Il piano di Tollo

La nuova variante urbanistica del Comune di Tollo (CH) rappresenta un chiaro segnale di sostenibilità in linea con le linee guida che animano lo Statuto e il Manifesto della rete. Il no al consumo di suolo, affiancato dal sì alla riqualificazione e rigenerazione urbana, insieme all’aspetto della messa in sicurezza del territorio, sono la dimostrazione (una volta di più) dell’importanza di scelte che possono essere prese a livello locale, per incidere quel cambiamento sostanziale che auspichiamo anche ad un livello. Riportiamo di seguito la sintesi introduttiva al documento di piano, che ne rappresenta la premessa metodologica.

PREMESSA

Il territorio è una risorsa finita il cui consumo deve essere ridotto e limitato in modo da lasciare alle future generazioni analoghe opportunità di vita e di benessere come da noi ereditate. Gli insediamenti estensivi e le previsioni di espansioni su superfici non edificate devono essere limitate al massimo in quanto riducono la quantità di terreno agricolo e frammentano il territorio. La tutela e la valorizzazione del paesaggio, al contrario, salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili. Tra questi valori utili a definire l’identità dei luoghi e delle popolazioni spiccano i contenuti della locale “cultura del vino” e della promozione turistica e enogastronomica del territorio, nonché i beni culturali e artistici che si fondono e sono tutt’uno con il paesaggio. La presente Variante di piano ha assunto il riconoscimento di questi valori del territorio come i capisaldi delle scelte di pianificazione.

A Tollo, in primo luogo, è emersa la necessità di tutela integrale del paesaggio collinare delle coltivazioni vitivinicole nei suoi tipi principali: Montepulciano, Passerina, Pecorino e Trebbiano toscano. A conferire ulteriore supporto alle scelte di tutela delle suddette aree agricole c’è l’attestazione di Denominazione di Origine Controllata delle “Terre Tollesi” o “Tullum” per il territorio del Comune con un’altitudine non inferiore agli 80 metri sul livello del mare, ovvero per circa 1.100 ettari corrispondenti a oltre il 75% dell’intero territorio comunale. La tutela dei suoli agricoli è tuttavia la base indispensabile per la promozione e la valorizzazione della cultura del vino, del turismo e dei prodotti enogastronomici locali che vengono perseguite sistematicamente dalla Variante. In tutto il territorio sono infatti favoriti e premiati (attraverso esenzioni fiscali e premi di cubatura) i recuperi e le ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente, nonché le modifiche di destinazioni d’uso quando sono indirizzate a favore delle strutture turistiche e dell’accoglienza enogastronomica e dei relativi servizi di ristoro e intrattenimento.

LA VARIANTE IN SINTESI:

La revisione del piano si è basata sulla conoscenza dei caratteri ambientali e agricoli del territorio. In particolare si è basata sulle analisi morfologiche, geologiche e della caratterizzazione vitivinicola del comprensorio della DOC “Tullum” riguardante la quasi totalità del territorio del Comune di Tollo. Le analisi sono state realizzate da professionisti dei vari campi di interesse, in particolare l’indagine sulla “Caratterizzazione vitivinicola del comprensorio DOC – Tullum –“ è stata realizzata dal “Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia” dell’Università degli Studi di Milano.

L’obiettivo di carattere generale della Variante è stato quello di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e l’adozione di uno strumento di pianificazione utile alla promozione di uno sviluppo sostenibile del territorio, ovvero un “piano di città del vino” che fissa gli elementi strutturali e invarianti di un tale sviluppo:

  • tutela e valorizzazione del territorio agricolo e naturale, tutela del paesaggio e dei beni culturali, risparmio del suolo; (qualità del territorio)
  • caratteri delle costruzioni, materiali e tecniche del “buon costruire”, risparmio energetico, bioedilizia; (qualità del costruire)
  • sviluppo delle attività turistiche ed enogastronomiche e della cultura del vino; (qualità dell’economia)

La revisione del piano ha comportato un adeguamento cartografico e normativo coerenti con gli indirizzi di pianificazione e l’implementazione delle analisi tematiche dell’uso e delle potenzialità agricole e produttive del suolo.

Sintesi

La Variante prevede la tutela integrale di oltre l’87% del territorio e la totalità del territorio agricolo. La Variante ha incrementato la dotazione di aree per il verde pubblico, i parcheggi e le attrezzature di pubblico interesse.

Per tutela integrale nella presente Variante si intende la in edificabilità assoluta dei suoli agricoli ai fini residenziali o commerciali/industriali e di servizi, con la sola eccezione per gli annessi agricoli con un basso indice (circa 30 mq per ettaro per max 90 mq circa) da realizzare in legno e di tipo rimovibile.

Mentre per le aree boscate o di immediata pertinenza dei corsi d’acqua e dei fondovalle, totalmente inedificabili, sono ammesse trasformazioni riferite esclusivamente alle specie arboree o dei vitigni nel rispetto delle norme sovraordinate vigenti. In queste stesse aree sono inoltre ammesse la realizzazione di “parchi tematici” legati alla natura e ai caratteri delle porzioni di territorio interessate.

In tutto il territorio sono favoriti e premiati (attraverso esenzioni fiscali e premi di cubatura) i

recuperi e le ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente, nonché le modifiche di destinazioni d’uso quando sono indirizzate a favore delle strutture turistiche e dell’accoglienza enogastronomica e dei relativi servizi di ristoro e intrattenimento. E’ previsto, inoltre, che il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente sia realizzato secondo gli indirizzi e le prescrizioni delle “Norme del Buon Costruire”, (previste all’interno della presente Variante) ovvero secondo norme di bioedilizia, finalizzate altresì al risparmio energetico.

L’edificazione corrente, che ugualmente deve essere realizzata secondo le norme di bioedilizia del “Buon Costruire”, è totalmente prevista in aree dotate di urbanizzazione primaria. Nella presente Variante inoltre, allo scopo dichiarato di riduzione del consumo di suolo, le aree edificabili sono state ridimensionate in estensione totale e sono stati notevolmente abbassati i relativi indici di edificabilità.