Paciano

Il Paese

Paciano, piccolo comune in provincia di Perugia, sorge sul monte Petrarvella, a 391 metri sul livello del mare. Classificato tra i borghi medievali più belli d’Italia, fonda il proprio concetto di valorizzazione sull’amore, il rispetto e la cura del proprio paesaggio olivicolo, sulla partecipazione attiva dei suoi nemmeno mille abitanti, consapevoli dell’importanza della sua tutela, l’attivazione di progetti virtuosi di forme di sviluppo economico nel rispetto delle tradizioni e delle tipicità, del paesaggio e delle sue peculiarità. Un paesaggio che è insieme naturale e fortemente umano, che conserva ancora una sua connotazione rurale, espressione delle relazioni tra il presente e le forme ereditate del passato; ricco di memorie, di beni artistici e peculiari caratteristiche paesaggistiche.

Kieran Mulvaney, scrittore e ambientalista, racconta Paciano nel Wahshington Post: “il mio primo pensiero arrivato qui è che sia esattamente come uno scenografo di Hollywood rappresenterebbe un borgo medievale”.

Affacciato sul quarto lago italiano per dimensioni, il Trasimeno è insieme “isola” e approdo, via
di transito, luogo di sosta e terra di isolamento, rifugio. Da sempre rappresentato come un avamposto di frontiera che accoglie e ospita amichevolmente, ma anche che difende i propri confini, è contemporaneamente un territorio intriso di relazioni, di risorse intangibili, saperi e processi di costruzione della tradizione e dell’appartenenza culturale. Ribattezzato da Alessandro Alimenti: “Un’isola di acqua in un mare di terra”, il Trasimeno è cuore pulsante di progetti paesaggistici e della messa in valore dei “sistemi locali”. Spazio della contemporaneità che ospita conoscenze, attività umane, promuove prodotti legati alle peculiarità locali e nuove forme di imprenditoria sociale. Le urgenze del presente spingono oggi a rileggere il passato del Trasimeno non come polveroso archivio, ma come memoria viva delle comunità locali, serbatoio di energie per costruire un’immagine del patrimonio lontana da una logica nostalgica a uso commerciale. Oggi Paciano re-immagina il paesaggio culturale non solo come sito fondatore della memoria degli antenati etruschi, o come contenitore di “monumenti ineffabili” (dai dipinti del Perugino, alle aeropitture del Dottori), ma come spazio pubblico di riflessione collettiva delle possibilità di un territorio, centro delle dinamiche produttive e sociali, che raccoglie memorie dal basso e le proietta sul futuro.

Il sogno di Paciano è adesso riuscire a lavorare sui patrimoni culturali mettendo insieme pubblico e privato. Un progetto di messa a sistema di produzioni locali rese contemporanee che dal museo TrasiMemo, dedicato alla memoria dei saperi artigianali, crei atelier nel  bel centro storico del paese come contributo alla lotta allo spopolamento http://trasimemo.it/links.html

Toponimo

Tre le ipotesi. La più suggestiva è quella che fa derivare il nome dal dio latino Giano, nelle versioni Pax Iani, pace di Giano, Passus Iani, passaggio al tempio di Giano (i cui resti sono ancora visibili lungo l’antica via di collegamento tra Chiusi e Perugia), o Pagus Iani, villaggio dedicato a Giano. La seconda interpretazione è Pagus Dianus, villaggio luminoso, in bella posizione. Infine, Paciano (come in genere i toponimi in -ano) da un nome di origine romana legato al possesso di fondi rustici: Pacius.

Cultura e Tradizione

La struttura urbana di Paciano, di origine duecentesca, presenta una bella pianta a ventaglio articolata su tre strade parallele collegate da vicoli ortogonali. Il borgo è racchiuso nella cinta muraria trecentesca lunga circa 600 metri, in cui sono incluse otto torri e tre porte di accesso: la Fiorentina, la Perugina e la Rastrella. È un luogo di cerniera fra la Toscana e l’Umbria come lo raccontano anche la toponomastica e il culto dei santi, possiamo immergerci in antiche atmosfere con una passeggiata per i vicoli del centro.

Entrando da porta Rastrella ci si trova di fronte palazzo Cennini (XIV secolo), ristrutturato dal cardinale Francesco Cennini intorno al 1500. Il palazzo oggi privato, ha una pianta irregolare, è diviso in due corpi collegati da un camminamento che si trova sopra la porta stessa. L’interno dell’edificio è riccamente decorato, conserva un salone con bella vista su Gerusalemme, altri ambienti con decori e stucchi di gusto Rococò e all’ultimo piano una Cappella secentesca. La facciata sud è caratterizzata dalla torre oggi conosciuta come Rocca Buitoni. La costruzione risale al 1300, dimora privata, nell’ultimo secolo proprietà dei fondatori del marchio italiano Buitoni, i cui discendenti ancora vivono a Paciano. L’edificio è a tre piani, il primo ricco di affreschi del XVI secolo; al suo interno si trovano una cappella anch’essa decorata riccamente.

Incontriamo il pozzo, ristrutturato negli anni Novanta che ci apre verso il “percorso delle acque di Paciano” che anticamente assicurava acqua al paese. Da visitare La Fontevecchia appena fuori Porta Rastrella e i Lavatoi appena sopra Porta Perugina.

Ecco due chiese vicine, la chiesa di San Carlo Borromeo che è stata costruita nel Seicento per opera del cardinale Cennini, ha un bel portale in pietra serena dell’epoca e contiene un Cristo ligneo del 1620, dipinti e decori interessanti.

La chiesa di San Giuseppe, oggi Museo Parrocchiale è risalente al Trecento. Al suo interno è conservato l’antico gonfalone comunale, una tela del 1450 con la Madonna delle Grazie della bottega di Benedetto Bonfigli, reperti etrusco romani, arredi e paramenti sacri. Nel 2000 sotto le intercapedini di protezione sono stati rinvenuti affreschi risalenti al XV secolo, recentemente restaurati. A fianco, in via della Pitalessa, si apre la pinacoteca con l’imponente Crocifissione (1452) di Francesco di Castel della Pieve. Meritano attenzione anche il prezioso polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti “Santa Mustiola” e “San Pietro apostolo” (1475-78), la “Madonna del Rifugio” (o “Madonna del Davanzale”), proveniente da San Sebastiano assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo) e le preziose tele di Antonio Castelletti (1764-1840).

In piazza Repubblica il palazzo del Municipio è interamente ristrutturato in pietra e conserva una Madonna col Bambino del XVI secolo di Salvio Savini. Di fronte al comune si apre il Teatro che ospita attivo laboratorio teatrale per bambini e adulti. Poco distante si apre Palazzo Rossini Circolo di Santa Cecilia, che è stato un importante bene culturale che ha ospitato le prime istituzioni didattiche per l’infanzia e per le ragazze, assieme ad un attiva vitalità teatrale. Negli ultimi decenni rimasto chiuso oggi è stato ristrutturato e riaperto al pubblico con una attività turistica e commerciale. Accanto via del maestro di Paciano Pittore Umbro vissuto tra il primo e il terzo decennio del XIV secolo.

Infine è da notare il seicentesco palazzo Baldeschi, recentemente ristrutturato con giardino pensile da non perdere che ospita matrimoni e performance. Oggi è sede della Biblioteca Comunale, del Centro Terzo Millennio, dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e del Museo TrasiMemo – Banca della Memoria del Trasimeno. TrasiMemo è il centro per la promozione della cultura locale dedicato all’artigianato e al paesaggio ospita laboratori e attività tutto l’anno. Qui possiamo avere informazioni grazie all’ufficio turistico.

Appena fuori del centro storico si incontrano: la chiesa parrocchiale dedicata all’Assunta, riccamente dipinta da Guglielmo Ascanio sorta intorno al X secolo. La chiesa di San Sebastiano e il Santuario di Madonna della Stella che conserva affascinanti affreschi manieristi di Scilla Peccennini e anonimo descrittivi anche del mito di fondazione del bel santuario. Da qui riparte il tratto di via Romea che congiunge Paciano a Città della Pieve, un trekking di grande valore naturalistico e culturale.

Altra via per una suggestiva passeggiata si apre sul “paesaggio del Perugino” e collega in 3 chilometri panoramici Paciano a Panicale. Partendo da porta Perugina ci fa incontrare la Torre di Orlando e i resti di Paciano Vecchio. Segue nella passeggiata l’ex convento di Sant’Antonio, risalente al XV secolo da cui nascono molte delle opere pittoriche conservate nella Pinacoteca di Paciano e alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Sia la Torre che l’ex convento oggi sono strutture turistiche.

Incontriamo l’antica chiesa “del Ceraseto”, precedente al X secolo in cui si conserva l’affresco di Gianbattista Caporali (allievo del Perugino), all’esterno un’antica pietra rappresentante il Giano Bifronte decora l’edificio. Ci troviamo in un luogo suggestivo per la natura che lo accoglie, e il suo panorama ci prepara agli scorci perugineschi visibili a Panicale.

Eventi e Iniziative

Festa di Primavera: bancarelle, musica e streetfood

Gli espositori vi aspettano per le vie del paese: artigianato, abbigliamento, oggettistica, borse, scarpe, bigiotteria, frutta e verdura, fiori, pane, prodotti tipici e street food. Un giorno speciale per salutare la primavera vivendo i patrimoni culturali di Paciano con la festosa allegria delle bancarelle, della musica,dei musei aperti e dei workshop.

www.paciano.org facebook paciano eventi per informazioni prolocopaciano@gmail.com

Tappeti floreali artistici:”Infiorata” la domenica del Corpus Domini.

Un lavorio coinvolge Paciano in attesa del clou della manifestazione la domenica mattina del Corpus Domini quando si mette in scena l’arte effimera dell’infiorata.

Le belle vie in mattoni rossi diventano tele decorate con i tappeti floreali, dai disegni a carattere religioso, tradizionale e artistico. È possibile vedere e partecipare contattando l’associazione Infioratori Paciano.

Per informazioni facebook gruppo infioratori Paciano e Paciano Eventi www.paciano.org

Settimana di Ferragosto: ebbrezza e storia con la Corsa dei Carretti e Millennium Paciano

La settimana di Ferragosto vi aspettano sfilate storiche, sfide rionali, musica, eventi culturali ed enogastronomia. Millennium Paciano, nata per celebrare i mille anni della chiesa parrocchiale, è una settimana di attività ludiche ed enogastronomia, accompagnata dal folclore della festa storica. Il 14 e il 15 agosto da non perdere, grazie alla Congrega Gioventù Muscolosa Disertrice della Vanga a Pedale il centro storico si trasforma in una pista per carretti di legno, autoprodotti che sfrecciano con i piloti, volto a terra.

www.paciano.org facebook paciano eventi e  congrega gioventù muscolosa disertrice della vanga a pedale

Mille e Una Umbria, pranzo ItinerArte per le vie del centro storico  settembre

Mille & Una Umbria, ItinerArte è un pranzo di degustazione per le vie del centro storico nel quale godere del bel clima festoso recentemente innovato dalla Pro-Loco locale. Dalla mattina al tardo pomeriggio ci accompagnano musica, laboratori creativi, visite guidate, spettacoli, bancarelle, animazione per bambini e seminari sui prodotti locali.

www.paciano.org facebook paciano eventi e comune di Paciano

Festa dell’Olio fine ottobre

Presente da millenni nel nostro territorio l’ulivo, oltre a connotare paesaggisticamente questi luoghi, fornisce uno dei componenti basilari della cucina locale tra i più pregiati e inalterati nel tempo. La festa offre la possibilità di degustare varietà di olio appena estratto nella raccolta annuale, mentre il borgo si riscalda con musica, spettacoli e laboratori.

www.paciano.org facebook paciano eventi e Comune di Paciano

TrasiMemo. Incontri con gli autori manifestazione ludica per la diffusione della cultura della lettura.  I più segreti patrimoni culturali di Paciano accolgono gli autori con le proprie opere. Vedremo meraviglie pubbliche e private guidati da Fai Trasimeno e grazie a Libri Parlanti conosceremo nuove occasioni di umani incontri e lettura..

TrasiMemo. Banca della Memoria del Trasimeno conoscere i saperi locali attraverso visite guidate, full immersion e laboratori di arte e artigianato durante tutto l’anno.

 trasimemo@gmail.com

Musei

TrasiMemo-Banca della Memoria del Trasimeno, è una banca speciale, i valori conservati sono quelli antichi e contemporanei dei saperi locali, ci sono sale museo, esposizioni e laboratori. Il paesaggio viene narrato guardando al lavoro dell’uomo su questo territorio. L’artigianato locale del ferro, legno, tessile e cotto ci racconta in questo particolare museo delle attività degli uomini e delle donne sul Trasimeno. Qui puoi provare a cimentarti con l’arte del tessile e della ceramica con laboratori e con visite guidate che ti faranno scoprire il territorio come non te lo aspetti.

A pochi passi si trova il Museo Parrocchiale “Don Aldo Rossi” al suo interno è conservato l’antico gonfalone comunale, una tela del 1450 con la Madonna delle Grazie della bottega di Benedetto Bonfigli, reperti etrusco romani, arredi e paramenti sacri. Nel 2000 sotto le intercapedini di protezione sono stati rinvenuti affreschi risalenti al XV secolo, recentemente restaurati. A fianco, in via della Pitalessa, si apre la pinacoteca con l’imponente Crocifissione (1452) di Francesco di Castel della Pieve. Meritano attenzione anche il prezioso polittico di Antonio e Giovanni Sparapane, di cui si conservano due laterali raffiguranti “Santa Mustiola” e “San Pietro apostolo” (1475-78), la “Madonna del Rifugio” (o “Madonna del Davanzale”), proveniente da San Sebastiano assegnata a Bernardino di Mariotto (fine XV secolo) e le preziose tele di Antonio Castelletti (1764-1840), per visite guidate presso ufficio informazioni. Per informazioni trasimemo@gmail.com
Poco distante puoi visitare la scuola di arte contemporanea e provare con l’Associazione SiripArte attività per grandi e piccoli. Per informazioni trasimemo@gmail.com

Gallery

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Indirizzo
Piazza della Repubblica, 4

Provincia
PG

CAP
06060

Referente
Luca Dini, sindaco

Telefono
075 830186

Sito web
http://www.comune.paciano.pg.it

Email
comune.paciano@postacert.umbria.it