La scuola dei miracoli

A fare impressione, soprattutto, è il confronto del prima e del dopo. Il vedere quanto è cambiato il Polo Scolastico Mellini di Chiari, comune virtuoso in provincia di Brescia.

Perché adesso che i lavori sono finiti sembra tutto più facile. Ma dietro agli 8 milioni di euro spesi a tempo di record, in quattro anni, per riammodernare un pezzo di scuola e ampliarlo fino al punto di radunare qui, alle porte del centro storico cittadino, tutti e mille i bambini delle elementari, c’è la visione della politica che si fa progetto e capacità di governo.

La scuola, inaugurata e aperta alla città sabato scorso è piena di gente. Ci sono i curiosi, i genitori e i parenti degli alunni, e “semplici” cittadini venuti a guardare quest’opera pubblica che fin dalla progettazione è stata pensata per non essere “solo” una scuola, ma qualcosa di più, qualcosa di tutti. Ecco allora l’auditorium con 400 posti a sedere e la piazza pedonale all’ingresso principale del plesso. Ecco le piste ciclabili che ne circondano il perimetro, a rendere esplicita la volontà di mettere al centro la qualità della vita e il benessere dei ragazzi.

La scuola è piena di luce naturale, che arriva dal tetto e dalle pareti laterali. E’ piena di tecnologia, nelle 42 classi e nei 13 laboratori. E’ un edificio totalmente antisismico e quindi sicuro. E NZEB, near zero energy building, grazie ai 400 Kw di fotovoltaico piazzati sui tetti e alla geotermia sotto terra. C’è una serra didattica, un palazzetto che farebbe invidia a tante città più grandi, e verde dappertutto.

C’è, più di ogni altra cosa, il respiro lieve di una comunità in cammino. Scriveva Piero Calamandrei: “Trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere”. Sono i miracoli che avvengono a Chiari.

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