Biotech Trentino con Happy Frizz aderisce a Meno Rifiuti più Risorse

Biotech Trentino, azienda produttrice del Gasatore domestico a marchio Happy Frizz è la prima azienda che aderisce alla nostra iniziativa “Meno Rifiuti più Risorse in 10 mosse” .

Meno Rifiuti più Risorse è la nostra campagna a lungo termine che dal 2012 si rivolge alle aziende di beni di largo consumo e della distribuzione per chiedere un’offerta più sostenibile di beni e servizi.

Per affrontare in modo efficace problematiche ambientali dai risvolti oramai drammatici come il riscaldamento climatico, l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la crescente produzione di rifiuti e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali, bisogna puntare su un modello economico circolare in antitesi all’attuale modello lineare ( estraggo-produco-uso e getto/distruggo). L’economia tradizionale, basata sulla necessità di una crescita illimitata su un pianeta limitato e sulla disponibilità di risorse naturali illimitate a basso costo ha come caratteristica una scarsissima efficienza nell’uso delle risorse, sia che si parli di beni che di servizi.
Questo nuovo approccio economico, fondato sulla prevenzione richiede di cambiare il modo in cui produciamo e consumiamo, ad alta intensità di energia e di risorse naturali, per passare ad un’economia più circolare e rigenerativa, che mantenga il valore dei prodotti e dei materiali in più cicli produttivi e il più a lungo possibile.

Progettazione circolare

Concretamente, come descritto nella prima mossa dell’iniziativa, si tratta di adottare, già nel momento in cui si va a progettare un prodotto o servizio, un approccio sistemico che guarda alla totalità del sistema produttivo spostando il focus di progetto dal mero prodotto finito alle relazioni di filiera (come flussi e connessioni) e con il territorio.
Un prodotto circolare è quello che, secondo la metodologia progettuale cradle to cradle, non produce scarto a fine vita, poiché viene “metabolizzato” nel ciclo biologico o tecnico dei materiali,  ed è prevalentemente costituito da materia post consumo o scarti provenienti da precedenti cicli produttivi in un utilizzo a cascata (invece che in materia vergine).

Happy Frizz_adesione_meno rifiuti

Venendo alla prima adesione alla nostra campagna, ha risposto al nostro appello Biotech Trentino, azienda che produce e commercializza gasatori domestici a marchio Happy Frizz
Per migliorare ulteriormente le loro performance in campo ambientale, e accogliere in pieno l’invito espresso alla mossa nr.2 , l’azienda ha introdotto un imballaggio per la bombola ricarica più leggero con l’eliminazione dell’involucro di plastica (1) ora sostituito da un collarino in cartoncino riciclato.

Ecco a seguire la dichiarazione di Elisa Buffa, Responsabile Marketing, che ha accompagnato l’annuncio dell’avvenuta adesione.
Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito che l’associazione dei comuni virtuosi rivolge alle aziende per ridurre l’impatto ambientale di prodotti e packaging attraverso la campagna Meno Rifiuti più Risorse perché in linea con i nostri obiettivi aziendali e di prodotto. Ci siamo quindi chiesti come alleggerire ulteriormente il packaging della nostra bombola e abbiamo sostituito l’involucro di polietilene con un collarino in cartone riciclato dove inserire i nostri plus e non solo. Abbiamo deciso inoltre di contribuire alla diffusione dell’iniziativa attraverso i nostri canali istituzionali e  social media perché le sfide ambientali si possono affrontare in modo efficace solamente   con azioni comuni e collaborazioni trasversali che coinvolgano aziende, istituzioni e società civile“.

Siamo confidenti che a questa prima adesione ne possano seguire altre, e che gli esempi positivi possano essere replicati grazie all’impegno di coloro che, all’interno delle aziende, vogliono dare un contributo per un mondo più sostenibile. Nonostante le difficoltà e resistenze che si possono incontrare all’interno e al di fuori delle aziende. Purtroppo il contesto attuale non prevede incentivi fiscali che facilititino l’adozione delle opzioni più sostenibili, che possono essere più costose o richiedere investimenti. Una barriera economica riscontrabile anche nel settore del packaging è il fatto che spesso i materiali post consumo, o materia prima seconda, non hanno prezzi concorrenziali rispetto all’utilizzo di materia vergine.

 

(1) Le criticità del riciclo della plastica. Nonostante l’imballaggio in plastica flessibile sia riciclabile, sono meno delle dita di una mano gli impianti di riciclo che gestiscono sul territorio nazionale il flusso delle plastiche miste. Le plastiche miste che rappresentano quasi il 60% delle 830.000 tonnellate di plastica raccolta con le raccolte differenziate vengono per lo più termovalorizzate. La raccolta differenziata della plastica finalizzata al riciclo in Italia è caratterizzato da un deficit di catena  a saldo negativo in aumento. Ovvero: all’aumentare delle raccolte differenziate aumentano i costi di raccolta, i costi di selezione (nel caso della plastica hanno grande incidenza), non sempre aumentano i ricavi della vendita degli imballaggi. Aumentano invece i costi di termovalorizzazione. Il deficit di catena del riciclo degli imballaggi plastici che hanno un valore di mercato è arrivayo a 208 euro a tonnellata. Invece il deficit di catena del recupero energetico degli imballaggi misti (plasmix) costa oltre 500 euro.