Servizio pubblico elettrico

La mobilità sta cambiando e motore di questo cambiamento sono soprattutto le grandi città: nel caso di Milano gli spostamenti “a zero emissioni” rappresentano già ad oggi più del 50% del totale. Secondo l’Osservatorio Mobilità degli italiani (Legambiente e Lorien) a Milano la maggioranza, residenti e city user (55-60%, contro il 28% nazionale), si sposta più di 4 volte al giorno ed usa nell’arco della settimana più di 6 modalità di viaggio differenti: metro, bus, treno urbano, bici, tram, scooter o monopattino, di proprietà o in condivisione, noleggio e solo in ultimo l’auto privata. Il tasso di motorizzazione, infatti, è in calo: il capoluogo lombardo in vent’anni ha perso ben 100mila auto e guadagnato altrettanti abitanti, grazie a ad ambiziose politiche locali e agli strumenti che ne conseguono, tra tutti l’attivazione dell’Area B (low emission zone) dopo il successo dell’Area C (Congestion).

È nella definizione di Pums, Piani Urbani della Mobilità Sostenibile, incentrati su una mobilità a Zero Emissioni, che passa il cambiamento delle nostre città anche e soprattutto per combattere l’inquinamento atmosferica che attanaglia la nostra regione– sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Tutte le città, non solo quelle più grandi, dovrebbero dotarsi di Pums che valorizzino lo spazio pubblico come bene comune, non adibito a parcheggio di mezzi privati quindi, ma ad uso dei cittadini”.

Il rapporto contiene anche 12 racconti di buone pratiche già attivate nel territorio italiano. Tra le storie di mobilità virtuosa figura anche Bergamo, con la Linea C completamente elettrica attivata dal febbraio 2018 da Atb.

Un’infrastruttura realizzata in tempi record: 18 mesi tra progettazione, appalti e cantieri– scrive Legambiente -. La C di Bergamo è di fatto la prima linea operativa di trasporto pubblico totalmente elettrica in Italia: è lunga 29.5 Km di cui 1240 metri di corsie preferenziali, con dodici nuovi autobus elettrici di ultima generazione. I bus hanno un’autonomia di carica giornaliera di circa 180 km e viaggiano su un percorso in parte preferenziale che collega i quartieri periferici, permettendo la connessione con altri mezzi di trasporto: bike sharing, tram, altre linee Atb, parcheggi in struttura e di interscambio”.

Secondo il rapporto la Lombardia ha più che raddoppiato il numero di colonnine di ricarica di mezzi elettrici, passando dalle 519 del 2018 alle 1134 del 2019, risultando così la prima regione d’Italia per numero di prese omologate disponibili, seguita dal Trentino-Alto Adige con le attuali 709.

Fonte: Bergamo News