Sulla direttiva contro la plastica monouso
Consiglio Europeo: Adottata in via definitiva la Direttiva sulle plastiche monouso.
L’adozione formale delle nuove norme da parte del Consiglio, avvenuta oggi, conclude l’ultima fase legislativa. La direttiva sulla plastica monouso denominata Single Use Plastics SUP si basa sulla legislazione dell’UE già esistente in materia di rifiuti ma si spinge oltre, stabilendo norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee.
Le nuove norme vietano l’utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative. Inoltre, vengono introdotte misure specifiche per ridurre l’uso dei prodotti in plastica maggiormente dispersi nell’ambiente.
In relazione alle ordinanze Plastic-Free che alcuni comuni italiani hanno emanato, e in particolare in quei casi in cui è stato affermato che la sostituzione di stoviglie usa e getta in plastica con stoviglie compostabili in bioplastica anticiperebbe la diretta SUP, includo a seguire un estratto di un articolo che bene chiarisce come la questione non stia esattamente in questi termini.
“Prima di tutto occorre considerare che per plastica la nuova Direttiva intende la plastica fabbricata con polimeri naturali modificati o con sostanze a base organica, fossili o sintetiche in quanto, diversamente dai polimeri naturali non modificati (unmodified natural polymers) che esistono e sopravvivono naturalmente nell’ambiente, non è presente in natura[10]. Intendendosi per plastica un materiale costituito da un polimero a cui possono essere stati aggiunti additivi o altre sostanze e che può fungere da componente strutturale principale dei prodotti finali, con l’eccezione dei polimeri naturali che non sono stati modificati chimicamente[11], la Direttiva colpisce anche le bioplastiche. Quindi la definizione di plastica ricomprende articoli in gomma a base polimerica e la plastica a base organica e biodegradabile[12], a prescindere dal fatto che siano derivati dalla biomassa e/o destinati a biodegradarsi nel tempo.”
L’immagine è quella dell’infografica della guida al recepimento della direttiva SUP destinata ai governi degli stati membri pubblicata da Zero Waste Europe. Da diffondere.
Silvia Ricci, responsabile campagne Associazione Comuni Virtuosi