Una famiglia rifiuti zero

Linda Maggiori ha presentato a Forlì il suo libro: “Impatto zero: vademecum per le famiglie a rifiuti zero“.

Il suo sorriso, la sua semplice determinazione più di ogni parola o immagine descrivono la rivoluzione che la sua famiglia porta a tutti noi.

Tre figli, zero auto, (quasi) zero rifiuti (meno di un kg di indifferenziato in un anno, meno di 10 totali!). Una piccola grande mamma che fa una quotidiana gincana tra le nostre auto, i nostri fumi, i nostri imballaggi e le tantissime cose inutili di cui ci circondiamo. Proteggendo con forza e amore i suoi cuccioli. Costruendo reti e relazioni per mostrare che SI PUO’ FARE.

Quello che sorprende e deve far pensare è che, nonostante questo impegno assoluto, l’impronta ecologica della sua famiglia – ovvero lo spazio che serve per fornire loro energia, cibo, materia e smaltire i rifiuti – è maggiore della biocapacità della Terra. E’ maggiore, perché i consumi fissi della nostra comunità (per infrastrutture, servizi pubblici, etc), sono talmente elevati che, anche annullando (di fatto) i consumi, non si rispetta la Terra.

Esempi, impegno e presenza che ci fanno pensare a tutte le cose che continuamente ignoriamo, anche se sono sotto i nostri occhi: gli allevamenti che servono per produrre la carne che consumiamo, le discariche e gli inceneritori che smaltiscono i nostri rifiuti, le centrali di estrazione e trasformazione del petrolio che utilizziamo in grande quantità quotidianamente.

Esempi, impegno e presenza che mi convince che la speranza è viva e grande, serve un’azione corale per portare tutti dall’altra parte del fiume con coraggio e determinazione, attraverso incentivi economici a chi riduce gli impatti e con potere alle comunità locali, il vero presidio dei beni comuni e del territorio.

Alberto Bellini, Direttivo Associazione Comuni Virtuosi