curen”, voce tartara che significa campo.
Lo studioso Flecchia asserisce che il nome “Curno” è di origine ligure poichè da Curno è derivato il nome Curnasco il cui suffisso “asco” è di netta e chiara origine ligure.
E’ da ricordare la breve parentesi (1927-1947) della fusione di Curno, Dorotina e Mozzo nell’unico comune dal toponimo “Curdomo” per le ovvie necessità del regime di allora.
Curiosità
Nella cultura popolare di Curno, come in molti altri paesi, gli abitanti erano soliti attribuirsi dei soprannomi. Vigeva l’usanza di riconoscere il quartiere di residenza attraverso il nome della più importante edificazione presente nello stesso. Con l’ausilio delle testimonianze raccolte si conoscono nomi di quartieri in vernacolo come: CARLENGA, DOROTINA, CASSINETT, STALECC, CONSORZE, CONTRADEL, CROZETTE, FURNASS, SERE’, MERENA e LAANDER .
In centro al paese si trova ancor oggi una torre nedioevale. La cronaca attribuisce però maggior importanza al castello della Marigolda del XIV secolo e della stessa epoca viene menzionato pure il castello detto “La Carlenga”.
Indirizzo
Piazza Giovanni XXIII, 18
Provincia
BG
CAP
24035
Referente
Andrea Saccogna, sindaco
Telefono
035603000
Sito web
http://www.comune.curno.bg.it