Custodi dei saperi
Immersi nella bellezza straordinaria della natura o protetti da imponenti montagne o a picco sul mare, i borghi, ossia gli insediamenti umani e produttivi spesso nati nel periodo dell’incastellamento, sono il patrimonio inestimabile della nostra penisola.
In ognuno di essi è possibile leggere le tracce della storia e delle tradizioni. Molte sono le emozioni e le percezioni che suscitano essendo, materialmente e simbolicamente, parte integrante delle Comunità. I borghi sono luoghi dove le persone che li abitano rappresentano i primi e insostituibili custodi dei saperi, delle credenze, delle storie e delle forme artistiche, architettoniche e urbanistiche. Tutti elementi che, insieme alle produzioni, alla natura e alla diffusione della rete dei servizi, possono offrire numerose opportunità per i territori e in particolare per le città, che proprio nei borghi, o più in generale nei centri storici, trovano la loro anima.
Sono dunque il vero marchio territoriale che aggiunge valore alle produzioni locali che, legandosi indissolubilmente con il luogo, generano e promuovono benessere e ricchezza. Abbandonare un Borgo è come insultare la bellezza o compiere un atto autolesionistico: recidere il ramo dell’albero su cui si è seduti.
In definitiva, è come uccidere la Città. Ma soprattutto è negarsi la possibilità di progettare il futuro.
Bengasi Battisti, coordinamento nazionale Comuni Virtuosi