Stati generali degli Appennini

Ecco una splendida iniziativa promossa da Slow Food, che abbiamo voluto condividere e sostenere, con una nostra presenza attiva tramite il coinvolgimento dei comuni iscritti alla rete dei comuni virtuosi. Un appuntamento imperdibile per tutti quelli che credono in un nuovo modello di sviluppo e sostenibilità. La scelta per l’incontro non poteva che ricadere nel Comune di Castel del Giudice (IS), premiato proprio quest’anno come il comune più virtuoso d’Italia nella categoria del Premio Comuni Virtuosi “gestione del territorio”.

Gli Appennini sono stati per secoli la dorsale dell’’economia italiana, che si basava sulle attività agrosilvopastorali; è una storia che oggi può ancora essere raccontata dai prodotti tipici e dal paesaggio stesso.

Ma negli ultimi decenni hanno visto sminuire il loro ruolo a tutti i livelli. Tutelare la biodiversità tramite la programmazione significa anche tutelare l’uomo e le sue attività economiche.

Ecco perché Slow Food Italia nel novembre 2013 convoca gli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino in Emilia Romagna riunendo agricoltori, allevatori, artigiani, rappresentanti di consorzi provenienti da tutta la fascia appenninica, per ribadire che solo con un modello di agricoltura collettiva è possibile parlare di futuro.

A marzo 2014, in Umbria abbiamo presentato il Manifesto con il quale vorremmo rilanciare una nuova stagione di rinascita sociale, economica e di riconquista del tessuto di cultura e tradizioni dei territori della dorsale italica.

Quei territori che, nell’arco di tempo che va dalla fine dell’800 alla metà del ‘900 furono via via privati delle forze lavoro destinate, dall’indigenza e dall’emarginazione, all’emigrazione in altri paesi prima, e all’inurbamento nelle città industriali e produttive, poi.

Uno sciame di sapienza, capacità e ingegno di origini antiche che si riversò, disperdendosi, in altre strutture sociali, in altre culture.

Constatiamo ancora il progressivo abbandono dei luoghi appenninici non solo da parte delle forze produttive, del lavoro e delle giovani generazioni: il costante taglio dei cosiddetti “rami secchi” ha portato alla soppressione di piccole stazioni ferroviarie, uffici postali, scuole, presidi sanitari svuotando così interi nuclei sociali del rapporto vitale di interconnessione con le aree più servite del territorio circostante e del Paese.

E invece abbiamo bisogno che i giovani raccolgano il testimone di volontà e tenacia delle popolazioni appenniniche e riportino la vita e l’operosità da dove sono state sottratte, e che i custodi di queste realtà territoriali possano consegnare i semi della loro perseveranza e della loro resistenza per poter ancora coltivare la speranza di un Appennino vivo e rispettato. Le nostre considerazioni e l’appello che lanciamo sono il risultato del lavoro che con il progetto Presìdi Slow Food prima e con le Comunità di Terra Madre poi, svolgiamo con numerosi contadini, allevatori e artigiani delle zone appenniniche.

Impegno, passione e anche caparbietà hanno consentito il recupero di specie vegetali o razze animali destinate all’estinzione perché non più appetibili o remunerative; è stato possibile ricreare il senso di Comunità e coinvolgere le giovani generazioni; si è creato un circuito virtuoso di piccola economia locale che ha consentito il mantenimento delle attività in loco.

Vorremmo allora mettere a disposizione i nostri progetti e la nostra esperienza per creare un luogo di elaborazione partecipata permanente che contribuisca a lanciare, una nuova stagione per gli Appennini.

Gli attori di questa elaborazione saranno le realtà produttive e sociali che vivono l’Appennino, ma anche la cultura, l’arte e la scienza nonché, naturalmente, la politica.

Ciò che ci proponiamo, e che crediamo possibile con gli “Stati Generali delle Comunità dell’Appennino” è che si possa pazientemente, ma concretamente passare dalla elaborazione al progetto: questo è il nostro obiettivo.

Il 16, 17 e 18 ottobre tutte le realtà coinvolte nel progetto si ritroveranno a Castel del Giudice (Is) in Molise, per la convocazione degli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino. Si farà il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei lavori dei diversi gruppi tematici, si affronteranno le nuove sollecitazioni e si accoglieranno i diversi contributi.

In più, in occasione di questo secondo evento, apriamo sul nostro sito la possibilità di adesione ufficiale al progetto attraverso la compilazione dell’apposito modulo sia per i privati sia per i comuni.

Qui potete scaricare il Documento di Stato e di intenti 

Comunicato stampa – Sinergie, parola chiave per l’Appenino che verrà

Comunicato stampa – Gli Appennini come Terra Madre: le lenti di Slow Food per guardare più lontano

Comunicato stampa – Fare squadra per superare la crisi. Presentato in Umbria il Manifesto per l’?Appennino che verrà

Guarda il Video Accenti Appennici e qui il video racconto di tre produttori che hanno partecipato al primo appuntamento a Bagno di Romagna

Per info scrivi a statigeneraliappennino@slowfood.it