Otto tonnellate di buone ragioni
Si può scegliere tra gassata e naturale, sempre piacevolmente refrigerata. Acqua buona e controllata, a chilometro zero. E’ il servizio pubblico di erogazione dell’acqua offerto dai distributori, meglio noti come “casette dell’acqua”, installati nel Comune di Parma.
In un anno oltre 350.000 i litri erogati, con una media mensile che nei mesi caldi ha oltrepassato abbondantemente i 30.000 litri. Le casette al Parco Bizzozzero, Corcagnano e piazzale Pablo sono state le più gettonate.
Grande la soddisfazione dell’assessore all’Ambiente Gabriele Folli per un bilancio più che positivo, in crescita, dimostrazione del gradimento all’iniziativa da parte dei cittadini (ad oggi sono oltre 1500 gli utenti che hanno ritirato la tessera). Sul territorio sono cinque i punti di distribuzione da cui è possibile servirsi: parco Bizzozzero, parco Daolio (Fognano), parco Ex-Eridania, piazzale Pablo e piazza Indipendenza a Corcagnano. Dagli erogatori è possibile prelevare l’acqua per mezzo di tessere prepagate.
Le tessere si possono ritirare al Punto Ambiente di Iren, in Strada Santa Margherita 6/A. Ma anche al bar Meeting a Corcagnano (strada Langhirano 453) e all’Edicola di Piazzale Pablo dove le tessere sono già caricate al costo di 5 euro. Per la ricarica della tessera è possibile rivolgersi oltre al Punto Ambiente di Iren, alla Biblioteca Civica in vicolo Santa Maria 5, al Centro Civico in via Bizzozzero, al DUC, al bar Meeting a Corcagnano e presso l’Antica Osteria a Fognano (via Cremonese 124).
Un’acqua, quindi, che oltre ad essere buona per la salute è buona anche per il portafoglio e per l’ambiente. Fonte di risparmio per il consumatore (parliamo di un costo pari a 4 centesimi il litro per l’acqua liscia e di 5 centesimi il litro per quella gassata) garantisce un non meno importante beneficio per l’ambiente, evitando inutili trasporti e imballaggi.
Confrontando infatti il prezzo medio dell’acqua imbottigliata con quella delle casette si stimano in oltre 100.000 euro i risparmi complessivi di un anno per le famiglie che hanno utilizzato l’acqua del Sindaco. Oltre 8 tonnellate di plastica non prodotte e quindi non trasportate per riciclo o smaltimento sono un altro significativo dato a favore di questa scelta sostenibile.