Un grande parco urbano
Il Consiglio Comunale del 27.12.2019 ha approvato l’intesa tra l’Amministrazione Comunale e la società proprietaria del sito, la Italgen, per la cessione, a titolo gratuito, al Comune di Modugno (BA), di una vasta area verde che sarà intitolata, per volontà del Sindaco Nicola Magrone condivisa dai consiglieri, al dott. Pinuccio Laoiacono, medico anestesista scomparso nel 2011 e rimasto nel cuore dei modugnesi.
L’accordo programmatico – che sarà quindi firmato dal Primo Cittadino – prevede la realizzazione, su ben 19 ettari di terreno ceduti al Comune, di un grande parco urbano con annesse zone pic–nic, zone belvedere, area grandi concerti, realizzazione della viabilità carrabile, pedonale e ciclabile oltre che la realizzazione di un’area parcheggio.
Il Sindaco Magrone: “Un percorso, quello che ha per obiettivo la creazione di un grande parco urbano, che pratichiamo da tempo e che realizza un punto tra i più qualificanti delle linee programmatiche dell’amministrazione approvate dal Consiglio nel 2015. Rivendichiamo di aver lavorato da sempre, sin da quando eravamo solo una espressione come le altre della società civile, per arrivare al risultato di oggi”.
Il Vice Sindaco Francesca Benedetto: “Ancora un tassello, un tassello molto grande, che restituisce dignità allo spazio urbano della nostra città, facendolo crescere in un’ottica opposta a quella perseguita fino a qualche anno fa, quando crescita e progresso erano concepiti solo come espansione edilizia. Questa volta parliamo di una zona in cui le particolarissime peculiarità naturalistiche si riappropriano di uno spazio precedentemente occupato da un insediamento industriale. Con il passo compiuto oggi in Consiglio comunale, andiamo ad assecondare il recupero ambientale di un angolo naturalistico meraviglioso messo a disposizione della comunità“.
Verde comunale che aumenta del 450%, per complessivi 190.000 metri quadri, sei volte il Parco San Pio e 16 volte la villa comunale di Piazza Garibaldi. Sono i numeri dell’acquisizione al patrimonio del Comune di Modugno dell’area della cava di calcare dalla quale una volta si estraeva la materia prima per la produzione di cemento e che oggi, a distanza di molti anni dalla cessazione della attività, si presenta come spontaneamente rinaturalizzata. Una spettacolare macchia mediterranea, gli alti pini, i terrazzamenti della roccia calcarea, un laghetto situato sul fondo della cava e i caratteristici sentieri tutto intorno, offrono la rappresentazione di un angolo paesaggisticamente inedito per la Città di Modugno. Qui, in contrada Matracco, nelle adiacenze del prolungamento di via Cesare Battisti, il Comune potrà creare il parco urbano “Pinuccio Loiacono”, grazie all’Accordo Programmatico preliminare approvato oggi dal Consiglio Comunale che prevede la cessione a titolo gratuito da parte della società Italgen, proprietaria del sito della ex Cementeria, di 19 ettari di terreno (corrispondenti all’area della cava) al Comune medesimo.
L’accordo licenziato dal Consiglio è il frutto delle attività di concertazione e collaborazione intraprese dal Sindaco Magrone e dal Vice Sindaco e assessore all’Assetto del Territorio, Francesca Benedetto, con la società Italgen, per giungere alla realizzazione di uno dei più importanti punti di programma dell’amministrazione comunale: la riqualificazione del sito dell’ex cementeria, appunto. Dopo mesi di sopralluoghi, interlocuzioni e incontri tra Sindaco, Vice Sindaco, consiglieri comunali (per il Comune) e Ivan Gabatel, responsabile Regolazione e Autorizzazioni della SpA per la Italgen, alla presenza di tecnici di entrambe le parti, si è giunti quindi ad un’intesa per il nuovo utilizzo del sito della ex-cementeria.
Ribadita la volontà dell’amministrazione comunale di realizzare all’interno dell’area un grande parco urbano, e incontrata in tal senso la disponibilità dei proprietari del compendio dismesso, l’approvazione da parte del Consiglio segna un passaggio fondamentale per la definitiva cessione delle aree in questione e per dare corso, con la sottoscrizione dell’accordo programmatico, alle attività di concreto ripristino ambientale del sito.
Italgen, dal suo canto, conseverà la proprietà di una diversa area all’interno del sito, allo scopo di realizzarvi un progetto di produzione di energia da fonti rinnovabili (impianto fotovoltaico).
La questione della cementeria di Modugno è stata per anni al centro di numerose iniziative, anche pubbliche, di Nicola Magrone e del suo movimento, Italia Giusta secondo la Costituzione, intraprese per scongiurare il pericolo che, dopo la dismissione degli impianti produttivi, vi si potessero costruire capannoni invasivi.
Dopo le elezioni comunali del giugno 2013, nelle quali Magrone fu eletto per la prima volta sindaco, l’idea del parco urbano, al termine di complesse procedure di bonifica del sito, è diventata così punto cardine del programma di governo, del primo e del secondo mandato della amministrazione guidata da Magrone: un punto cardine per realizzare il quale, nel 2014, il Consiglio Comunale votò all’unanimità la proposta dell’amministrazione di destinare a verde, per l’appunto, l’area della ex-cementeria.
Breve storia dell’opificio.
Il sito, oggi di proprietà Italgen SpA, è stato per decenni utilizzato per la produzione di leganti idraulici (cemento), dapprima dalla società Cementerie delle Puglie SpA, poi dalla Cemensud SpA ed infine dall’Italcementi SpA.
L’attività produttiva del cemento ebbe inizio nel 1931.
Fino al 1975 detta produzione avvenne a ciclo completo: erano cioè in funzione sia le linee per la fabbricazione del clinker (semilavorato) sia gli impianti per la macinazione e fabbricazione del cemento, mentre la materia prima (calcare) veniva estratta dalla cava Matracco sempre all’interno del sito, su terreni confinanti con gli impianti.
A partire dal 1975 vennero gradualmente spente alcune linee degli impianti e ridotta l’attività di estrazione ed a partire da questa data nel sito veniva svolta attività di macinazione del semilavorato prodotto presso altre cementerie e commercializzazione.
Lo spegnimento definitivo di tutti gli impianti è avvenuto nel 2006.