Una terra, una famiglia umana

L’Associazione dei Comuni Virtuosi con il suo presidente Bengasi Battisti ha partecipato alla bella e colorata Marcia “Una terra, una famiglia umana”, conclusasi in una gremita Piazza San Pietro. Promossa dalla Federazione degli organismi cristiani per il servizio internazionale di volontariato, a cui hanno preso parte anche numerose organizzazioni ambientaliste, l’iniziativa è nata sulla base della “Laudato si'”, l’ultima Lettera enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune.

“Incoraggio la collaborazione tra persone e associazioni di diverse religioni per la promozione di una ecologia integrale”, così il pontefice ha salutato i partecipanti alla marcia. Pertanto, tutela dell’ambiente e dei beni comuni, promozione dell’equità sociale e affermazione di un modello di sviluppo sostenibile, non più basato sulla crescita senza fine e sullo sfruttamento delle risorse naturali e, in particolare, dell’uomo sull’uomo. Ma anche il tema delle risorse idriche, portato soprattutto dai comitati dell’acqua, ha trovato grande spazio durante l’Angelus.

Tutti coloro che si sono ritrovati alla marcia condividono il fatto che il bene comune dell’acqua debba necessariamente essere gestito attraverso soggetti di diritto pubblico. La stessa Associazione dei Comuni virtuosi, al di là dello straordinario risultato referendario di quattro anni fa, sostiene che sull’acqua, fonte di vita e diritto umano fondamentale, non sia pensabile poter fare dei profitti. Dunque, è proprio il caso di esclamare: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”. Per questo non può essere usata come una qualsiasi merce e neppure definita un bene con rilevanza economica. Magari, da privatizzare.

Le comunità responsabili e in particolare le donne e gli uomini di buona volontà hanno il compito di tutelare la natura e i beni comuni al fine di tramandare alle future generazioni una Terra in cui sia davvero possibile vivere meglio, nel segno dell’equità, della giustizia, della solidarietà e della dignità della persona. E, cosa non meno importante, della pratica democratica.

Articolo di Livio Martini, vicesindaco del Comune di Corchiano (VT)