Come sta l’orto?

Il progetto ‘Orto in condotta‘, che coinvolge 13 scuole, da quelle dell’infanzia fino alle secondarie di primo grado, per un totale di circa 400 studenti, 30 insegnanti, esperti, cuoche di ‘Madre Terra’ e nonni,  compie tre anni.

Per monitorare l’andamento del progetto promosso dal Comune di Capannori (LU), dalla  Condotta Slow Food di Lucca, Compitese e Orti Lucchesi  e dall’assocaizione ‘Scuola ti voglio bene comune’, prima delle vacanze natalizie gli alunni di tutte le scuole primarie del territorio e di alcune scuole dell’infanzia riceveranno un questionario accompagnato da una lettera per acquisire informazioni sulla conoscenza del progetto da parte delle famiglie degli studenti coinvolti.

L’indagine realizzata con il prezioso supporto di Massimo Rovai, del Laboratorio di Studi Rurali Sismondi e Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università degli Studi di Pisa, servirà anche  ad  approfondire la conoscenza di tutti i nuclei familiari su alcuni prodotti orticoli tipici lucchesi e sulla diffusione delle pratiche di coltivazione e consumo di ortofrutta a livello locale.

Questa iniziativa rappresenta un’occasione importante per fare il punto sul lavoro svolto finora  nell’ambito del progetto ‘Orto in condotta’ con la volontà di consolidare e rafforzare questa importante esperienza educativa che ha trasformato in piccoli agricoltori tanti bambini e ragazzi delle nostre scuole – afferma la vice sindaco con delega alla scuola Lara Pizza -. Un progetto di scuola aperta che ha coinvolto famiglie, esperti e vari soggetti del territorio. Obiettivo del questionario è anche  quello di  raccogliere informazioni relative alla conoscenza dei prodotti tipici del territorio, al consumo di ortaggi e frutta  coltivati a livello locale e su come è diffusa la tradizione dell’orto tra gli abitanti. Informazioni preziose che ci aiuterranno a sviluppare ulteriori azioni efficaci mirate a rafforzare la produzione ed il consumo di prodotti agricoli locali coltivati con tecniche sostenibili”.

Fin dal suo nascere abbiamo sostenuto il progetto ‘Orto in condotta’ attraverso l’organizzazione di laboratori nelle diverse scuole in cui il progetto si è svolto, così come altri momenti di approfondimento di tematiche riguardanti l’educazione alimentare – spiegano Paola Bosi e Giorgio Dalsasso di “Scuola Ti Voglio Bene Comune”-. Il cibo veicola una molteplicità di relazioni, da quelle personali affettive, simboliche fino a quelle sociali, storiche, ambientali ed economiche, tanto da diventare un’ occasione di conoscenza dell’altro, di noi stessi, di altre culture e del territorio in cui viviamo. Oggi, dopo tre anni di lavoro, fare il punto della situazione ci restituisce preziosi indicazioni per rilanciare la nostra azione, affinché sempre più emerga la consapevolezza che mangiare bene è un percorso che comincia da noi e, soprattutto, dalla nostra capacità di scegliere e di riconoscere quello che fa bene a ciascuno di noi ma anche all’ambiente in cui viviamo”.

La decisione di organizzare assieme al Comune di Capannori, all’Università degli Studi di Pisa ed alle associazioni del territorio come “Scuola Ti Voglio Bene Comune” questa indagine in questo terzo e ultimo anno di attività del progetto “Orti in Condotta”– spiega David Pieroni, fiduciario della condotta Slow Food Lucca, Compitese e Orti Lucchesi – rappresenta un momento davvero importante, non solo per capire meglio luci e ombre del progetto, ma soprattutto per permettere che la nostra iniziativa non si fermi e si possa allargare in futuro, rinsaldando così il rapporto con il territorio e allargando quella che Slow Food chiama ‘comunità dell’apprendimento “.

I risultati dell’indagine,  una volta raccolti ed elaborati, saranno restituiti ai cittadini in occasione di incontri pubblici.