Verso un Capodanno senza botti: il cammino dei Paesi Bassi in vista del divieto nazionale per i fuochi d’artificio

I Paesi Bassi si stanno preparando a un cambiamento radicale nelle celebrazioni di Capodanno. A partire dal prossimo anno, è probabile che entri in vigore un divieto nazionale sui fuochi d’artificio che proibirà non solo l’accensione, ma anche la vendita e l’acquisto di “cakes” e “compoundboxen” in tutto il territorio.

Una delle principali preoccupazioni legate a questa decisione è l’afflusso di materiale pirotecnico dai paesi limitrofi, come il Belgio e la Germania, dove la vendita rimane legale. Gli esperti prevedono un aumento del cosiddetto “turismo dei fuochi d’artificio”, con cittadini olandesi che avranno attraversato il confine per rifornirsi nei giorni precedenti il capodanno.
Tuttavia, Jasper van der Kemp, criminologo presso la Vrije Universiteit, suggerisce che questo fenomeno potrebbe essere limitato a una cerchia ristretta di appassionati e a diminuire nel tempo. Secondo Van der Kemp, la maggior parte degli olandesi preferisce evitare complicazioni legate ad acquisti illegali online o recandosi all’estero, considerando anche che il divieto è supportato da due terzi della popolazione olandese.
Comuni all’avanguardia
Mentre il divieto nazionale è ancora in fase di definizione, molte città olandesi hanno già preso l’iniziativa. Quest’anno, venti comuni hanno già imposto un divieto totale di accensione per i consumatori, tra cui grandi centri come: Amsterdam, Rotterdam, Utrecht, Eindhoven e Tilburg. (Alkmaar, Amersfoort, Apeldoorn, Arnhem, Bloemendaal, Haarlem, Heemstede, Heumen, Mook en Middelaar, Nijmegen, Schiedam, Soest, Utrechtse Heuvelrug, Zutphen e Zwolle).

Inoltre, oltre cento comuni hanno istituito delle zone libere dai fuochi d’artificio vicino a ospedali, scuole, riserve naturali e rifugi per animali. Alcune città, come Zwolle, stanno cercando di compensare la mancanza di botti privati organizzando spettacoli pirotecnici professionali e offrendo sussidi ai residenti per organizzare dei festeggiamenti alternativi.

Apeldoorn, un Comune in prima linea come politiche ambientali, avrebbe voluto essere il primo a vietare la vendita di fuochi d’artificio nel 2020-2021, ma, a causa della pandemia di COVID-19, era subentrato in vigore un divieto di accensione in tutta l’Olanda, in quell’anno e in quello successivo.

In rosso Comuni con divieto totale, arancione divieto in alcune zone, verde nessun divieto e grigio N.D.

Croce Rossa e Comuni all’erta
Cresce la preoccupazione per questo capodanno in quanto si prevede che verranno accesi più fuochi d’artificio rispetto agli anni precedenti a causa dell’imminente divieto nazionale del prossimo capodanno 2026/2027. In vista del divieto, infatti i punti vendita di fuochi d’artificio sono stati molto affollati negli ultimi giorni.

Anche la Croce Rossa prevede un aumento dell’accensione di fuochi d’artificio illegali. “Questo aumenta il rischio di lesioni gravi“. I dati del Pubblico Ministero mostrano che quest’anno sono già stati sequestrati più fuochi d’artificio illegali rispetto al 2024.

Per contrastare il contrabbando, le autorità stanno intensificando i controlli mirati nelle regioni di confine, collaborando strettamente con la polizia del Belgio e della Germania. Sulle autostrade verso la Germania il traffico è stato molto intenso proprio a causa degli acquisti di fuochi, così come nei negozi dell’enclave belga di Baarle-Hertog. Lunedì 29 dicembre la polizia ha sequestrato 1.187 chili di fuochi durante i controlli di frontiera a Beek-Ubberge.

Controlli ai confini e aspetti legali
La polizia olandese esprime preoccupazione per il rischio che il Paese diventi una sorta di “isola giuridica” in Europa, dove le leggi interne sono molto più restrittive rispetto a quelle dei vicini. Per questo motivo i vertici della polizia olandese stanno cercando di creare un consenso per un divieto a livello europeo. Oltretutto nessun Comune olandese al confine con la Germania o il Belgio ha istituito un divieto totale e i loro residenti già acquistano solitamente molti fuochi d’artificio all’estero, dove sono spesso più economici e ne sono permessi più tipologie. Ad esempio i knalvuurwerk (fuochi rumorosi), vietati in Olanda dal 2020, vengono acquistati oltre confine, senza parlare della possibilità di procurarsi altri fuochi illegali (come i cobra) tramite Signal o Telegram.
Attualmente, chi acquista fuochi d’artificio all’estero può arrivare ancora trasportare un massimo di 25 chili per auto. Per quantità superiori ai 50 kg il caso viene gestito direttamente dalla Procura della Repubblica.
Non tutto il materiale pirotecnico è però bandito: i fuochi d’artificio di categoria F1 (come stelline, piccoli fontanili e petardi da festa) rimangono legali tutto l’anno, anche nelle zone vietate. Sebbene siano spesso definiti “fuochi d’artificio per bambini”, la vendita è comunque proibita ai minori di 12 anni.