Un festival a impatto zero

Non può che essere sostenibile il Festival della Lentezza, promosso da una rete, l’Associazione Comuni Virtuosi, che di economia circolare e impatto ambientale si occupa da quasi 15 anni.

Per essere coerenti e dare il buon esempio è alto lo sforzo degli organizzatori della quinta edizione (dal 14 al 16 giugno nella Reggia di Colorno – PR) per tentare di ridurre al minimo l’impronta ecologica della comunità del Festival. A partire dalla modalità per raggiungere il luogo della manifestazione. Grazie alla collaborazione con Tep, l’azienda dei trasporti del territorio parmense, sarà attivo un bus navetta serale per consentire il ritorno su Parma alla fine delle tre giornate del festival.

All’interno della programmazione culturale del Festival è stato inserito uno spazio allestito per consentire di riparare oggetti sottraendoli al vicolo chiuso dell’abbandono. Grazie alla collaborazione con “Le Petit Velò” di Parma i cittadini potranno imparare le tecniche e scoprire tutti i trucchi del mestiere per le piccole riparazioni delle biciclette. Insieme all’Associazione Rusko di Bologna sarà attivato un vero e proprio Repair Café, dove chiunque potrà portare oggetti rotti (elettrodomestici, libri, giocattoli…) e “sporcarsi le mani” per imparare come ripararli, in una logica di trasferimento della conoscenza per consentire a chiunque di abituarsi nuovamente alla manualità e al fai da te.

Emiliambiente, il consorzio pubblico locale per la gestione del servizio idrico, verrà installata nei tre giorni del festival, una casa dell’acqua che erogherà acqua del rubinetto filtrata, evitando il consumo di migliaia di bottiglie di plastica. Sia il bar che il punto ristoro hanno acconsentito a ridurre al minimo la propria produzione di rifiuti, la cui raccolta differenziata è stata garantita grazie alla collaborazione da parte di Iren. Inoltre sono previsti laboratori e attività formative finalizzate a trasferire conoscenza rispetto alle pratiche del riparare (titolo di questa edizione: “Il tempo che aggiusta le cose”).

Sono previste infine due mostre fotografiche, allestite negli spazi interni della splendida Reggia di Colorno, che avranno al centro della ricerca svolta dal fotografo Gigi Montali e dal collettivo Circolo Color’s Light del paese, il tema degli artigiani che recuperano.

Il programma completo della quinta edizione sarà disponibile dal 2 maggio sul sito ufficiale del Festival.