Piccole cose. E grandi progetti.

Nel Paese delle terre di mezzo so di una sindaca che ha preso in mano il telefono e si è messa a chiamare ad uno ad uno tutti i 1172 over 80 del paese. Il suo nome è Isabella Conti, e il Comune è San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna.

Potrebbe iniziare così il racconto delle tante buone pratiche dei nostri sindaci virtuosi, che in questo tempo sospeso di emergenza e di crisi si stanno ingegnando per essere vicini ai propri cittadini, a partire dai più fragili ed esposti.

Nel Comune di Malegno (BS) in Valcamonica, un gruppo di giovani ha dato vita a “Malegno comunità che educa” e tutti i cittadini si collegano in videoconferenza per assistere a corsi e laboratori creativi, letture animate per bambini, servizio di doposcuola, balli e danze di gruppo. Al motto di “stare insieme è Malegno”, si fa di tutto per restare uniti nella distanza.

Poi c’è Novellara, dove la nostra super presidente Elena Carletti si collega più volte al giorno e racconta alla cittadinanza cosa si sta facendo, spiegando con chiarezza e la giusta dose di pazienza le norme introdotte da Governo e Regione. A Novellara (RE), come a Tollo (CH), Latronico (PZ), San Salvatore Monferrato (AL), Torre d’Isola (PV), Castelnuovo Magra (SP) e tanti altri comuni sparsi su e giù per l’Italia ai tempi del coronavirus, portano la spesa e i farmaci a domicilio, e in questo modo si sostiene le botteghe del paese che si stanno organizzando per offrire un servizio essenziale soprattutto per gli anziani.

Sempre a Tollo (CH), a Chiari (BS), a Marano Vicentino (VI), ad Agerola (NA), ci sono gli sportelli virtuali di ascolto, come anche a Bergamo, dove grazie all’ausilio di psicologi e operatori sociali si offre alla cittadinanza un supporto e un ascolto, per questi tempi cupi.

C’è chi pensa alle attività commerciali, che alla crisi sanitaria e sociale seguirà inevitabilmente anche quella economica: le giunte comunali di Parma e Crema (CR) hanno quindi deciso di affiancare alle azioni del Governo contenute nel Decreto “Cura Italia” la sospensione di tutte le tasse locali (tariffe, tributi e imposte).

A Trento si pensa ai senzatetto, perché restare a casa per chi una casa non ce l’ha è davvero molto complicato, e perché pensando agli ultimi si pensa un pò a tutti in realtà.

A Scanzorosciate (BG) il sindaco Davide Casati ha raccolto l’appello di un medico in prima linea all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo chiedendo a tutti i 10.000 cittadini del paese di esporre il tricolore alla finestra.

A Melpignano (LE) il sindaco Ivan Stomeo “incontra” i sindaci offrendo un caffè virtuale, mentre il sindaco di Isola del Piano (PU) Peppino Paolini posta tutte le mattina una frase, una foto, una citazione, e saluta il nuovo giorno spronando e rincuorando i propri cittadini.

Che dire della musica, che a Biccari (FG) viene diffusa in tutto il borgo dal campanile della chiesa, tra una poesia e l’altra per far sentire tutti più leggeri e meno soli, mentre a Spilamberto (MO) il musicista Astro Zanetti dedica alla città un liscio che ha per titolo un verso che suona come un auspicio, per il tempo che sarà: “Spilamberto qui la vita si vive all’aperto”.

Sono piccole cose, e grandi progetti. Sono lo sforzo pacato e concreto di donne e di uomini che fanno tutto questo, e molto di più, per tenere appese a un filo le proprie comunità. Che sono fragili, spesso isolate, con pochi mezzi e tanta voglia di resistere. Nessuna di queste persone è da confondere con degli eroi. Non hanno mantelli o maschere, non pretendono di averne. Chiedono mezzi (non da oggi) per svolgere al meglio il proprio mestiere temporaneo. Sono loro. I Nostri sindaci.

Vi vedo parlare alle vostre comunità. Informare i cittadini sulle disposizioni del Governo. Spiegare bene, con calma e chiarezza, cosa è lecito fare e cosa no. Vi muovete con garbo, scegliendo bene le parole. Usando il tono giusto: fermo, certo, ma al contempo rassicurante.

Avete la pazienza che serve. E nonostante tutta la pressione di queste ore e giorni e settimane siete fermi lì, in prima linea, con la faccia pulita delle istituzioni della porta accanto.

Lasciatevelo dire. Siete belle e belli. Dentro e fuori. Siete il nostro orgoglio e la forza di noi cittadini. Una parola vi dobbiamo. Grazie!