Camminare fa bene
Anche Stefano Baldini, campione olimpico di maratona all’edizione dei Giochi di Atene, partecipa a «Moovin’ Bergamo» il progetto voluto da Ats, Comune di Bergamo e Università degli Studi di Bergamo per invitare la cittadinanza al movimento, base di una vita attiva e salutare. Una vera e propria squadra che comprende anche il gruppo Sesaab con il compito di coinvolgere la popolazione, Garmin, azienda leader nel settore della tecnologia GPS e dispositivi outdoor ed Eco Race Events, società organizzatrice di alcune delle più importanti manifestazioni sportive del territorio.
Obiettivo di Moovin’ Bergamo è di riuscire a incentivare su larga scala l’attività fisica, riconosciuta come un «comportamento sociale» da stimolare e sostenere. Consce di quanto sia importante muoversi, sempre più persone, infatti, si dedicano all’attività fisica, ma solo il 35,5% – secondo i dati rilevati dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute – in Lombardia, raggiungono il livello soglia raccomandato, ovvero: fanno moto per 30 minuti al giorno, almeno 5 volte alla settimana. Il 42,6% rientra nella fascia dei «parzialmente attivi», ma, ancor più grave, il 21% può essere definito un «sedentario».
Proprio per combattere la sedentarietà, fattore di rischio per molte malattie croniche, si è deciso di puntare sulla competizione. Il progetto, che durerà un mese – da aprile a maggio 2018 – si baserà sul lancio di un contest che monitorerà il movimento a piedi dei partecipanti. I cittadini della provincia e della città di Bergamo saranno coinvolti in una vera propria e competizione, sia individualmente che all’interno di gruppi, con protagonista l’attività fisica e i suoi efficaci risultati.
Lo strumento tecnologico per il monitoraggio del movimento sarà finanziato da Garmin, che ha stanziato la somma di 5.000 euro per premiare la migliore app per la rilevazione e l’organizzazione dei dati rilevati durante il periodo del contest. A poter partecipare alla gara saranno studenti o ex studenti neolaureati e ancora privi di impiego che abbiano compiuto gli studi all’Università di Bergamo o che siano residenti sul territorio della provincia di Bergamo. Tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione alla gara per la realizzazione della app sono disponibili sul sito dell’iniziativa. In attesa del fischio d’inizio, sul sito sarà inoltre possibile inserire il proprio indirizzo mail per rimanere aggiornati sulle tappe del progetto.
Fonte: Eco di Bergamo