La pace di cui abbiamo bisogno

La pace di cui abbiamo bisogno non è solo il contrario della guerra. Quando manca il lavoro, la casa, il cibo, la salute, il rispetto della dignità e dei diritti fondamentali della persona umana, quando si è vittima della violenza, delle ma e o dello sfruttamento non c’è pace.

La sfida da della pace è immensa e va presa molto sul serio perché i problemi sono tanti, complessi e interconnessi, e molte forze potenti operano in senso contrario. Per questo tutti – cittadini e istituzioni – siamo chiamati a contribuire alla costruzione e alla difesa della pace promuovendo il rispetto della dignità e dei diritti umani di tutti.

Un grande ruolo spetta alle città: il luogo dove le persone vivono tutti i giorni, rincorrono i propri sogni e cercano le risposte ai propri problemi; lo spazio dove si manifestano in modo più evidente le conseguenze delle grandi crisi globali; il posto dove i diritti fondamentali di ogni persona vengono rispettati o negati; il territorio dove, attraverso un confronto collettivo, si possono cercare le soluzioni ai problemi, sperimentarle, farle maturare e far sì che diventino azione trasformatrice.

Per questo, ogni città che vuole contribuire alla costruzione della pace deve diventare un laboratorio dell’umanità, della società e del mondo nuovo di cui abbiamo bisogno.

Oggi, il ruolo e le responsabilità delle città e delle istituzioni locali nella costruzione della pace sono riconosciuti da quasi tutti gli attori della politica internazionale. Con i suoi 30 anni di attività ed esperienze il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani intende sostenere e accompagnare i Sindaci, i Presidenti, gli Assessori, i Consiglieri e gli operatori degli Enti Locali e delle Regioni che vogliono agire concretamente per la pace e i diritti umani.

LE SEI PROPOSTE CONCRETE PER LE NOSTRE COMUNITA’

COME ADERIRE AGLI ENTI LOCALI PER LA PACE