Casa nostra
E’ un momento delicatissimo per il nostro Paese, direi per il mondo intero. Ed è esattamente in questi momenti che la classe dirigente di ogni ordine e grado dovrebbe dare il massimo mostrando il meglio di sé.
Ora, vedere lo spettacolo indecoroso che alcuni Presidenti di Regione (non governatori, presidenti!) stanno inscenando per protestare contro il presunto esautoramento dalla definizione dell’ultimo DPCM grida davvero vendetta.
Si sono perse ore e giorni per mettere tutti (giustamente) intorno a un tavolo. Per discutere, limare, definire ogni minimo dettaglio. E poi decidere, come dovrebbe fare il mondo degli adulti, che è poi il mondo della politica.
Ma anche così non va bene. Suonano davvero ipocrite alcune prese di posizione di queste ore che sembrano proprio il tentativo di scaricare su altri (anche) le proprie responsabilità.
Del resto è uno dei grandi problemi della nostra società: la colpa non è mai nostra. La responsabilità, questa sconosciuta.
E la casa delle istituzioni, la nostra casa comune, intanto, si deteriora. Viene giù.