Agroecologia in Martesana

Difendere la terra attraverso l’agricoltura sostenibile e la coesione sociale: questo l’intento di “Agroecologia in Martesana”, il progetto sperimentale di creazione di una rete agroecologica all’interno dell’area della Martesana (Ovest di Milano) promosso da Mani Tese in collaborazione con una serie di partner locali.

L’iniziativa è nata per contrastare la crescente cementificazione del territorio attraverso la promozione di un’agricoltura in grado di produrre cibo di qualità e di conservare e rigenerare la fertilità del suolo favorendo, nel contempo, la coesione sociale.

Per una ONG come Mani Tese, che da oltre cinquant’anni lotta contro fame e povertà, oggi non basta più realizzare progetti di cooperazione nel Sud del mondo e percorsi di educazione nelle scuole – dichiara Giosuè De Salvo, Responsabile Advocacy e Campagne di Mani Tese Serve agire il cambiamento che chiediamo a governi e imprese e sperimentare, anche a livello italiano, un diverso modo di produrre, vendere e consumare cibo. Nell’area della Martesana abbiamo trovato le sensibilità giuste e un potenziale enorme da valorizzare

L’adesione dell’Amministrazione di Cassina de’ Pecchi al progetto Agroecologia in Martesana ha radici nell’idea programmatica di favorire una conversione ecologica degli stili di vita e di consumo dei cittadini cassinesi – ha dichiarato Tommaso Chiarella, Assessore alla Partecipazione con delega ai Regolamenti Ambiente ed Ecologia, Politiche Giovanili e del Lavoro, Trasporti e Viabilità – Siamo convinti che mettendo a disposizione il terreno per lo sviluppo dell’orto comunitario, i locali della mensa scolastica per i corsi di cucina conviviale, spazi pubblici per la discussione e lo scambio di saperi tra cittadini, favoriremo il nascere della Scuola di buone pratiche di sostenibilità auspicata nel nostro programma e con essa una diversa opportunità di sviluppo per il nostro paese.”

L’orto biologico condiviso

A Cassina de’ Pecchi, l’Amministrazione Comunale nel 2015 ha promosso e affidato tramite un bando pubblico un orto condiviso a un gruppo di cittadini costituitisi nell’associazione di promozione sociale Controcoltura e alla cooperativa sociale il Germoglio. L’orto è aperto a tutta la cittadinanza, che può prendersene cura attraverso l’associazione Controcoltura, la quale conta già sedici soci con la passione per la terra e la natura: dalla casalinga al commesso, dallo studente al chimico, dal migrante all’agronomo…Tutti cittadini e cittadine uniti dall’amore per l’agroecologia, dal desiderio di riscoprire il proprio territorio attraverso la condivisione di saperi e risorse, dalla tutela delle specie vegetali autoctone o in via di estinzione e dalla salvaguardia dell’ambiente tramite l’uso di metodi di coltivazione biodinamici, sinergici, di permacultura.

Il “Manifesto del contadino”, realizzato dai ragazzi di Controcoltura e pubblicato sul sito del gruppo, riporta in sette principi i valori fondanti del progetto. Intento dell’amministrazione è favorire la nascita di una CSA (Community Supported Agriculture).

I quattro workshop

Quattro gli incontri gratuiti e aperti al pubblico che si terranno da luglio a settembre a Cassina de’ Pecchi per avvicinare le persone al progetto.

Tutti gli eventi avranno luogo presso l’orto biologico condiviso in via Trieste 2.

Si parte venerdì 1 luglio, alle ore 18.30, con il “Corso di cucina conviviale sana e sostenibile”. Insieme ai cuochi Roberto Savioli e Sergio Biasetti, collaboratori di Cascina Rosa, la scuola di cucina dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, si cucinerà tutti insieme e si cenerà con le pietanze preparate con ingredienti biologici e a km zero, in buona parte provenienti dall’orto condiviso.

Il 23 luglio, alle ore 10.00, avrà luogo il Corso di giardinaggio “La natura non fa nulla d’inutile” sull’utilità delle piante ornamentali. Le piante cosiddette ornamentali, infatti, non sono solo belle ma anche utili per gli esseri umani o in chiave ecosistemica: come scegliere quelle giuste? Il corso sarà tenuto dalla giardiniera Nora Bertolotti.

Nella settimana dell’11 settembre si terrà il “Corso di compostaggio” con Antonio Corbari, esperto di agricoltura biologica, per imparare a valorizzare gli “scarti” della cucina e praticare l’agricoltura biologica a casa propria.

Nella seconda metà di settembre, infine, si imparerà tutto su “La trasformazione e la conservazione del pomodoro” con i prodotti dell’orto condiviso. In parallelo all’evento si terrà anche il laboratorio per bambini “Intervista a Miss Pom”.

Il progetto “Agroecologia in Martesana”

Obiettivo del progetto “Agroecologia in Martesana” è quello di restituire ai terreni agricoli pubblici nell’area della Martesana la loro funzione produttiva originaria attraverso percorsi di progettazione partecipata con i cittadini: dalla gestione di un orto condiviso sul terreno comunale allo sviluppo di una più estesa esperienza di agricoltura supportata dalla comunità che porti alla creazione di una cooperativa di cittadini coltivatori.

Il progetto intende inoltre favorire l’occupazione nell’agricoltura, in particolare dei giovani, promuovere l’educazione alla consapevolezza ecologica della comunità locale e favorire l’aggregazione dei produttori del sistema agro-alimentare locale attraverso la creazione di una centrale d’acquisto di prodotti agro-alimentari locali e di una piattaforma logistica di distribuzione che connetta l’offerta del sistema agricolo locale con la domanda di consumo.

L’iniziativa è promossa da Mani Tese in collaborazione con Fondazione ACRA, Comune di Cassina de’ Pecchi, Economia e Sostenibilità (EStà), Comune di Cernusco sul Naviglio, Consorzio Cascina Nibai, Koinè, Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi dell’Università degli Studi di Milano.

“Agroecologia in Martesana” è realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo.

A proposito di agroecologia

L’agro–ecologia è sia una scienza che un metodo pratico. Come scienza, si tratta dell’applicazione dell’ecologia alla progettazione, alla gestione e alla governance di sistemi agricoli sostenibili. Come metodo pratico, cerca i modi di far avanzare i sistemi agricoli simulando i processi naturali. I principi fondanti includono il riciclo degli elementi nutritivi e dell’energia all’interno della fattoria; l’integrazione di colture e bestiame; la diversificazione delle specie e delle risorse genetiche nel tempo e nello spazio.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

 

www.manitese.it