Gli alpini a Pontebba

Alpini e artiglieri alpini che hanno svolto servizio militare in Valcanale sono stati accolti con grande calore in una Pontebba (UD) vestita del Tricolore per il loro annuale raduno. Più di mille hanno sfilato per le vie del paese, applauditi da chi, riconoscente, non dimentica il grande cuore del penne nere e la loro efficace solidarietà evidenziata in occasione del terremoto del 1976 e in altre calamità naturali che, negli anni, hanno colpito le popolazioni in tutta Italia.

Per l’occasione sono arrivate a Pontebba alpini provenienti per lo più dalle regioni del Nord Italia, ma anche dal Sud e persino dalla Sicilia. C’erano alpini d’arresto del battaglione Val Tagliamento, del Val Fella, Gemona, Val Natisone e del Cividale e artiglieri dei gruppi dell’artiglieria da montagna Belluno e Osoppo.

Il corteo delle penne nere è partito dal piazzale della Stazione ferroviaria e con in testa la banda del Santuario è sceso verso piazza Dante, dove gli artiglieri sono giunti salendo dalla caserma Bertolotti (dove in precedenza c’era stato l’alzabandiera), guidati dalla banda di Venzone. Quindi, assieme alle autorità, la sfilata con in testa labari e gagliardetti è proseguita fino al monumento ai caduti per le onoranze ufficiali.

Il saluto agli ospiti è stato rivolto dall’emozionato sindaco Ivan Buzzi, che ha ringraziato gli alpini per l’attaccamento che mantengono con i luoghi dove hanno svolto il servizio militare e, in particolare, gli organizzatori del raduno. Fra gli alti ufficiali ha presenziato anche il generale Luigi Federici, già comandante della Brigata alpina Julia e dell’Arma dei carabinieri.

Altri momenti d’unione sono stati lo scatto per la fotografia dei mille alpini davanti al Municipio e il rancio alpino servito al Palaghiaccio dalle associazioni locali.

Articolo di Giancarlo Martina, tratto da Messaggeroveneto.it