L’integrazione possibile
Quindici profughi richiedenti asilo politico, che hanno trovato ospitalità nel territorio di Capannori (LU), si occuperanno del recupero del campo sportivo presente nella Casa della Salute “Gori” di Marlia.
Un impegno a titolo volontario, fortemente voluto dall’amministrazione Menesini, convinta che l’integrazione e l’uguaglianza passano anche dal dare e ricevere reciproco, meccanismo che rende una comunità coesa e solidale.
I quindici profughi provenienti da Ghana, Mali, Gambia e Senegal, quindi, restituiranno ai cittadini di Capannori un campo sportivo rimettendolo in piedi dal nulla e si prenderanno cura, allo stesso tempo, del parco di casa Gori, luogo in cui molti anziani trascorrono tempo durante la loro permanenza nella residenza sanitaria assistita. A conclusione dei lavori si svolgerà un torneo di calcio multietnico per festeggiare il recupero del verde.
Un’operazione realizzata dal Comune, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Acpa di Marlia, di cui i profughi diventeranno membri, e alla spinta della cooperativa Odissea, affiliata al Consorzio So&Co che gestisce l’accoglienza, della Capannori Servizi e della cooperativa Il Castello, che gestiscono le attività della Casa della Salute.
“Siamo molto soddisfatti che questi ragazzi, da lunedì, si occuperanno di alcuni beni collettivi del nostro territorio – dice l’assessore alle politiche sociali Ilaria Carmassi –. Si tratta di una scelta di cui beneficia anzitutto la comunità di Capannori, che vedrà valorizzare spazi importanti, ma che serve anche ai profughi, che così facendo vivranno una dimensione di appartenenza alla comunità grazie al poter fare qualcosa di utile per i cittadini. Realizzare politiche concrete di relazione e integrazione, oggi, è prioritario per un’amministrazione comunale. Ringrazio tutti i soggetti che hanno collaborato all’iniziativa, che segna l’inizio di un ulteriore nuovo percorso per favorire l’integrazione, per noi priorità sociale, politica e di valori”.
Il Comune, infatti, si farà promotore nei confronti delle associazioni perché questo genere di operazioni diventino prassi quotidiana sul territorio capannorese. Un obiettivo condiviso dalla associazioni che, così facendo, acquistano forze attive entusiaste di contribuire, e realizzano la mission di accoglienza.
Questo progetto, infine, è in linea con il percorso della Regione Toscana che prevede il rimborso delle spese assicurative alle associazioni che partecipano a concretizzare questo tipo di attività.
Altri volontari stranieri hanno collaborato con l’associazione Paideia, offrendo un supporto logistico ai corsi di lettura per adulti, con la Misericordia di Capannori, impegnandosi per l’assistenza agli anziani e al Centro del riuso ‘Daccapo’ di Coselli, gestito dall’associazione ‘Ascolta la mia voce’.