Un museo piccante

Una bellissima storia tra coltura e turismo, un modello concreto di valorizzazione intelligente del territorio. Nell’articolo di Michele Miglionico il racconto di un “museo” molto particolare.

In una struttura ben recuperata dopo il sisma del 1980, nel cuore del borgo antico di Satriano di Lucania, ha sede “Pepem Fabuleum”. L’allestimento è stato finanziato dal GAL CSR Marmo Melandro, è gestito dalla Delegazione Accademica dell’Appennino Lucano del peperoncino ed è ospitato dal Comune di Satriano di Lucania.

Satriano è un piccolo paese, che conta circa 2400 anime, sorge nella valle del Melandro e ha dato i natali a Giovanni De Gregorio detto “Il Pietrafesa”: in suo onore, dagli anni ‘80, periodicamente, il borgo viene affrescato con nuovi murales che lo trasformano in una vera pinacoteca all’aperto e, per questo motivo, è conosciuto come “il paese dei murales”.

In questo piccolo borgo, dove la cucina lucana è ben custodita e valorizzata, il peperoncino piccante è simbolo fondamentale e spezia di grande “essenza” di cui non si può fare a meno.

Dal desiderio e dalla volontà di restare ben legati alle tradizioni e alla nostra terra, con uno sguardo rivolto al futuro in maniera moderna, nasce l’idea di realizzare “Pepem Fabuleum”, location multimediale di innovativa tecnologia che dà vita a uno spazio di grande suggestione dove, guidati da uno “strano viaggiatore”, si ripercorre la storia del peperoncino. Un viaggio tra arte, cinema, musica, curiosità e simbolismi.

Il peperoncino, che qui si coltiva ovunque, dal piccolo fazzoletto di terra sotto casa della nonna al vaso sul balcone della mamma, si conferma giorno dopo giorno il simbolo della comunità, incentivando quel ritorno alla terra che le giovani generazioni stanno scegliendo sempre più spesso, non come ripiego ma, al contrario, come una nuova ed entusiasmante opportunità.

Anche all’interno del carnevale tipico Satrianese, il peperoncino riveste un piccolo ruolo da protagonista: nella rappresentazione del matrimonio con lo scambio dei ruoli, dove lo sposo è impersonato da una donna e la sposa da un uomo, il peperoncino locale non manca mai nel bouquet della sposa, ben in vista a rappresentare fortuna e virilità.

Il Peperoncino del Fabuleum ospita sempre più visitatori e avvicina le persone al fantastico mondo del piccante, quell’universo che spazia dai piatti tipici della cucina lucana alla ristorazione più articolata ed elaborata, passando per quella cultura nascosta nella spezia più utilizzata al mondo e che ha ispirato, tra gli altri, attori, scrittori, musicisti, pittori e molti altri talenti.

È stata inoltre realizzata, grazie alla dinamicità dell’Accademia dell’Appennino Lucano, la rete dei ristori piccanti: oltre 10 ristoratori del Melandro hanno aderito al progetto inserendo nel proprio menu un piatto preparato con l’aggiunta del peperoncino Lucano.

Con l’arrivo del mese di maggio gli agricoltori iniziano a prepararsi per piantare il “rosso piccante” che, se tutto andrà bene, porterà i suoi frutti in autunno, quando, alla fine del mese di settembre, ci si preparerà a festeggiare il raccolto con il “Peperoncino fest”, la festa in onore del peperoncino unica in Basilicata che, nonostante sia solo alla sua IV edizione, è già diventata un vero e proprio evento.

Michele Miglionico