Qualcuno mi spiega?

Uno dei principali punti di conflitto tra la maggioranza del Governo Conte-bis riguarda il piano per le risorse del Next Generation EU, che in Italia viene definito Recovery Plan.

L’Italia potrà disporre di oltre 200 miliardi di euro, ma questi sono vincolati ad alcune azioni su ambiente, clima, digitalizzazione, etc. Il grafico sotto riportato è la conclusione di un documento della Commissione Europea del settembre 2020, “Investing in a climate-neutral future for the benefit of our people”, che si può trovare qui: https://ec.europa.eu/…/eu-climate…/docs/impact_en.pdf In estrema sintesi, dobbiamo diminuire le emissioni climalteranti (linea rossa) fino ad annullarle nel 2050. Al di sotto della linea rossa ci sono le principali fonti di emissioni: processi energetici (blu), industria (rosso scuro), trasporti (verde pastello), servizi (viola), residenziale (rosa), agricoltura (verde). Nella parte negativa ci sono i processi che assorbono le emissioni: alberi e foreste (verde a strisce), tecnologie per la rimozione del carbonio (rosso a strisce).

Ecco, il tema è estremamente complesso e siamo tutti tentati di approfondire qualche piccolo dettaglio, per trovare un approdo certo e sentirci più forti, più sicuri. Perdiamo però la figura di insieme. Portare la linea rossa a zero richiede una straordinaria rivoluzione. Significa annullare i trasporti basati sui combustibili fossili – e mentre lo dici pensi agli aerei senza carburanti fossili e ti chiedi: come è possibile? Significa annullare il riscaldamento basato su gas metano per le abitazioni. Significa annullare le centrali energetiche basate su petrolio, carbone o gas. E non è un gioco. È tutto vero. È il percorso più razionale per superare l’emergenza climatica e tutte le sue conseguenze catastrofiche sulla salute dell’umanità e sull’ecosistema che ci nutre. E le tecnologie per realizzare queste trasformazioni già esistono. Mancano investimenti, manca la gestione del processo di trasformazione sociale e finanziaria.

Ingenuamente, ti aspetti che ogni istituzione pubblica sia concentrata su questo piano, su questa linea rossa, guardando dopo giorno il suo valore con la stessa ansia con cui guarda il numero di contagiati COVID-19. E, di conseguenza, che ogni impresa, o attività privata, stia facendo grandi investimenti per trasformare i processi energetici, i trasporti, le abitazioni. Poi, vedi una parte della discussione in corso per la crisi del Governo italiano. Nessun riferimento all’emergenza climatica e ambientale. Nessuna azione o piano per realizzare queste trasformazioni. Anzi, sui temi ambiente e sostenibilità, piena armonia tra tutti i rappresentanti della maggioranza. Qualcuno mi può spiegare?

Alberto Bellini, Professore Associato Università di Bologna – Già Assessore di Forlì.