Scontrone

Il borgo

Alla sinistra del fiume Sangro sorge su di uno sperone del Monte Tre Confini, alla sbocco della gola di Barrea, il pittoresco paesino di Scontrone. Scontrone è situato a 1038 m d’altitudine sulla riva sinistra del Fiume Sangro in una posizione strategica in quanto posto al confine con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e vicinissimo agli impianti di risalita di Roccaraso, il più importante del centro sud. Il paese è costituito dal borgo centrale in posizione collinare e dal borgo a valle, Villa Scontrone, più riparato e verdeggiante. Scontrone è entrato a far parte della Rete nazionale dei Borghi Autentici d’Italia.

La storia

Il sito geografico su cui è posto Scontrone risulta geologicamente interessante per le notizie che offre a partire dal periodo miocenico. Indagini condotte dall’Università di Firenze e dalla Soprintendenza Archeologica di Chieti, hanno portato alla scoperta di resti di fauna diversa da quella finora conosciuta per il Miocene italiano, ma che rivela tuttavia affinità con la fauna pliocenica del Gargano. Nel periodo sannita e poi romano le vicende del territorio di Scontrone sono strettamente legate a quelle di Aufidena. Durante i lavori di costruzione della strada che collega Alfedena a Scontrone, nel maggio del 1877, vennero alla luce alla periferia di Alfedena, in contrada Consolino, alcune tombe italiche dotate di ricchi corredi funebri che portarono alla scoperta di una vasta necropoli. Dopo le guerre sannitiche si registra una progressiva espansione delle popolazioni peligne, alleate dei romani, verso sud e quindi in direzione del corso del Sangro, il quale costituirà in seguito un costante punto di riferimento per le divisioni territoriali che si formeranno a seguito delle invasioni barbariche. In particolare il corso del fiume diventa la linea di confine fra i ducati longobardi di Benevento, cui è ascritta Scontrone, e di Spoleto. Le incursioni dei Saraceni, particolarmente audaci e cruente durante il X sec., provocano la fuga delle popolazioni, organizzate in insediamenti sparsi denominate ville, verso le alture. Sorgono così castelli e centri fortificati, fenomeno sociale ben messo in evidenza nel Chronichon Vulturnensis.

Le elevate montagne che proteggono il territorio di Scontrone hanno da sempre influito sullo sviluppo dell’economia e della cultura del popolo che lo abitano.

Nel tardo medioevo, nelle immediate vicinanze soggiornò quel Frà Pietro Angelerio che tornò diversi anni dopo, col nome di Papa Celestino V. A Scontrone è praticato il culto a San Michele Arcangelo che sostituisce quello pagano di Ercole.Con la diffusione del cristianesimo ad Ercole, nel ruolo di divinità prediletta dal mondo pastorale centro-meridionale, subentrò l’Arcangelo Michele. Nella devozione popolare, egli fu rappresentato come un giovane santo-guerriero, uccisore del dragone, cioè debellatore delle forze maligne. In sostanza, dunque, anch’egli un eroe cultuale come l’Ercole precristiano.

La strettissima analogia iconografica che collega le due divinità dimostra come nella religiosità popolare abruzzese il culto di Ercole si sia conservato pressoché intatto, semplicemente subentrando nella nuova cornice rituale cristiana e trasferendo sull’Arcangelo Michele gli attributi propri della divinità precedente, infatti, l’iconografia rimarrà simile.

L’origine del toponimo, alquanto incerta fino a pochi anni fa, è stata di recente ben messa in luce dall’Istituto di Glottologia dell’Università di Chieti. Si tratta probabilmente di un antroponimo di origine germanica, probabilmente longobarda, dato il culto locale per S. Angelo, indicante possessore del territorio e cioè ex Guinterio, Squinterio con formazione dell’aggettivo prediale Squinteriano ed infine Squintrione.

Durante i terribili anni della seconda guerra mondiale Scontrone e i suoi abitanti si trovano proprio sulla Linea Gustav, la linea del fronte che separava l’esercito tedesco da quello anglo-americano. Scontrone è stato duramente colpito dai terremoti, a partire da quello del 3 novembre 1706 fino al più recente dell’11 maggio 1984, che ha avuto come epicentro l’Alto Sangro ed ha provocato danni ingenti in tutta l’area del Parco Nazionale. Tuttavia il paese ha saputo guarire subito le ferite causate dall’ultimo sisma ed oggi appare nella sua veste consueta.

Gallery

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Indirizzo
Piazza Sangro, 1

Provincia
AQ

CAP
67030

Referente
Francesco Melone, sindaco

Telefono
0864 87149

Sito web
http://www.comune.scontrone.aq.it

Email
sindaco.scontrone@pec.it