Cassinetta di Lugagnano

Adagiata lungo il Naviglio Grande, a 25 km da Milano e i suoi ritmi frenetici, Cassinetta di Lugagnano con le sue 15 Ville nobiliari, immersa nel Parco del Ticino, acqua, arte e terra, sembra un borgo fuori dal tempo. Sul Naviglio, via d’acqua (ora anche pista ciclopedonale) che dal 1200 collega il capoluogo lombardo alla Svizzera, Cassinetta di Lugagnano fu eletta tra Settecento e Ottocento luogo di villeggiatura dell’aristocrazia milanese. Da allora e’ un luogo per amatori, un angolo di campagna difeso dall’urbanizzazione dalla vicinanza del Ticino, cosi’ difficile da attraversare. Ancora oggi e’uno dei posti vicino a Milano meglio conservati. Primo Comune d’Italia ad aver adottato un Piano urbanistico a zero consumo di suolo, con un ambiente straordinario e un patrimonio architettonico intatto. Da vedere per respirare l’atmosfera della Lombardia di un tempo.

IL NOME

I due maggiori corpi urbanistici che formano il comune, Cassinetta e Lugagnano, situati sulle rive opposte del Naviglio Grande sono collegati da un antico e caratteristico ponte a schiena d’asino. Sarebbe piu’corretto forse chiamarlo Comune di Cassinetta e Lugagnano, poiché anticamente i due abitati costituivano due località ben distinte, quantunque vicinissime e confinanti. Il territorio venne unificato in un unico Comune nel 1860, con un decreto del Re d’Italia. Il nucleo più antico è quello di Lugagnano, sulla sponda destra del Naviglio, dove i primi insediamenti risalirebbero all’epoca romana. E’ probabile che il toponimo provenga da “Lucanianus”, aggettivo derivato dal nome proprio “Lucanius”.

Mentre Lugagnano subì diverse traversie e passaggi di proprietà, Cassinetta ebbe una storia più tranquilla, riuscendo a conservare meglio la propria autonomia. Forse il suo nome deriva da Cassina Biraga, in riferimento al fondatore Maffiolo Birago, Maestro di Aula della Camera Ducale di Filippo Maria Visconti, uno dei personaggi che più hanno lasciato il segno sulle vicende del paese, che fece costruire nel 1435 la chiesa del luogo dedicata a S. Antonio Abate.
IL PRODOTTO

Riso Carnaroli – Gorgonzola Docg

IL PIATTO

Risotto con il gorgonzola

DA VEDERE

Le Ville di Delizia. La definizione Ville di delizia fu utilizzata per la prima volta nel XVIII secolo dall’incisore Marcantonio Dal Re, in occasione dell’illustrazione del suo libro sulle bellezze architettoniche di Cassinetta di Lugagnano. Il vero patrimonio del Borgo sono le splendide Ville nobiliari legate ai nomi delle grandi famiglie milanesi quali quelle, in via puramente esemplificativa, dei Trivulzio, dei Visconti, dei Mantegazza, dei Castiglioni, dei Parravicini. Queste “case da nobile” usate per la “villeggiatura” costituivano per i proprietari un punto di riferimento, che consentiva loro di effettuare periodici controlli sulla gestione dei terreni da parte dei fittavoli; ma poiché la zona di Cassinetta possedeva notevoli attrattive paesaggistiche, erano adoperate, appunto, come abitazione per la villeggiatura, le vacanze di un tempo delle famiglie ricche milanesi.

Nel Punto informazioni turistiche del Comune (aperto il sabato pomeriggio e la domenica), gestito dai volontari della Pro loco, si possono prenotare visite guidate gratuite alla scoperta delle Ville lungo il Naviglio e nel Borgo (informazioni tel. 348.9211856 oppure http://www.prolococassinetta.eu/ , mail: incontriamoilmondo@gmail.com )

Di seguito la descrizione delle Ville e dei monumenti del borgo lombardo.

Chiesa di Santa Maria Nascente e Sant’Antonio Abate. Di origine quattrocentesca ma rimaneggiata nel Settecento. La chiesa ha una pianta poligonale irregolare con muri perimetrali in mattoni pieni. Il corpo principale è coperto da volte in muratura in parte a botte e in parte a botte lunettate. Il campanile ha solai lignei a orditura semplice. La copertura è a falde con la parte absidale a padiglione. Le cappelle laterali hanno copertura ad una falda. La struttura è a capriate lignee e il manto è in coppi di laterizio.

Oratorio di San Giuseppe. L’Oratorio di San Giuseppe, che si incontra lungo il Naviglio subito dopo il ponte di Cassinetta, è una cappella costruita nel 1742 legata alla Villa Castiglioni Nai Bossi. E’ costituito da un unico vano e dall’abside divisi tra loro da una ricca balaustra, capolavoro in ferro battuto dell’epoca. E’ un esempio particolarmente interessante di Rococò lombardo.

Statua di San Carlo Borromeo. Risale al 1749. L’arcivescovo Carlo Borromeo già fortemente ammalato sarebbe transitato sul Naviglio nel 1584 e qui avrebbe fatto una breve sosta prima di arrivare a Milano, dove morì  il 3 novembre dello stesso anno.

Il Ponte sul Naviglio. Il progetto per ricostruire il ponte sul Naviglio Grande a Cassinetta risale al 1857, ma la realizzazione dello stesso è datata maggio 1862: subito dopo l’unità d’Italia. Nello stesso anno Vittorio Emanuele II, Re d’Italia, autorizzò il Comune di Lugagnano ad assumere la nuova denominazione di Cassinetta di Lugagnano, giusta la deliberazione 28 luglio 1862 del Consiglio comunale. In quel periodo anche Cassinetta fu attraversata dalle truppe austriache e franco-piemontesi che si scontrarono a Magenta in un’epica battaglia il 4 giugno 1859. Durante le azioni di guerra furono distrutti o danneggiati i ponti sul Naviglio Grande di Boffalora, Pontevecchio, Robecco e quello sul Ticino di Magenta, ma non quello di Cassinetta la cui ricostruzione si rese necessaria per un altro motivo: facilitare la navigazione sul canale.

Villa Gambotto Negri. Villa Negri è la prima dimora storica che si incontra sul Naviglio, sulla destra, appena arrivati a Cassinetta e superato il bivio per Albairate. La villa fu voluta nel 1761 dal generale austriaco Dembowski. Nel 1875 venne acquistata, con la circostante Cascina Piatti, dall’allora sindaco di Milano Gaetano Negri, nativo di Cassinetta. La villa, sulla roggia Visconti, è discostata dal paese. Ed è esaltata da un ingresso sontuoso che costituiva il punto di arrivo prospettico dell’ampia veduta che si apriva davanti alla Villa Birago-Clari Monzini, la più antica e grande delle dimore storiche di Cassinetta di Lugagnano, situata all’estremo opposto del paese.

Villa Visconti Castiglione Maineri. Accanto al Ponte di Cassinetta e lungo il Naviglio Grande appare nella sua maestosità, colorata di giallo della Milano settecentesca e neoclassica, Villa Visconti Castiglione Maineri. E’ infatti un palazzo di città che nasconde un interno inaspettato, con netti volumi chiusi all’esterno, per sottolineare la separazione tra il contesto paesano e la vita della villa celata al di là della compatta muraglia. Il fronte principale della villa si affaccia all’interno sul giardino che era diviso in due parti: il giardino  all’italiana e il parco all’inglese con prato, alberi e gazebo. Lungo il Naviglio si affaccia invece la lunga cortina muraria della facciata dipinta di giallo.  L’origine della villa è sicuramente antica. I terreni erano già di proprietà dei Visconti dal 1392, anno in cui venne scavata la Roggia che inizia proprio davanti alla villa. Il giardino doppio è disposto su due piani: il primo all’italiana termina con una nicchia centrale, davanti alla quale pare si svolgessero recite teatrali. Il secondo all’inglese, forse opera del Balzeretto (intorno al 1850), ha un grande prato centrale con gli alberi ad anfiteatro e la parte dietro è stata adattata a frutteto.

Villa Cattaneo Krentzlin. Protetta da un muro di cinta e nascosta dagli alberi, Villa Krentzlin si allunga sulla riva del Naviglio subito dopo Villa Visconti Maineri. Abitata in origine dai Beolchi, nobile famiglia di Cassinetta, passò agli inizi dell’Ottocento alla famiglia Krentzlin a cui ancora appartiene. La facciata della villa, articolata su due piani, è caratterizzata da una sequenza prospettica di finestre e si conclude agli estremi con due corpi più bassi e arretrati. Il muro di cinta oggi intonacato, un tempo certamente dipinto, si incurva in due frontoni simmetrici rispetto all’ingresso centrale. La sigla del proprietario, KLN, è incisa nell’anello che corona i riccioli in ferro del cancello d’ingresso.

Casa Spirito. La casa, posta lungo il Naviglio, è completamente visibile al di là di una cancellata posta parallelamente al canale. Questa casa totalmente ristrutturata di recente è caratterizzata dall’aprirsi ad intervalli regolari di numerose finestre, che ne scandiscono la facciata.

Villa Castiglioni Nai Bossi. E’ l’ultima villa che si incontra sul Naviglio Grande nell’abitato di Cassinetta, lungo la pista ciclabile che porta a Robecco. La costruzione risale alla prima metà del 700, ad opera probabilmente dello stesso proprietario, l’architetto Carlo Federico Castiglioni. Il prospetto della villa su tre piani, si articola in un gioco di pieni e di vuoti.

Villa Morlin-Visconti ora Grosso-Pambieri. In pure stile neoclassico la villa è stata costruita neel 1825 per iniziativa di Paola Cravenna Clari. Priva di inviti prospettivi, la villa si ripiega su se stessa attorno a una corte interna. La pianta è a U, il piano terra ospita i locali di soggiorno, il corpo centrale è il luogo della residenza padronale, mentre le ali sono riservate alla servitù e ai magazzini. La casa si affaccia, con una corte chiusa da cancello, sulla via principale di Cassinetta di Lugagnano.

Villa Frotta Eusebio. Questa villa che si affaccia lungo via Roma, la strada che collegava Lugagnano a Cassinetta, risale dal tipo di composizione architettonica al secondo quarto del Settecento. Il nome del primo proprietario risulta essere Mazza, poi passò ai Noè, i Chiodini e infine agli Eusebio. Il corpo di fabbrica oltre il cortile ha una articolazione in tre piani, sottolineati da tenui fasce dipinte con motivi vegetali.

Villa Mantegazza Macinaghi. La villa si affaccia, con un semplice portone ad arco, sulla piazzetta Trivulzio, lungo il lato sud della via principale di Lugagnano. Il cortile civile, aperto sulla piazzetta tramite il portone, è circondato su tre lati da corpi di fabbrica con una pianta ad “U” irregolare. Due dei lati dell’edificio si innalzano su tre piani definendo un impianto a  “L”, con bracci uguali. Le facciate presentano delle irregolarità nella distribuzione delle finestre.

Villa Trivulzio. Situata all’imbocco della strada per Robecco, presenta una dissimetria e delle anomalie che avvalorano l’ipotesi che sia sorta adattando una costruzione precedente. L’edificio, nel caratteristico “giallo lombardo”, presenta una pianta ad “L” formata dal corpo centrale e da un’ala di rustici con la cappella. Attorno un ampio e ben curato giardino ricco di alberi secolari tra i più grandi di Lombardia. La facciata a nord è aperta verso il parco e l’ingresso è ornato da quattro eleganti statue e da un tempietto. L’attuale aspetto neoclassico fu conferito a questa “casa da nobile” nei primi decenni dell’Ottocento.

Villa Birago Clari Monzini. La villa, restaurata nel 2007, è la più antica e più grande dimora patrizia sulla riva destra del Naviglio. Naviglio cui un tempo si collegava tramite un viale alberato di 800 metri che da piazza del Teatro, attraverso un grande parco, proseguiva oltre il corso d’acqua fino alla grande esedra di Villa Gambotto Negri. Villa Clari è costituita da quattro corpi che si aprono a un cortile centrale. Per questo si pensa che l’edificio sia sorto sulle basi dell’antico fortilizio militare di Lugagnano. Fu edificata con questa forma nella seconda metà del Cinquecento. L’edificio che dà sulla strada alla sinistra aveva un’Oratorio con affreschi e lapidi marmoree ora diventato abitazione. Nell’edificio centrale, al primo piano si apre l’appartamento padronale della villa che aveva un salone delle feste lungo 80 metri interamente affrescato, in gran parte ancora conservato. Sul retro della villa si apre un enorme giardino anch’esso recuperato durante i restauri.

Villa Beolco Negri (Palazzo del Comune). Adiacente al ponte di Cassinetta, di fronte alla statua di San Carlo Borromeo, si innalza la Villa Beolco Negri, attuale Palazzo Comunale. Dell’antica casa da nobile non è rimasto molto perché quando nel 1921 i Negri la vendettero a Don Ravazzi, parroco di Cassinetta, questi la trasformò parte in Asilo Infantile ed affittò il rimanente come laboratorio. La pianta della casa è complessa: diversi corpi eterogenei chiudono su tre lati la corte interna.

Mulino della Pazza Biraga. Probabilmente la porzione di terra circostante la sponda destra del Naviglio fu la prima ad essere edificata verso gli inizi del XV° secolo. I primi documenti relativi al territorio di “Cassina Biraga” sono risalenti al 1428, anno in cui Maffiolo Birago costruì la roggia, facendola derivare dal Naviglio, per il funzionamento di un mulino. Questo, edificato poco dopo, al limite fra il territorio di Cassina Biraga e Lugagnano, è ancora esistente e in funzione.

Villa Bodio Parravicini (Cascina Bardena). Uscendo da Cassinetta, sulla sinistra, lungo la strada che conduce a Corbetta, si incontra la Villa Bodio Parravicini. Oggi, dell’antica nobile costruzione, la villa non conserva più nemmeno il nome. A seguito delle recenti ristrutturazioni, l’attuale complesso, chiamato Cascina Bardena, ha perso buona parte dell’architettura nobiliare che la caratterizzava. A testimonianza del tempo che fu rimane solo la facciata interna, visibile dal parco di alberi secolari e antiche statue.

Eventi

Festival internazionale del Teatro urbano

maggio e giugno

Tappa a Cassinetta del Festival Le Strade del Teatro

Sagre (a cura della Pro-loco):

http://www.prolococassinetta.eu/

Mail: incontriamoilmondo@gmail.com

Sagra della frittella – in onore di Sant’Antonio Abate – gennaio

Sagra della rana – giugno

Sagra del riso, del gorgonzola e del salame – giugno

Sagra dell’oca e del brasato d’asino – settembre

Sagra del cinghiale – settembre

Sagra della polenta taragna – settembre

Sagra della caldarrosta – novembre

Festa patronale di San Carlo

seconda settimana di settembre

Una settimana di eventi culturali ed incontri che culmina il sabato con la grande kermesse serale e la Notte bianca. La domenica si prosegue con mercatini, mostre e spettacoli teatrali.

Stracassinetta

settembre

Corsa non competitiva di 3 e 6 km che percorre il borgo e permette di scoprire e godere di angoli nascosti del nostro territorio

Maratona dei Navigli

aprile

Corsa non competitiva di 6-12 e 21 Km lungo Naviglio e Parco del Ticino

Ristorazione

Antica Osteria del Ponte

P.zza Negri 9, 20081 Cassinetta di Lugagnano (MI)

Tel. 02 9420034 Fax 02 94240189

info@anticaosteriadelponte.it

www.anticaosteriadelponte.it

Chiusura settimanale: Domenica e Lunedì

Monumento dell’alta cucina italiana. Il ristorante, in un edificio cinquecentesco, è stato per anni il regno gastronomico di Ezio Santin, storico e blasonato chef (3 stelle Michelin) che ha segnato una tappa miliare nella storia dell’alta ristorazione in Italia e all’estero. Dopo la parentesi durata poco piu’ di un anno con lo chef Fabio Barbaglini, discepolo di Santin, da novembre 2013 alla guida dell’Antica Osteria e’subentrato lo chef Silvio Salmoiraghi. Salmoiraghi raccoglie il testimone di Santin “Per me si tratta di una grande sfida. Prendere in mano le redini di un importante monumento come L’Antica Osteria del Ponte è un onore oltre che una grande opportunità”.

Ospitalita’

Bed & Breakfast

Agriturismo l’Aia
Cascina dei Piatti
20081 Cassinetta di Lugagnano (MI)
Tel: 02.94249090
Mobile: 347.0023121
info@agriturismoaia.i

http://www.agriturismoaia.it/

L’agriturismo l’Aia è adagiato lungo la sponda del Naviglio Grande, alla confluenza del Parco del Ticino con il Parco Sud Milano. Immerso in un contesto di ville del 1500 – 1700 nella cittadina di Cassinetta di Lugagnano, è il luogo ideale per immergersi nei ritmi e nel cuore della tradizione rurale e godere dei benefici della natura. Dispone di 4 camere, tutte con accesso indipendente e bagno privato.

L’agriturismo è anche un’azienda agricola cerealicola condotta secondo i metodi dell’agricoltura ecocompatibile. Dal 2012 ha la certificazione ICEA per la coltivazione biologica. L’agriturismo l’Aia fa parte delle Fattorie didattiche della Regione Lombardia, delle Fattorie Didattiche del Parco del Ticino e delle Fattorie del Panda.Le attività svolte si adattano alle stagioni dell’anno. Aperti tutto l’anno, con visite di mezza e intera giornata. Le attività sono rivolte a grandi e piccini, gruppi o famiglie, centri estivi e Grest.

Percorsi didattici: 

  • ALLA SCOPERTA DEI CEREALI(primavera): conoscenza delle caratteristiche dei principali cereali coltivati nell’azienda. Visita ai campi di grano dove crescono anche papaveri e fiordalisi. Esempi di molitura per la produzione di farine. Preparazione di focacce aromatiche o di biscotti multicereali.
  • LE BUONE ERBE(primavera): nell’orto di piante aromatiche e officinali, riconoscimento sensoriale delle molteplici erbe presenti. Raccolta ed uso delle piante secondo la tradizione contadina. Realizzazione di profumati pot-pourri.
  • LE PIANTE E I LORO COLORANTI(autunno): le sostanze coloranti naturali, scoperte anticamente in Oriente, sono state le sole disponibili fino a metà dell’ 800. In campagna dove la natura offre un’ampia varietà di piante ricche di pigmenti è continuato l’uso e la ricerca. Prove di estrazione e preparazione di tinture di alcune stoffe.
  • ALLA SCOPERTA DELL’ORTO(autunno): conoscenze e osservazione degli alimenti vegetali. Visita all’orto di famiglia alla scoperta e ricerca del pranzo ideale. Che cosa mangiamo oggi? Qualche foglia, un po’ di radici, tanti tuberi e magari anche dei fiori… Raccolta di un campionario di parti commestibile di ortaggi e preparazione di coloratissime insalate.

Percorsi artistici: 

  • PITTURA BOTANICA(aprile – maggio): utilizzando come soggetti erbe, fiori e frutti ripresi dal vero, attraverso i consigli di un “maestro pittore” si potranno apprendere le varie tecniche del disegno a matita e del colore ad acquarello.
  • PITTURA DEL PAESAGGIO(settembre – ottobre): fontanili, rogge, canali, filari di pioppi, prati. Chi vorrà iniziare o perfezionare il disegno e la pittura del paesaggio potrà partecipare ad incontri domenicali in un percorso artistico ispirato all’ambiente circostante.

Passeggiate botaniche:

  • COSÌ PUOI FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO(primavera): papaveri, ortiche, bardana, alliara ed altre ancora erano le erbe spontanee raccolte nei campi. Temi sviluppati: utilizzi nella tradizione contadina sia come piante alimentari che curative.
  • MATURANO ANCHE LE NESPOLE(autunno): visitando il frutteto antico potrai trovare nespoli, azzeruoli, maclure, ponciri ed altri “introvabili”. Temi sviluppati: stagionalità, raccolta, utilizzo e conservazione.
  • NON CHIAMIAMOLE ERBACCE (MA ERBACEE)(estate): le erbe infestanti come gramigna, piantaggine, porcellana, parietaria ed altre ancora hanno invece un valido utilizzo e qui ti verrà proposto. Temi sviluppati: raccolta, conservazione, utilizzo e funzionalità.

ALCUNI SITI

Il sito istituzionale del Comune

http://www.comune.cassinettadilugagnano.mi.it/

Informazioni

Sito storico curato da un volontario del paese, Ruggero Repossi con le foto del paese d’antan

http://www.cassinettadilugagnano.com/

Sito Pro Loco di Cassinetta di Lugagnano

http://www.prolococassinetta.eu/

Il Parco Cicloturistico del Tci, primo in Italia, inaugurato pochi mesi fa, che passa anche da noi:

http://www.touringclub.it/iniziative/dettaglio/374/Il-Parco-Cicloturistico-dei-Navigli

Navigare sui navigli. Il sito dei Navigli Lombardi per la navigazione turistica dei Navigli

http://www.naviglilombardi.it/

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Indirizzo
Piazza G. Negri, 3

Provincia
MI

CAP
20080

Referente
Domenico Finiguerra, sindaco

Telefono
02942410212

Sito web
http://www.comune.cassinettadilugagnano.mi.it

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