5.000 volte no!

La manifestazione promossa nel comune virtuoso di Berlingo (BS) contro la realizzazione della “Discarica della Macogna” è stata un successo al di là di ogni aspettativa. Di seguito l’articolo di Bresciapoint che ne riporta i momenti più salienti.

Cinquemila persone, mille biciclette, venti trattori e trentasette sindaci hanno marciato domenica 12 aprile nella Bassa Bresciana, tra Berlingo e Cazzago San Martino, per dire no all’ennesima discarica di rifiuti speciali, in zona Macogna.

Una protesta che ha unito simbolicamente comitati locali, associazioni ambientaliste, le mamme di Travagliato, di Castenedolo e altri paesi. Preoccupati ed esasperate dalle molteplici criticità ambientali che attanagliano una provincia martoriata nei decenni da centodieci discariche (dati Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti) e che ancora oggi vede smaltire ogni anno nelle sue ex cave di sabbia e ghiaia ben 1,6 milioni di metri cubi di rifiuti speciali e pericolosi, il 70% dell’intera Lombardia (dati Ispra).

Il lungo e pacifico serpentone di manifestanti ha marciato per 9 chilometri, circumnavigando il perimetro della futura discarica e bloccando temporaneamente il traffico della provinciale 19. Era dal maggio 2002 che nella Bassa Bresciana non si vedeva una protesta ambientalista così nutrita. Tredici anni fa era contro il progetto di una centrale turbogas da 800 megawatt ad Offlaga. Ieri contro la discarica per lo smaltimento di 1,3 milioni di rifiuti inerti (tra cui scorie di fonderia) approvata due anni fa dalla Provincia, allora a trazione leghista, con la firma dei comuni di Cazzago San Martino e Rovato. Su quell’area, a pochi chilometri dalla Franciacorta i sindaci volevano farci un parco. Per questo loro e Legambiente sono ricorsi al Tar (si esprimerà il 22 aprile). «La falda che alimenta i pozzi del nostro acquedotto si trova solo ad un metro e mezzo dal fondo della discarica. Un’assurdità» commenta il sindaco di Berlingo, Cristina Bellini.