Deposito su cauzione : nel Regno Unito Coca Cola ci ripensa?

Soddisfatte le associazioni ambientaliste come Rural Scotland (APRS) che insieme ad un fronte di ONG come WWF e MCS Marine Conservation Society e altri soggetti hanno lanciato l’iniziativa “Have you got the bottle” per promuovere i vantaggi del sistema. Un sondaggio commissionato da APRS ha rivelato che 79% degli scozzesi è a favore del deposito su cauzione e solo il 8,5% è contrario.

MCS ha rilevato che il 17% dei rifiuti trovati sulle spiagge è costituito da contenitori di bevande. Uno studio pubblicato recentemente sempre da MSC con Greenpeace Uk e Keep Britain Tidy ha riscontrato che la quantità di bottiglie di plastica trovate sulle spiagge del Regno Unito è aumentata del 43% tra il 2014 e 2015 .

Anche se un sondaggio commissionato dalla stessa Coca Cola nel Regno Unito ha testimoniato l’esistenza di un sostanziale sostegno al cauzionamento con un 63% degli intervistati a favore –  di cui un 51% ritiene che il sistema avrebbe aumentato una loro propensione al riciclo- è difficile fare previsioni su chi l’avrà vinta tra i due schieramenti che si fronteggiano.

A favore del sistema, oltre ai gruppi ambientalisti, c’è il Green Party che ha presentato una mozione in Parlamento , Suez UK , e anche il Principe Carlo, che si è espresso recentemente a favore del Container Deposit Scheme CDS e in più di un’occasione. L’ultima occasione è stata nel corso di un intervista che Carlo d’Inghilterra ha rilasciato   a Sky news .

A favore del sistema si è schierata recentemente anche la federazione NFRN (Federation of Indipendent Retailers) che raggruppa oltre 15.000 rivenditori indipendenti. Nonostante le difficoltà organizzative che un deposito su cauzione potrebbe arrecare ai loro associati le finalità del sistema per NFRN giustificano lo sforzo e l’associazione è pronta a fare la sua parte. Una seconda uscita pubblica a sostegno da parte di NFRN è stata espressa dal suo portavoce il 28 agosto 2017 che ha dichiarato: “The time has passed for claims that a fully refundable deposit is a tax on the consumer, or that retailers won’t be able to make money from a deposit system.”

Sky ha preso posizione contro il Marine Litter lanciando una campagna specifica, OCEAN RESCUE  con anche una sezione di articoli destinata al pubblico italiano.

Tra gli oppositori del cauzionamento, oltre ai soggetti industriali che remano contro da sempre come INCPEN (Il Consiglio dell’industria per la ricerca sul packaging e l’Ambiente) o The Packaging Federation,  si è schierato, inaspettatamente, anche il Defra ( Department for Environment, Food & Rural Affairs), il ministero inglese all’ambiente. Defra ha recentemente dichiarato di non avere all’ordine del giorno l’adozione di un sistema di cauzionamento come la Scozia.

VANTAGGI ECONOMICI PER I COMUNI

Al primo posto tra le motivazione addotte c’è il timore che i sistemi di raccolta differenziata organizzata dalle municipalità vengano “cannabilizzati”, senza un’aumento delle percentuali di riciclo. In realtà, gli argomenti portati da Defra e dall’industria di settore sono già stati smentiti :  dai casi di successo in corso e da diversi studi che Reloop ha raccolto in un recente studio comparativo dal quale risulta che per i Comuni i sistemi di cauzionamento portano più vantaggi che svantaggi.  Gli ultimi studi prodotti per valutare costi e benefici del sistema hanno evidenziato tutti evidenti risparmi economici per i comuni. Una panoramica aggiornata di questi studi si può avere consultando un documento che viene costantemente aggiornato sul sito della piattaforma Reloop per la promozione degli imballaggi riutilizzabili e del vuoto a rendere di cui la nostra associazione è parte. Reloop e CM Consulting hanno inoltre prodotto una serie di schede informative per aiutare la comprensione circa alcuni dei vari aspetti del sistema di cauzionamento. Per scaricare le schede clicca qui.

La risposta a Defra è arrivata prontamente da David Palmer-Jones, Ceo di Suez UK, una delle più grandi aziende di raccolta dei rifiuti della Gran Bretagna che ha espresso alla stampa il sostegno ad un sistema di cauzione in tutto il Regno Unito. Ecco in virgolettato alcune delle affermazioni più salienti di Palmer-Jones riportati dai media inglesi: “Ho vissuto e lavorato per diversi anni in Svezia dove il sistema è in adozione da tempo e ho potuto così toccare con mano sia l’efficacia del sistema ai fini del riciclo che la facilità con cui la società abbraccia questi sistemi”. E ancora : “Investire in tutto il Regno Unito un sistema di cauzione per le bottiglie di plastica ha senso sotto il profilo ambientale ma soprattutto economico” ha dichiarato al Daily Mail ” con una riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti e una ridotta necessità di acquisto di materie prime vergini ci guadagnano le tasche di famiglie e imprese ”. Secondo Palmer-Jones un sistema di cauzionamento, oltre a far risparmiare milioni di sterline alle municipalità, avrebbe le potenzialità di sottrarre alla discarica tonnellate di plastica che possono essere riusate o riciclate. Per quanto Suez possa essere “di parte” come operatore economico del riciclo, non si può certo mettere in dubbio che non sappia di cosa stia parlando, visto che serve come raccolta rifiuti e pulizia stradale 60 Cittadine per un totale di 12 milioni di cittadini britannici.

 

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