Battuta d’arresto per il District Park

I nostri sindaci difendono gli interessi della cittadinanza e della comunità. Ecco l’articolo di Veronagreen rispetto al pronunciamento del Consiglio di Stato a seguito del ricorso di Povegliano Veronese (VR).

La mega area per la logistica delle merci di 783mila metri quadrati prevista a Vigasio dovrà ottenere una nuova valutazione d’impatto ambientale (Via). È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato in risposta al ricorso della Serenissima Sgr Spa. Soddisfazione del sindaco del comune Povegliano, da tempo impegnata per minimizzare l’impatto sul territorio di quest’opera.

Era stato infatti proprio il sindaco di Povegliano, Anna Maria Bigon, insieme a quello di Nogarole Rocca a presentare un primo ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per chiedere una nuova Via prima dell’avvio della costruzione del polo da 783mila metri quadrati, su un terreno attualmente ad uso agricolo.

Il District Park infatti aveva ottenuto l’autorizzazione Via per il progetto complessivo nel 2010, per una superficie prevista di circa 4 milioni di metri quadrati, che includeva anche il Motorcity. Successivamente, nel 2013, la Provincia aveva autorizzato la Serenissima Sgr Spa a realizzare una prima area di superficie ridotta, quella dei primi 783mila metri quadrati ora oggetto del contendere.

È stato allora che le amministrazioni di Povegliano e Nogarole Rocca si sono opposte all’avvio dei lavori, in quanto il progetto ridotto necessitava di nuova valutazione d’impatto ambientale e, soprattutto, non c’era traccia della realizzazione delle necessarie opere viarie di collegamento.

Con la sentenza di mercoledì, il Consiglio di Stato ha in pratica dato ragione ai sindaci di Povegliano e Nogarole Rocca. “E’ un risultato per noi importante – ha dichiarato il Sindaco di Povegliano Anna Maria Bigon – perché il Consiglio di Stato ha ribadito che viene prima l’interesse generale, la tutela dell’aria e dell’ambiente e la qualità della vita dei cittadini dei Comuni limitrofi, rispetto agli interessi privati dell’appellante”.

“Il nostro Comune – conclude il sindaco Bigon – chiede che venga considerato l’impatto sul territorio attraverso gli strumenti previsti dalla legge, prevedendo misure compensative”.