Un bosco per ogni comune virtuoso

Il primo “Bosco del tempo” è stato inaugurato il 7 aprile 2019 a Colorno (PR), ma nasce come idea nel 2017, quando l’Associazione Comuni Virtuosi candida la proposta di realizzare un frutteto di alberi dimenticati in un’area verde pubblica messa a disposizione dal Comune, sede del Festival della Lentezza che quell’anno aveva per tema il “Coltivare”.

Grazie alla piattaforma di crowdfundingProduzioni dal Basso il progetto raccoglie in poco più di un mese 20.000 euro che sono il primo fondamentale tassello per trasformare il sogno in realtà. Alle donazioni da tutta Italia si aggiungono partner istituzionali e privati, che consentono di raggiungere la somma complessiva per realizzare l’intervento. La progettazione del bosco viene affidata all’architetto Paola Cavallini dello studio parmense A+C e all’agronomo Roberto Reggiani, dell’Azienda agraria sperimentale Stuard di Parma.

Grazie alla collaborazione con il Comune, viene individuata l’area verde pubblica di Via Milano, che ospita il Bosco. L’area verde, intitolata alla memoria dei “Mutilati e Invalidi di Guerra”, viene data in concessione per 10 anni all’Associazione che, oltre a realizzare l’intervento, avrà l’onere e l’onore della gestione.

Ora che il primo frutteto è sorto ci siamo posti l’obiettivo di realizzare un “Bosco del tempo” in ogni comune virtuoso (e non solo) italiano. Ogni comunità dovrebbe poter godere della bellezza di un progetto di questo spessore: il bosco del tempo ci restituisce alberi e frutti altrimenti persi, abbatte la Co2, crea convivialità e produce cibo a km zero per i residenti e le mense delle scuole del territorio.

Perché piantare alberi

Ci sono tante buone ragioni per piantare alberi. Riducono l’effetto serra, mantengono il suolo coeso, rendono più bello e accogliente il territorio, fanno bene alla salute psicofisica e aumentano la biodiversità. Gli alberi sono la memoria storica di una comunità.

Il bosco del tempo di Colorno

Il bosco del tempo ha visto la messa a dimora di alberi da frutto antichi e di essenze arboree appartenenti al bosco planiziale. Nello specifico le essenze boschive (42 alberi) sono utilizzate per rafforzare i bordi dell’area individuata con la funzione di transizione fra le piantumazioni presenti lungo le strade urbane ed il cuore del nuovo impianto costituito dal frutteto. Tra gli alberi appartenenti al bosco planiziale ci sono: querce, frassini, olmo, carpino, acero campestre, nocciolo.

Il frutteto è suddiviso in zone per un totale di 75 piante da frutto, su un sesto disposte a quinconce di 5×5 metri, composto da: meli e peri, susini, ciliegi, melograno, cotogno. Nella zona centrale del frutteto è stato messo a dimora un esemplare di ciliegio bianco di Maria Luigia. Sono poi state realizzate tre pergole per la vite e come area ristoro e riposo per i fruitori del bosco.

Un bosco in tutti i comuni virtuosi

Colorno rappresenta il progetto pilota di un’idea che speriamo possa attecchire altrove. Vorremmo infatti che tutti i comuni virtuosi della rete (oltre 120 enti locali in tutta Italia) e non solo facessero proprio questo modello per replicarlo nella propria comunità. E’ allo studio la programmazione di un’APP in grado di consentire a chiunque di adottare o regalare un albero, che sarà piantato a donazione avvenuta. A tal proposito è stata ideata una campagna educativa ad hoc finalizzata a far conoscere il progetto (foto, video, brochure, conferenze e incontri pubblici, ecc.).

L’Associazione Comuni Virtuosi

L’Associazione Comuni Virtuosi è una rete di enti locali nata nel 2005 per promuovere a livello nazionale buone prassi in campo ambientale. Oggi sono 120 i comuni iscritti, presenti in tutte le regioni italiane. Da un paio di anni la rete si è aperta alla cittadinanza attiva, sono circa 1.000 i soci sostenitori tra privati cittadini, comitati, associazioni.

Il Festival della Lentezza

Il Festival è una manifestazione culturale che si svolge dal 2015 nel mese di giugno nella splendida cornice della Reggia Ducale di Colorno (PR). Obiettivo della manifestazione è quello di mettere in discussione l’attuale rapporto (individuale e collettivo) con il tempo, promuovendo stili di vita consapevoli e azioni finalizzate a migliorare la qualità della vita delle comunità locali. Il Festival si sviluppa in una tre giorni di incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, concerti, performance di danza, proiezioni video, mostre fotografiche, laboratori e momenti formativi, attività ludiche e ricreative.