Notizie da Parigi

La bozza di accordo prevede tre versioni, per consentire comunque di raggiungere l’obiettivo minimo: contenimento dell’aumento della temperatura media a 2°C, a 1,5 °C, ancora meno. Certo, l’ideale sarebbe ridurre al massimo, lo scenario e l’andamento della conferenza induce a sperare e a chiedere con forza almeno la seconda opzione. Una nota dal nostro inviato speciale Maurizio Tira, Assessore di Desenzano del Garda (BS) e Presidente di Agenda 21 Italia.

Mentre le delegazioni della conferenza sul clima di Parigi stanno lavorando ad un nuovo testo che dovrà essere pronto per domani a mezzanotte (la delegazione italiana si occupa in particolare del sottogruppo su loss and damages, ovvero sulle conseguenze catastrofiche dei cambiamenti climatici), i ministri stanno dichiarando di nuovo gli intenti dei loro paesi.

Il Ministro Galletti ha appena ribadito la disponibilità dell’Italia ad investire 4 mld di dollari per combattere i cambiamenti climatici, ha dichiarato l’intenzione di aiutare i paesi africani ed ha chiesto un impegno nel documento finale a rivedere periodicamente gli obiettivi in funzione dell’avanzamento tecnologico e a contenere entro 1,5°C l’aumento della temperatura media.

L’intervento si è concluso con la citazione dell’enciclica del Papa e il richiamo all’ecologia integrale, quale prospettiva di un nuovo modello di progresso umano.

Generale la richiesta dei paesi “cosiddetti” in via di sviluppo per un trasferimento tecnologico da parte dei paesi ricchi.